⏸️ Say So

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Ritorno in camera. Non ci posso credere. Probabilmente è il giorno più bello della mia vita.
Quando stavo per andare via, Manuel mi ha detto però che la nostra relazione deve essere segreta. Si, era ovvio nessuno la prenderebbe bene.
Crederebbero che lui si approfitti di me, ma non é vero. Mi piace fin dal primo momento in cui l'ho visto.

Tornando in camera ho un sorriso da imbecile stampato in faccia, ma non ci posso far niente.

"che ti è successo?! Non dirmi che verrai espulsa mi sentirei troppo in colpa! E perché sorridi così?" mi chiede Federica assalendomi appena apro la porta.

"niente, ho dovuto pulire la palestra ma il preside non si è arrabbiato molto..." rispondo stendendomi sul letto e prendendo la rivista che c'è sopra, probabilmente che stava leggendo prima Federica.

"Ma perché ci hai messo così tanto? Non abbiamo una palestra tanto grande"

"sono rimasta chiusa nello sgabuzzino per un po'... Con Manuel"

"O MIO DIO, E ME LO DICI COSÌ?! E cos'avete fatto?!" mi chiede, è agitata.
Se dobbiamo nascondere la nostra storia la nasconderó veramente a tutti, anche a Federica.

"niente, stavamo cercando un modo per uscire ma poi per fortuna la guardia sentiva parlare e ci ha aperto" rispondo cercando di restare il più tranquilla possibile e cerco anche di non sorridere in questo modo, sembro davvero stupida.

"mh sese, e nient'altro?"

"nient'altro" rispondo decisa.

"e io ci dovrei credere?" dice guardandomi con uno sguardo furbo.

"si"

"ok, se non vuoi dirmi niente non dirmelo. Ma sai che lo scoprirò"

"si, Federica l'investigatrice é così brava che non ha ancora scoperto a chi piace Andrea"

"uuu allora ti interessa eh?" mi chiede dandomi una gomitata.

"che stupida!" le dico dandole la rivista in testa.
Menomale che sono finita in punizione così sono stata con Manuel.

Prendo il diario e scrivo ciò che è successo e appena Federica è distratta lo nascondo dove non può leggerlo.

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Si è già fatta sera. Non è stato male non fare lezione oggi. Domani ho matematica e scienze la mattina. Credo che andranno bene, me la cavo nelle materie scientifiche.

Vado a dormire con ancora quel sorriso stampato in faccia. Vado a dormire serena. Non preoccupandomi di ciò che può succedere domani ma penso solo al presente.

Mi sveglio. Guardo l'ora, sono le 7.40. SONO IN RITARDO. Sveglio Federica e entrambe corriamo come delle pazze per tutta la stanza e alle 7.55 usciamo dalla stanza per miracolo.

Corro subito in classe e appena entrata dopo 10 secondi entra anche la prof. Per un pelo.

"buongiorno ragazzi. Avete svolto i compiti assegnati per oggi?"
Compiti?! Non mi ricordavo di aver dei compiti.

Tutti rispondo si in coro, e io mi adeguo alla massa.
Alla lavagna chiama un mio compagno e non me per fortuna.

Quello inizia a scrivere numeri alla lavagna ma non capisco niente. Cosa mi sta succedendo? Cerco nel libro ma non ci capisco niente. Ero brava in matematica, non posso non esserlo così ad un tratto.
Inizio a respirare in modo affannoso, ho molta ansia. Non voglio iniziare ad andare male, tanto meno qui.
La lezione é finita e non c'ho capito niente. Ma come siamo arrivati alla fine del libro?!
Scienze invece va bene come sempre.

Sono l'ultima ad uscire dalla classe e appena esco mi ritrovo Manuel davanti. Dio, quanto è bello.

"ehi, come è andata la lezione?" mi chiede sorridendo. Quanto mi da fastidio che non possiamo abbracciarci o baciarci perché sennò qualcuno ci potrebbe vedere.

"malissimo, e a te come è passata la giornata?" dico togliendo lo sguardo, odio fissare negli occhi qualcuno, mi mette a disagio.

"adesso dovrei andare... Arrivederci" rispondo sorridendo.

"arrivederci" mi risponde, ricambiano col suo bellissimo sorriso.

Torno in stanza per mollare le mie cose e andare a pranzo. Non ci posso credere che è successo veramente.

quel maledetto giorno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora