Mentre salivo di due piani per l'ascensore ero sbalordita.
Come faceva a sapere che avevo un coltello? Era nascosto nella camicetta, diamine.Mentre pensavo le porte dell'ascensore si aprirono di scatto, la guardia mi disse con tono autoritario «segua il corridoio, la prima stanza a sinistra è il vostro dormitorio».
Quindi la guardia mi invitò ad uscire dalla stanzetta con un cenno della testa e le porte si richiusero subito dietro la mia schiena, strano, mi lasciavano da sola? Ci saranno un mucchio di telecamere in giro...
Ero pensierosa mentre attraversavo il corridoio, una ragazza bionda che aveva una faccia amichevole stava spiegando ad un gruppo di persone la struttura di Muont Wheter. Le mie persone.
«Alyx?!» mi richiamò una voce a metà tra lo stupore e la felicità, riconnetti il mio cervello nel mondo mortale e vidi due occhi scuri osservarmi.
«O mio Dio Monty!- urlai io, mentre correvo ad abbracciarlo -mi sei mancato tantissimo. Pensavo fossi morto, cazzo» insietetti poi stringendolo forte a me.
«E cosa dovrei dire io? Girano un paio di voci sulla 'Principessa Guerriera' che ammazzò a mani nude due terrestri per poi fasi piantare un coltello nello stomaco» mi disse, osservandomi il punto, coperto dalla camicetta.«Stai bene?» mi domandò dopo avermi osservato ancora per un paio di secondi ancora incredulo ed io annuì, quindi mi abbracciò un'ultima volta più velocemente.
«Aly...- disse la voce dolce di Clarke, mentre veniva anche lei ad abbracciarmi -sei più tosta di quanto pensassi» mi disse.
«Pft... Sai che amo superare le aspettative» dissi io ridacchiando e contagiando anche lei.«Ehy Alyx- mi salutò Drew, con una stretta di mano ed una pacca sulla spalla un modo amichevole -che schianto oggi, peccato che non ci sia Bellamy a vederti...» mi disse con una faccia che alludeva al nostro bacio durante la guerra.
Subito arrossii come un peperone.«Ciao...» mi salutò una voce conosciuta «Jasper!» dissi io, salutando anche lui abbracciandolo, aveva una faccia talmente pallida che sembrava avesse visto un fantasma «sei... Viva» mi disse.
«Oh davvero?- domandai sarcasticamente io mentre interrompevo il nostro abbraccio - da cosa l'hai capito?» dissi ridacchiando, contagiando anche loro.
«dove sono Bellamy e gli altri?» domandai poi guardandomi intorno, vedendo però solo poche persone.
Monty mi fece uno sguardo dispiaciuto «Non... Non ce l'hanno fatta» mi disse lui.
«no- lo ripresi io stringendo i denti -al massimo non li hanno trovati, ma non sono morti. Non dirlo neache per scherzo» esclama guardando il pavimento e stringendo i pugni.Lui annuì, poi la ragazza mi diede una mappa «ciao, io sono Keena, se hai qualche domanda puoi chiedere a me» disse con una faccia sorridente, non sentivo questa dolcezza da un po'.
Guardai la mappa, ma mi accorsi che c'era qualcuna di strano in quella montagna digitalizzata.
Non c'era segnata alcuna uscita.***
Questa volta il mio armadio comprendeva solo due completi eleganti per il pranzo e la cena e nessuna sorta di utensile in giro, probabilmente non avevano digerito il fatto che avessi deciso di 'personalizzare' un vestito.
Indossai un'altra camicia (erano fissati a quanto pare) ed un paio di jeans neri... Probabilmente avevano finalmente capito che le gonne non fanno per me ma, ad ogni modo, conclusi infine il mio "outfit" con degli stivaletti in pelle nera e piuttosto scomodi, ma non me ne curai più di tanto.
Dopodiché mi diressi nella hall popolare a passo piuttosto svelto e, quando la raggiunsi, notai che la stanza era stata allestita come una sala da pranzo e non più come una specie di salotto confortevole.
Lì trovai Jasper e Monty che stavano mangiando delle torte coperte di panna seduti ad un enorme tavolo talmente coperto di cibo da sembrare un buffet, probabilmente ero un po' in ritardo.
«Monty, assaggia questa torta» sentii dire Jasper prima di porgere un pezzo all'amico che accettò senza farselo ridire una seconda volta.
