⏸️ Heart Attack

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Per il resto della giornata mi focalizzo sullo studiare. Sopratutto inglese, che non sto riuscendo a recuperare. Nemmeno matematica va granché, ma che mi sta succedendo?!

"hey come va?" la riconosco. É Veronica. Perché mi sta parlando? Lei è una di quelle popolari che non cagano quelli come me.

"bene... Perché?" chiedo un po' confusa.

"su non fare la sciocchina! Non abbiamo iniziato proprio col piede giusto ma voglio che diventiamo amiche" dice.

EXCUSE ME, WHAT THE FUCK?!

"wow non me l'aspettavo. Beh per me va bene" rispondo. In fondo farsi nuovi amici non è male.

"grande! Allora, che stai studiando?"

"inglese e matematica"

"matematica non sarà il mio forte, ma inglese si!" risponde.

"allora potresti aiutarmi? Ero convinta di andare benissimo in inglese ma a quanto pare qua non basta" le confesso.

"oh tranquilla, papino è il preside. Vuoi che gli chieda di metterti voti alti agli esami?"

"oh no no. Non voglio barare" dovevo aspettarmelo. Era ovvio che fosse la figlia del preside. Però in fondo non si sta rivelando troppo male stare con lei.

"allora ti aiuterò a studiare. Vado a prendere i miei libri, torno tra un attimo" dice e se ne va camminando sui suoi tacchi alti 10 cm probabilmente.

"dovrai dissinfettarti ora che hai parlato con la streghetta"

"andiamo non è così male!" le rispondo e appena lo dico, si alza e se ne va. Ma che cavolo.

"eccomi" dice Veronica tornando.

"grazie Veronica" le rispondo.

"no no. Per te Vero. Puoi chiamarmi Vero" mi dice.

"ok. Vero" dico un po' a disagio, insomma che soprannome è "vero"?

Quindi passiamo la giornata studiando inglese.
Fuori in effetti il temporale si fa sempre più forte, io odio i temporali. Mi mettono tristezza, mentre adoro il sole e le giornate calme e serene.

"ok finito. Ora pensi di aver capito?" mi chiede Veronica.

"sisi. Non so solo come farò matematica" le rispondo.

"oh tranquilla, qualche secchione ci farà copiare. Piuttosto, parliamo delle nostre vite. Ti va di conoscerci meglio?"

"ehm ok..." é un po' strana questa cosa, ma sono felice di fare nuove amicizie.

"allora, che fai quando non studi qui a scuola?"

"leggo o scrivo"

"scrivi? Che cosa scrivi, libri?"

"no, ho un diario segreto" tanto tutti vedono che ce l'ho quindi posso dirglielo tranquillamente. L'importante è che non lo legga come ha fatto Federica.

"wow, e che cosa ci scrivi? Qualcosa sui ragazzi?" mi chiede con uno sguardo, simile a quello dell'emoji pervertita.

"no, non sono una ragazza con molte relazioni"

"quindi non sei fidanzata?"

"no" mento.

"andiamo, si vede lontano un miglio che menti! Chi è il fortunato?"

"se te lo dico, mi prometti che non lo dirai a nessuno?" non so perché, ma mi fido.

"certo" sembra sincera.

"Manuel. Il ragazzo che organizza le vacanze studio"
Resta a bocca aperta.

"oddio, non me lo aspettavo. Ma..."

"si è un bel po' più grande ma a nessuno dei due interessa" la interrompo, so che voleva dire quello.

"veramente stavo per dirti che pensavi stessi con Andrea"
Ah.

"cosa? No! Siamo solo amici"

"ah ok"

Oltre allo studio la giornata passa fra chiacchiere con Veronica e incontri di nascosto con Manuel. Una giornata oserei dire perfetta.

Sono rimasta sola. Veronica é andata a parlare con suo padre, e Andrea e Federica non so dove siano.
Sono seduta per terra e guardo fuori dalla finestra. Vedo le gocce di pioggia scendere, mi sto annoiando.

"che ci fai qui sola?" mi chiede Andrea sedendosi accanto a me.

"dov'eri?"

"da dei miei amici di atletica"

"ok"

"che hai?"

"niente, sono solo un po' annoiata"

"sta sera c'è una festa, vieni?" mi chiede. CERTO CHE NO.

"Neanche per sogno. Non andrò più ad una festa" rispondo.

"perché?"

"finisco sempre per diventare ubriaca e faccio casini quindi meglio di no"

"ma ti controllerei io" dice ridacchiando e facendomi l'occhiolino.

"no lo stesso, magari un'altra volta"

"d'accordo..."

Ci alziamo e torniamo tutti nelle nostre camere.
Questa giornata é stata strana, e ovviamente la descriverò tutta nei minimi dettagli nel mio diario segreto. Per un po' non ci ho scritto, dato che mi ricordava la storia con Emma.
È strano, più passa il tempo più mi ricordo di quella situazione.
La mente umana è fatta per eliminare i brutti ricordi, perché non riesco a dimenticarlo.

Mentre sto scrivendo entra Federica.

"hey" le dico.

"oh wow Ora mi parli"

"sei arrabbiata perché parlavo con Veronica?" non è una cosa da lei, arrabbiarsi per queste cose.

"senti, se te lo dico è solo perché ci tengo a te e ti voglio bene. Non diventare troppo amica di Veronica, fidati prima o poi scoprirai chi è veramente"

What?

"senti, può stare antipatica a te ma allo stesso tempo può essere amica mia. Ti prometto che non ti sostitueró con lei" dico abbracciandola.

"Ok..." dice, sembra poco convinta.

quel maledetto giorno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora