Soojin's pov:
Mi trovavo nel parco che si trovava vicino casa e stavo ascoltando della musica con gli auricolari.
Vedevo gente passeggiare con il cane, coppie di fidanzati, bambini che giocavano, le persone sorridere ma io in quel momento stavo male, pensavo al mio lavoro, al mio futuro e chi voglio diventare da grande. Ma sfortunatamente le opzioni sono solo due;
Diventare una mantenuta o continuare questo lavoro finché non morirò sepolta. Tanto il mondo è ingiusto verso i più sfortunati come me.
Mi trovavo ancora sulla panchina a fare le mie riflessioni, stavo per cambiare canzone ma un tizio si sedette vicino a me e mi disse a bassa voce:
"Hey"
"Chi sei scusa?" Risposi io vedendo questa persona tutta incappucciata con addosso una mascherina che gli copriva il volto.
"Possiamo spostarci da un'altra parte e poi ti dirò chi sono? Non posso risponderti qui davanti a queste persone"
"No grazie non sono così stupida fino a questo punto per essere violentata" risposi io alzandomi dalla panchina e rimettendomi le cuffie.
"No aspetta... ti prego mi conosci, fidati di me" affermò lui allungando un mano verso di me.
Io annuí semplicemente e mi avviai con questa persona verso un palazzo tutto abbandonato, ci mettemmo su un muretto che si affacciava su tutta Seoul e poi dissi:
"Bene adesso dimmi chi diavolo sei?"
Lui si tolse il cappuccio e la mascherina e notai che era ancora quello stupido ragazzino che avevo incontrato a lavoro e al ristorante.
"Ti prego non andare via!" rispose lui preoccupato.
"Dammi una ragione del perché dovrei stare qui con te adesso?"
"Perché voglio che stiamo soli solo io e te, per conoscerci" rispose lui avvicinandosi.
"Hai avuto la tua occasione qualche sera fa di scoparmi e farmi tutto quello che volevi , ma te hai preferito parlare piuttosto che fare"
"Non volevo fare niente con te perché sono rimasto colpito dalla tua persona fin dal primo momento"
"Che vuoi dire?" Risposi io a tono duro.
"Vuol dire che forse è vero che esiste l'amore a prima vista"
Io rimasi paralizzata dalla sua affermazione e mi sedetti successivamente sul muretto che si trovava davanti a noi.
Poi vidi che si sedette accanto a me e io di conseguenza mi allontanai leggermente.
Cominciammo a guardare la città durante l'ora del tramonto, e rimasi abbagliata dalla bellezza del paesaggio. Vidi quello strano ragazzo avvicinarsi nuovamente a me ed io questa volta decisi di lasciarlo fare.
Si avvicinò talmente tanto che le nostre spalle si scontrarono tra di loro. Notai che aveva messo la sua testa appoggiata sulla mia spalla destra e poi mi prese la mano.
Rimanemmo per qualche minuto in quella posizione finché io non mi accorsi che si erano fatte le 6:30 di sera e mi ricordai che a casa mi aspettavano gli zii e la nonna così feci uno scatto con la spalla dove era appoggiato il ragazzo e lui tirò su la testa e tolse la mano dalla mia.
"Devo andare a casa" dissi.
"Di già? Stavo così bene in quella maniera" rispose lui facendo gli occhi dispiaciuti.
"Mi vogliono a casa" risposi io rimettendomi la felpa che mi ero tolta.
"Ma ci rivredremo ancora vero?" Domandò lui.
Io mi voltai verso di lui e gli dissi:
"Senti, entrambi facciamo dei lavori che ci impediscono si frequentare altre persone, quindi io vorrei evitare di incontrarci per non far scoppiare un casino"
Lui abbassò la testa e poi rispose:
"Hai ragione, se farò parte della tua vita ci saranno solo conseguenze negative verso di noi"
"Vedo che cominciamo a capirci" risposi io allontanandomi e dirigendomi verso casa.
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