"hey piccola, sono le 18.00 è meglio se torni in camera, no?" dice Manuel.
"già, lo so" gli rispondo alzandomi.
"vieni più spesso qui" dice ridacchiando e io gli do un pugno sul braccio sorridendo.
"ahii, così mi fai male" risponde ridendo.
Mi da un tenero bacio a stampo sulle labbra.
"vado" dico ed esco, stando attenta che non ci sia nessuno. Fortunatamente l'atrio è vuoto e corro verso la mia stanza.
"dov'eri?" mi chiede Federica con un tono di superiorità, quel tono mi da fastidio.
"non sono affari tuoi" rispondo.
"invece lo sono, dato che hai saltato le lezioni pomeridiane ed io sono la tua compagna di stanza quindi..."
"non avevo voglia, ok?!"
"puoi pure arrabbiarti con me ma ci saranno gli esami. Cosa penserai di fare? Convincere il papà della tua amichetta a darti tutti 10?"
"si esatto, proprio quello che farò. Contenta ora?"
Non risponde. Si sdraia sul letto e guarda il telefono.Andiamo a cena, e mi siedo sempre allo stesso tavolo con Veronica. É noioso, dato che nessuno mi parla. Tutti fanno battutine che capiscono loro e non mi sento per niente coinvolta nella conversazione, è una sensazione davvero brutta.
"I-io, vado un attimo la..." dico a Veronica indicando il tavolo in cui è Andrea.
"ok, ma torna presto"
Mi alzo e vado da Andrea.
"hey, come va?" gli chiedo.
Lui so guarda attorno."stai parlando con me?" chiede in tono ironico.
"non fare anche te così. Ho già litigato con Federica non voglio perdere anche te"
"tranquilla, scherzavo" dice ridendo.
"allora, com'è nata questa vostra fantastica amicizia?" mi chiede.
"non lo so nemmeno io. É venuta semplicemente da me e ha detto che potremmo diventare fantastiche amiche" gli rispondo.
"allora, so che te l'ha già detto Federica ma stai attenta. Con quella li non c'è da scherzare, se vuole può metterti tutta la scuola contro e persino cacciarti quindi..."
"non ci posso credere anche tu! Non sarà l'emblema della gentilezza ma anche lei è umana ed ha un cuore" gli dico arrabbiata, non ce la faccio più.
"Nicoleee" urla Veronica.
"ora vado" dico ad Andrea alzandomi.
"ciao" risponde lui dispiaciuto.
"eccomi" dico anche se a nessuno sembra cambiare il fatto che io ci sia o meno.
Uscite dalla sala, io e Veronica camminiamo per il corridoio.
"senza offesa, ma mi pare di non piacere tanto ai tuoi amici" le dico.
"ahahah, tranquilla non è così" mi dice.
"mh ok"
"ehi, ti ricordi quando mi avevi detto quella cosa che aveva detto Andrea alla festa..." inizia lei.
"si..."
"alla fine avete scoperto chi gli piace?" mi chiede.
"no, ma penso sia Federica. É difficile che io piaccia a qualcuno"
"ma piaci a Manuel" dice dandomi un pugno sul braccio.
"si, lui è un caso..." rispondo un po' a disagio.
"che fai oggi?" mi chiede dopo un po'.
"mh beh le solite cose, perché?"
"c'è una festa. Daii vieni!" mi dice.
"ecco non lo so... Ti avevo raccontato cos'è successo l'ultima volta"
"si ma l'ultima volta eri con Federica, sta volta sarai con me"
"vedo. Ti dirò dopo se vengo o no, ci devo pensare"
"d'accordo" dice e se ne va.
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quel maledetto giorno
General FictionNicole, una ragazza studiosa e curiosa di imparare. Finalmente il suo sogno si realizza: andare in Irlanda in un collegio per studiare l'inglese. Ma di certo non si aspetta ciò che accadrà in quel collegio, tra amiche che si rivelano false e ragazzi...