Soojin's pov:
Era la sera dove Mark doveva venire a cena da me, ed io non sono mai stata una ragazza ansiosa ma quella sera era particolarmente agitata.
Mi nonna cominciò a preparare di tutto, ed io sistemavo la casa, ma c'era poco da sistemare dato che la nonna è sempre stata un amante dell'ordine quindi c'era poco da fare.
Si erano fatte le 19:45 ed io tremavo dall'agitazione perché avevo paura di risultare una ragazza banale per suoi livelli ma poi intervenne mia nonna che disse:
"Tesoro non preoccuparti andrà tutto bene, e poi calmati che stai tremando come una foglia" disse la nonna facendomi spuntare un sorriso in volto.
Erano ormai le 20:00 in punto ma lui ancora non era arrivato così decidemmo di aspettare e aspettare e ancora aspettare ma lui non arrivò mai.
Guardai l'orologio ed erano le 20:45 e da lì capii che non sarebbe venuto, così mi alzai dal tavolo e cominciai a togliere il piatto che era riservato a lui. Avevo un botto di rabbia addosso che però non volevo sfogare su mia nonna così feci un sospiro e decisi di calmarmi. Mia nonna vedendomi in quel modo disse:
"Forse avrà avuto dei problemi a lavoro, sono sicura che non l'ha fatto di proposito."
"Si ma poteva almeno avvertire, tanto lo sapevo che ci sarebbero stati dei problemi" risposi mettendomi a sedere per poi cominciare a mangiare quello che aveva preparato mi nonna, e lei fece lo stesso.
Appena finii aiutai la nonna a pulire e poi mi rinchiusi in camera mia, ero incazzata nera con Mark perché, se si è preso la briga di stare insieme a me deve fare la sua parte. Io non sono una a cui va bene tutto e tutti quindi deve cercare di essere presente il giusto e per lo meno avvertire come in questi casi.
Poco dopo mi arrivò un messaggio da parte sua dove si scusava di non essersi presentato e che avrebbe voluto vedermi domani mattina presto per parlare ma io ignorai il messaggio e spensi il telefono.
Mi distesi a pancia in su sul letto e cominciai a pensare se avevo fatto un errore a mettermi con lui, la mia coscienza continuava a ripetermi che da questa relazione ne uscirò soffrendo e che ci sarebbero stati problemi a lavoro. Da una parte gli davo ragione ma decisi di non ascoltare le voci che mi stavano passando per la testa e chiusi gli occhi nel tentativo di addormentarmi.Mark's pov:
Ero finito in un bar di Seoul e stavo aspettando Soojin per chiarirci a riguardo di quello che era successo la sera precedente. Probabilmente adesso mi odierà ma ho le mie ragioni per non essere potuto andare a cena da lei così gliele farò presenti.
La vidi aprire la porta del bar ed indossava un enorme cappotto nero e i capelli sciolti, non appena mi vide fece un'espressione alquanto schifata ed io per la vergogna abbassai lo sguardo guardando la mia tazza di caffè.
"Oh adesso ti sei fatto vivo, pensavo che non ti saresti presentato manco qui." Disse senza guardarmi negli occhi.
"Senti ti chiedo scusa se ieri sera non mi sono presentato ma il capo della mia agenzia mi ha impedito di uscire, ho provato in più modi possibili a fargli cambiare idea ma ho fallito" risposi tutto d'un fiato.
Lei fece un sorriso ironico accompagnato da uno sbuffo, poi si girò verso di me e disse:
"Senti io non so se hai capito con chi hai a che fare, evidentemente no quindi sappi che ormai, andando a letto con uomini di tutti i tipi riconosco chi dice le cazzate e chi no quindi dimmi la verità e basta."
"Ma ti sto dicendo la verità e ti ho detto che mi dispiace, mi sono assunto le colpe" risposi io guardandola ma non aveva una faccia alquanto convinta così rispose:
"Mi potevi avvertire, mandarmi un messaggio. Sono stata in pensiero tutta la sera" disse alzando il tono della voce.
Quando notai che alzò la voce mi guardai in torno per vedere se qualcuno ci stava fissando e da questo mio atteggiamento anche Soojin cominciò a guardarsi in torno ed entrambi notammo che ad un tavolo un gruppo di ragazze ci stavano guardando.
Notai che una in particolare sgranò gli occhi non appena mi riconobbe.
Io senza dire niente a Soojin mi alzai dalla sedia e mi avviai verso l'uscita, aprii la porta e uscii.