Io mi diressi a passo spedito verso il cancello, ma un braccio mi afferrò rapidamente e mi tirò indietro, impedendomi di andare oltre.
Io guardai il pazzo che aveva osato fermarmi ed ovviamente era Murphy, non potevo davvero credere che lui avesse un fucile ed io no, il mondo stava davvero cadendo a pezzi.
«Cosa diamine hai intenzione di fare Murphy? Se non sbaglio ti avevo detto di starmi alla larga» esclamai io liberandomi in fretta dalla sua presa con uno strattone poco carino.
«Sì, lo so. Ma se ti avessi permesso di andare da loro e di farti uccidere da uno di quei terrestri Bellamy avrebbe ucciso anche me» spiegò lui guardandomi male.
«Hai ragioni sempre nobili e altruiste che spiegano le tue azioni, non è vero Murphy?» domandai io sarcastica.
«Ehy non fraintendermi! Per me saresti pure potuta andare a suicidarti, ma sai com'è, le persone come noi tendono a volersi salvare la pelle» esclamò lui con un ghigno di trionfo alludendo alla mia fuga da Mount Weather ed io lo guardai male.«Vogliono solo spaventarci» esclamò Bellamy, tenendo pronto e carico il suo fucile.
«Io penso che forse dovremmo ritirarci nella stazione» esclamò il Cancelliere parlando con Clarke.«Assolutamente no, così dimostreremmo di avere paura» la contraddisse sua figlia, ovviamente non io.
«E se io ne avessi?» domandò poi lei, tenendo lo sguardo fisso sui due terrestri al cancello.«Fai finta di non averne, come facciamo tutti» esclamò Clarke zittendola una volta per tutte e stringendole una mano dalle dita affusolate.
Dopodiché si incamminò verso il cancello ed io subito non esitai a seguirla, ed a mia volta fui copiata da Clarke e Bellamy.«Aprite il cancello» ordinò lei ed un soldato eseguì il suo ordine e lo aprì, facendola fermare di fronte ai terrestri.
«Dove si trova il ragazzo?» domandò la voce profonda di uno dei due uomini a cavallo.«Noi non lo consegneremo» esclamai io ma così facendo guadagnai solo un'occhiata che mi diceva di starmene in silenzio da parte di Abby.
«Noi saremo pronti a combattere se ci costringerete a farlo» esclamò lei e subito dopo in lontananza si sentì il rumore di un corno, poi i due terrestri si allontanarono con i loro cavalli.Ci eravamo appena firmati la nostra condanna a morte.
«Sorvegliate il bosco, occhi aperti» ordinò Bellamy agli altri, guardando l'entrata con il mirino.
«Bellamy, anch'io voglio rendermi utile, dove lo trovo un fucile?» gli domandai io, aspettando una risposta rapidamente.«No, per questa battaglia tu rimarrai in panchina, hai già fatto abbastanza nell'ultima» mi disse lui, senza guardarmi negli occhi.
Io mi offesi a morte con lui ma, ovviamente, non mi diedi per vinta ed andai alla ricercai un fucile.«Qualcosa si muove» sentì urlare da qualcuno ed io mi misi allora in attesa.
«Scorgo movimento sulla linea degli alberi» urlai io, guadagnandomi un'occhiata torva da parte del ragazzo alla mia destra.«Non sparate!- sentii io urlare più in là e scorsi una figura con le mani alzate spuntare da dietro una roccia -non sparate...» esclamò ancora.
«Oh porca merda» esclamai io con la bocca aperta.«Alyx... Ma quello è tuo padre» mi disse Clarke.
«Grazie dell'informazione Sherlock Holmes» ribattei io mentre lui si avvicinava con tutta la calma del mondo.
«Marcus...» lo chiamò Abby.
«Cancelliere» la salutò lui, era identico alla visione che ebbi di lui poco tempo fa, era solo in po' più invecchiato e con qualche ruga in più.«Temevo non ti avrei più rivisto» esclamò lei ancora.
«È quello che temevo anch'io» rispose mio padre, quando il suo sguardo si posò su di me ed i suoi occhi si allargarono di un po'.«Alyx... Mi avevano detto che eri morta, ma lo sapevo che eri forte» esclamò lui nella mia direzione.
«Hai visto che fortuna?» risposi io sarcastica e con tutto l'odio possibile nella voce.Lui mi si avvicinò per abbracciarmi ma io, come ogni figlia farebbe dopo che non vede suo padre da tre mesi, imbracciai il fucile di Bellamy e glielo puntai contro.
«Non osare avvicinarti ulteriormente Kane. Ti avverto, una altro passo e ti sparo un proiettile in fronte» lo minacciai io, il ricordo della cintura era la mia più grande ferita.
Lui in tutta risposta fece una risata mezza divertita «hai sempre fatto passare molta aria per la tua bocca cara Alyx. Quand'è che diventerai più matura ed inizierai a fare davvero quello che dici di essere in grado di fare?» mi disse lui con il suo solito sorrisetto in volto.
Vedo che la mia assenza non l'ha cambiato affatto.Io accesi il laser del mirino e lo misi in mezzo alla sua fronte «non dire stronzate Kane, ti ho già ridotto in fin di vita una volta, non farò di nuovo lo stesso errore» esclamai io ma all'improvviso il volto vacillante di Kane venne coperto da quello di Bellamy ed io mi spaventai così tanto da abbassare immediatamente il fucile.
«Che cosa fai? Perché lo stai difendendo?» domandai io infuriata.
«Perché mi ha salvato la vita e ci servono uomini contro i terrestri, eliminarci tra di noi gli renderà solo più facile il compito» esclamò lui guardandomi negli occhi ed io alla vista di quelle pozze nere feci cadere a terra il fucile, rassegnandomi.Bellamy subito si piegò per afferrare l'arma, dicendo poi a Kane che non potevamo rimanere lì perché non era sicuro.
«È sicuro, almeno per il momento. Venite, dobbiamo parlare» esclamò ancora lui andando in direzione della stazione, venendo poi seguito da me, Abby, Clarke e Bellamy.Ma Abby non permise agli ultimi due di entrare «sono riuscito a guadagnare un po' di tempo» esclamò lui, sedendosi poi intorno ad un tavolo nella nave.
«Dove ti hanno tenuto per tutto questo tempo?» domandò la donna, sedendosi velocemente sulla sedia alla sua sinistra.«Nella roccaforte del Comandante, credo. Non ero prigioniero ma ovviamente non mi era neanche concesso di uscire, poi improvvisamente ieri sera mi hanno portato qui con un sacco sulla testa».
In quel momento entrò anche Jaha scortato da due guardie e con addosso un paio di manette.
«Ma che significa?» domandò Marcus Kane.
«Il Cancelliere pensa che io sia un uomo molto pericoloso» gli rispose l'ex Cancelliere giocando ad allargare le mani con le manette.«Aspettate fuori» disse alle guardie e loro obbedirono con un 'si signora'.
«L'ex Cancelliere è stato attestato per tradimento- esclamò lei facendo voltare Marcus verso di Jaha, con uno sguardo interrogativo -senza offesa Marcus, ma manterrò l'incarico fino a quando non sarà finita».
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Are You Alive?
Fanfiction~Sequel di: I'm not your princess~ ⚠️Questo libro è basato sulla seconda stagione di The 100 quindi contiene degli spoiler sulla stagione 2 e probabilmente anche qualcuno della 3. Non è obbligatorio aver visto la serie per leggere⚠️ La guerra contro...