Soojin's pov:
Era ormai mezzanotte e il mio cliente non si era ancora presentato. Stavo cominciando pensare che non sarebbe venuto, decisi allora di avviarmi verso l'ufficio del mio capo per sapere di più di questo tipo.
"Scusate,disturbo?" Domandai aprendo la porta.
"Cosa ci fai qui Soojin? Non è ancora arrivato il cliente?"
"Non ancora, sono venuta qui proprio per questo, lei ne sa niente?"
"Fammi controllare" e si mise a scrivere al computer.
"Bene ho controllato e il tuo cliente è un famoso cantante di una boy band"
"Ah si? E come si chiama?"
"Questo non lo so, tu continua ad aspettare nella stanza. Avrà fatto tardi, arriverà"
"Va bene grazie mille" risposi piegandomi davanti a lei.
Tornai sul letto dell'enorme stanza ad aspettare il mio cliente, ma pochi minuti dopo mi addormentai affondando la testa sul cuscino.Mark's pov:
I miei amici mi aveva bendato con una fascia nera e continuavano a ripetere che mi avrebbero portato in un posto fantastico.
Mi spingevano da dietro e mi strattonavano con violenza; io non avevo la minima idea di dove mi stessero portando finché non mi tolsero la benda senza avvisare e mi ritrovai davanti due ragazze con addosso dei miseri vestiti che le coprivano appena.
Io deglutii e mi feci accompagnare dalle due ragazze davanti un bancone dove si trovava una donna di mezza età con i capelli neri come il carbone, legati un chignon.
"Benvenuto signor?"
"Mark, Mark Lee" risposi titubante.
"Io sono Chong-eun, sono la proprietaria del locale"
Io non dissi niente e mi inchinai e basta.
"Le mie due ragazze ti condurranno in una stanza, li ci sarà la vostra sorpresa di compleanno"
"Ah...grazie mille" risposi.
Una delle due ragazze mi prese per un braccio e mi poi disse:
"Adesso devi girare a destra e poi troverai la stanza 486"
"Ah grazie..."
"Buon divertimento signor Mark" risposero in coro le due ragazze inchinandosi e voltandosi successivamente.
Percorsi quel corridoio come mi aveva detto quella ragazza, finché non mi trovai davanti alla camera 486.
Rimasi immobile per qualche secondo e poi aprii la porta.