Il ragazzo dai lineamenti asiatici chiuse gli occhi per assaporarla bene «mh... Ma che cos'è?» chiese poi lui dopo aver finito di masticare.
«non lo so, ma è fantastica- esclamò Jasper -ora tocca a me» continuò, alzando il cucchiaino mentre mi sedevo vicino a Monty, il posto davanti a me era vuoto, probabilmente anche Clarke era in ritardo.«nah non ti piacerà, non è buona come la tua» rispose poi questo dopoche ebbe notato che il cucchiaino di Jasper si stava avvicinando pericolosamente al suo dolce.
«vabbè dai proviamo» disse Jasper allungandosi di più sul tavolo con la posata mentre mi faceva un saluto distratto col mento.Ma Monty spostò velocemente il piatto verso di me «non vuoi...» capì Jasper spalancando gli occhi e sorridendo.
Anche Monty sorrise ed io decisi di prendere il cucchiaino e rubare un pezzo enorme dal piatto del mio migliore amico, portandomela alla bocca e gustando il dolce molto lentamente.«Ehy!» mi riprese Monty, guardandomi male e spostando il piatto dalla parte opposta.
Oddio è cioccolato quello che sto sentendo nella mia bocca?
«mh... È davvero strepitosa» dissi io verso di Jasper, che ne prese un pezzo a sua volta.
«ehy!» urlò Monty alzandosi, facendo voltare gli occhi dell'intera sala verso di noi.Il ragazzo in piedi si risedette all'improvviso con un'aria imbarazzata «non si può nemmeno mangiare in pace con voi due, sporchi ladri che non siete altro» ci accusò ed insieme ridemmo, mi era mancato molto stare con loro.
Finalmente anche Clarke ci degnò della sua presenza «fate finta che siate felici di vedermi» esclamò lei.
«ma noi siamo felici» disse Monty, guardando prima lei e poi me.«Devi assolutamente assaggiare la torta al cioccolato» dissi io non smettendo mai di guardare Monty con un sorrisetto divertito ed il mio migliore amico mi guardò male.
«si, è da urlo» mi appoggiò Jasper, guadagnandosi anche lui un'occhiata in cagnesco da parte del ragazzo dai lineamenti asiatici.
«io non mangio il loro cibo- sussurrò lei, osservando Wallace in cagnesco -guardate» ci richiamò poi, tirando fuori la cartina di Mount Weather in un modo decisamente furtivo.
«ci hanno dato una mappa senza uscite» disse lei ed io divenni subito seria.
«si, l'ho notato anch'io. Voi avete visto qualcosa?» gli domandai io ed i miei due amici si scambiarono un'occhiata complice.Clarke scosse la testa «no, dovete dirci tutto quello che avete visto. Ogni stanza, ogni corridoio, ogni via d'uscita».
«via d'uscita?- ci chiese Jasper, sembrava sul serio stupito -ragazze, guardatevi attorno. Nessuno ci dà la caccia qui, è la prima volta della nostra vita che non abbiamo fame, perché dovremmo andare via?» domandò lui mettendosi velocemente un cucchiaino di torta in bocca per evidenziare il concetto.
«Spero che tu stia scherzando. Fuori ci sono ancora 37 persone nelle grinfie dei terrestri» dissi io a metà d'altra lo sconcerto e il nervosismo.
«sì, hanno bisogno di noi» mi appoggiò Clarke.«Wallace ed i suoi stanno cercando i superstiti- ci rispose Monty -e sono più attrezzati di noi per trovarli».
Io ci riflettei, aveva ragione, ma non potevo abbandonare là fuori i miei amici. E Bellamy.«Questo posto è troppo perfetto» insistette Clarke, guardando attentamente tutte le persone nella stanza e poi il cibo.
«Sì, lo so. Hai notato anche tu il modo in cui ci trattano e parlano con noi? Sembrano discorsi ripetuti già mille volte e ci danno oggetti non essenziali per non farci voler andare via» feci notare io.
«si. Certo che l'ho notato» mi rispose lei in modo irritato, dovevamo trovare un modo di andarcene da lì.
«basta, mi state deprimendo- esclamò Jasper alzandosi -io... Vado a prendere un'altra fetta di torta».
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Are You Alive?
أدب الهواة~Sequel di: I'm not your princess~ ⚠️Questo libro è basato sulla seconda stagione di The 100 quindi contiene degli spoiler sulla stagione 2 e probabilmente anche qualcuno della 3. Non è obbligatorio aver visto la serie per leggere⚠️ La guerra contro...