⏸️ Break Free

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2 giorni dopo...

È arrivata la sera della festa finalmente.
Ho bisogno di staccare da tutto, e sono stanca. Spero di divertirmi sta sera e che non succeda niente.

Le lezioni oggi sono state più difficili da seguire, ho problemi di concentrazione. Non posso nemmeno dire che la colpa sia dei prof, dato che spiegano bene e coinvolgono i ragazzi.

Sono le 18.00, alle 22.00 dobbiamo essere in spiaggia.
Non so cosa mettermi.

"uffa! Non ho niente, cosa mi metto?!" dico a Federica. Lei sa già cosa si metterà.

Mi sono provata più vestiti, ma sono formali. Insomma non mi sono portata niente perché non pensavo che avrei cominciato ad andare alle feste.

Anche Federica ha bocciato tutti i vestiti.

"te ne presto uno io, che sennò stiamo qui fino a mezzanotte" mi dice.

"o, ok" rispondo.
Non mi va a genio l'idea, perché insomma il mio stile è molto diverso da quello di Federica.
Va verso l'armadio e prende un vestito. Wow è bellissimo. Ecco é un po' corto ma magari essendo più bassa.

"wow, grazie! Mi piace un sacco!" le dico.

"vedi, zia Federica ha la soluzione a tutto" ridiamo.

"non vedo l'ora per sta sera" le dico.

"come mai? Pensavo che comunque non ti andassero a genio le feste"

"non lo so, voglio venire e sono contenta".

Si fanno le 21.45 siamo pronte.
Apriamo la porta e ce ne andiamo, per fortuna anche sta volta riusciamo ad uscire.

Arriviamo nella spiaggia, già promette bene.

C'è la musica al massimo. Non so che canzone sia ma è davvero bella, molto ballabile.

"io vado. Ci vediamo dopo" mi dice Federica.

"Ma come! vuoi lasciarmi qui da sola?!" le rispondo. Non voglio rimanere sola ad una festa.

"Senti, devi imparare a socializzare. Vai da qualcuno e presentati, non è difficile" si, facile a dirsi.

e così se ne va. Wow bene Nicole, sono qui da sola. Il problema è che tutti sono in gruppo, nessuno è da solo. Poi di cosa potrei parlare? Della scuola? dell'ultima fan fiction che ho letto?nah, mi prenderebbero per una secchiona che non ha una vita sociale e passa le giornate sui libri.

"ei"sento da dietro una voce. E' Manuel . O MIO DIO E' MANUEL. Ok calmiamoci. Intanto direi di rispondergli sennò mi prende per scema.

"ciao" gli rispindo.

"allora, come ti chiami?" ha un sorriso bellissimo.

"Nicole, te?"

"Manuel" si, come se già non lo sapessi.

"ehm... Vuoi qualcosa da bere?"

"mh, ok"

ci sediamo su un tavolino e beviamo. Non so nemmeno cosa sia, mio sto concentrando su Manuel.

"che hobby hai? ah dio, lo so è una domanda così stupida lo so, è che non sono bravo in queste cose. Rido a bassa voce. Si vede che è timido. E' proprio il mio tipo.

"no, no no. Non è per niente una cosa stupida. Insomma se vuoi conoscere una persona devi sapere cosa gli piace fare, giusto? Comunque, sembrerà banale ma adoro leggere" gli rispondo. Sto sorridendo come una stupida, ma non riesco a smettere.

"Una che legge libri ad una festa? Non me lo aspettavo. Anche a me piace molto"

Per tutta la serata parliamo, sembra una chiacchierata fra due vecchi amici d'infanzia che si ritrovano dopo tanti anni. Lo so, è così banale da dire ma mi sembra di conoscerlo da sempre. Forse perché è come se mi rivedessi in lui. Siamo molto simili.

A un certo punto stavo per parlare, ma mi viene un forte dolore alla testa.

"ahh, che male!" dico toccandomi la fronte.

"non reggi bene l'alcool" dice ridendo.

Oh, ogni volta. Anche qua c'è alcool. Le prossime volte devo chiedere solo acqua. Mi fa malissimo la testa.

"che ne dici di... Ehm ecco, ballare?" mi chiede poco convinto.

"ok, per me va bene"

Andiamo e ci mettiamo a ballare tra la folla. Mi sto sentendo più "carica", forse è tutto l'alcool che ho bevuto che si fa sentire.

"vieni!" dico prendendo Manuel per il braccio.

"cosa fai? Vuoi entrare in mare?!" mi chiede.

"Siiii!"

Entriamo. L'acqua è gelida. Ma non m'importa. Per la prima volta mi sento viva.
Giochiamo un po' in acqua e arriviamo vicini, così vicini che i nostri nasi si sfiorano.
Ci guardiamo dritti negli occhi, ma poi sentiamo un urlo.
Corriamo fuori dall'acqua ed era Andrea.

"che succede?!" gli chiedo quasi urlando, sia perché ero preoccupata sia perché se non avesse urlato di sicuro ci saremmo baciati.

"oh, no niente. Credevo di essermi tagliato ma non é così"
Davvero?

Era l'una. Sono andata al mare di notte. Non pensavo di farlo davvero.

Beh era anche il caso di tornare al dormitorio.

"senti, devo tornare. Ci rivedremo" dico a Manuel.

"ehm ok, che ne dici di scambiarci il numero?"

"non ho il telefono in questo momento"

"se vuoi dammi il tuo"

"ok, è 197 444 0388"

"ok, ciao" e mi da un bacio sulla guancia.

Vado a cercare Federica. Sono felicissima, chi se lo aspettava. É stata la serata più bella della mia vita.

"Fede!" urlo appena la vedo.

"ei eccomi, torniamo a scuola?"

"si"

Appena tornate mi cambio e vado a letto. Non le ho detto di Manuel. È una cosa che rimarrà per me e il mio diario. Infatti appena Federica si addormenta scrivo tutto sul diario, e mi addormento Con esso fra le braccia.

quel maledetto giorno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora