31. Sei Importante, Per Me

1K 31 3
                                    

Quando Raven decise di mettersi l'anima in pace e di lasciarmi stare sedendosi su un carro era già mattina.

Avevamo camminato con i terrestri per tutta la notte ed io ero riuscita a procurarmi una misera pistola; Bellamy e non aveva proferito parola per tutto il viaggio e Clarke era davanti a me , ma ora sembrava più strana.

Guardò compulsivamente un punto alla sua sinistra in mezzo agli alberi, io mi allarmai e cercai di vedere che cosa c'era di là, ma a parte degli alberi non vidi nulla.

«Ehy Clarke, va tutto bene?» le domandai un po' spaventata ed un po' incuriosita ma in quel momento lei parve riprendersi dalla sua piccola trance «sì» mi rispose lei scuotendo leggermente la testa per cacciare via i suoi pensieri.

«Secondo me no invece, è per colpa di... Finn?» domandai io, ma sapevo che era un argomento da trattare con le pinzette chirurgiche lei mi guardò per qualche secondo negli occhi e poi distolse lo sguardo, io lo presi per un sì.

«Non devi sentirti in colpa, hai fatto quello che tutti avrebbero fatto se fossero stati nei tuoi panni, compresa me. È stata la cosa giusta da fare» esclamai io cercando di rassicurarla, anche se era una bugia. Se fosse stato Bellamy quello da uccidere, avrei lottato con tutte le mie forze per andare al suo posto.

«Sì, ma ora devo conviverci...» mi rispose lei con tono duro, comprendevo come si sentiva ma per fortuna non lo capivo e spero di non capirlo mai.

«Tu pensi che sia una buona idea la tregua con i terrestri?» mi domandò lei dopo un po' ed io feci un sospiro «non lo so... Andrà bene per adesso, ma cosa succederà dopo che ci dovremmo spartire i territori, l'acqua e la selvaggina?» domandai io, non sapendo come finirà tutta questa storia.

«Alyx, lo so. Ma vi serve il loro esercito per sconfiggere Mount Weather» mi rispose lei con voce affranta, come me odia dover dipendere da qualcuno.

«Sì certo, un esercito che però è stato domati fino ad ora. Hai visto anche tu quello che gli fanno, non pensi che un paio di fucili e pistole in più possa competere con le loro armi super tecnologiche?» domandai io alzando un sopracciglio.

«Cosa consiglieresti di fare allora, eh?» mi chiese lei con un tono di voce spazientito, deve averci pensato a lungo prima di consegnare Finn.

«Potremmo... Potrei rientrare nella Montagna, per monitorare la situazione dall'interno con i walkie-talkie» proposi io.

«No Alyx, se tu rientrassi il Presidente ti ucciderebbe all'istante, voleva già farlo prima della tua fuga, immagina ora» mi fece rigare dritto lei.

«Potrei farlo sotto copertura... Sono un asso in questo, a quanto pare» esclamai io con un piccolo sorrisetto divertito.
«No Alyx, è troppo pericoloso» mi rispose lei cercando molto fastidiosamente di proteggermi.

«Ma Clarke, pensa ai vantaggi che ci porterebbe avere una figura che controlli e spii tutte le minime mosse di Wallace e quel malato di suo figlio» cercai ancora di convincerla, ma inutilmente.

«Mi sembra di averti già detto di no, Alyx» concluse lei il discorso con tono categorico ed io mi ritrovai ancora una volta a sbuffare.

Okay, ora mi sento ufficialmente una bambinetta.

«Ma io non te l'ho detto per chiederti il permesso, io ci vado, punto. Così almeno se morirà qualcuno quella sarò io, no?» esclamai io incrociando le braccia al petto e stringendo i denti dall'irritazione.

«Appunto Alyx, quella a morire sarai tu e non puoi, sei troppo importante per questo campo».
«Per questo campo e per te?» dissi io, cercando di beccare il suo punto debole.

«Per tutti, dico sul serio. Non lo fare.»

***

Quando finalmente fu sera, ci buttammo a capofitto alla ricerca di un posto abbastanza tranquillo dove dormire e, quando finalmente trovammo un piccola radura che ci conteneva tutti, riuscimmo ad accamparci.

Aiutai a montare le tende e poi me ne stetti un po' per conto mio, era molto confortante vedere i terrestri tutti da una parte e noi dall'altra, questa alleanza non sarebbe andata molto lontano se avessimo continuato in quel modo.

Vidi con la coda dell'occhio Kane avvicinarsi lentamente al corpo infreddolito di Abby, che era seduta per terra davanti ad una tenda ed i due, non appena la donna notò la presenza dell'ex vice Cancelliere, iniziarono a parlare.

Era davvero molto e forse troppo strano vederli vicini per la prima volta, sull'Arca per quanto cercassi di ricordare non si erano scambiati più di qualche sguardo e qualche raro saluto.
Poi guardai Clarke che testarda come un mulo si stese dall'altra parte del 'confine' mentale con i terrestri.

Però uno sguardo bruciante attirò la mia attenzione e, quando lo incrociai, vidi due occhi verdi che potevano appartenere ad una sola persona.
Il Comandante stava entrando nella sua tenda e mi fece notare più o meno esplicitamente uno dei coltelli del terrestre che mi aveva attaccato appeso alla sua cintura.

Silenziosamente mi stava dicendo di aver trovato il cadavere dell'uomo che mi aveva quasi uccisa. Non diedi segno di pentimento o trionfo nel mio sguardo che non cedette mai al suo, fino a quando ad interrompere la nostra piccola sfida fu il telo della tenda.

Delle altre voci si unirono a quelle di Kane e Abby e vidi che Bellamy e Clarke stavano chiacchierando più o meno vicini, cercai di non provare fastidio ma ovviamente quella era l'unica cosa che non sapevo nascondere, oltre al rossore.

Distolsi lo sguardo un po' irritata, ma mi ripresi subito dopo che pensai che Clarke aveva appena perso l'amore della sua vita e non era minimamente interessata al ragazzo che, per mettere le cose in chiaro, non era assolutamente l'amore della mia vita.

Notai con la coda dell'occhio il corpo alto e muscoloso di Bellamy che veniva nella mia direzione, ma decisi di ignorarlo e di continuare a guardare il cielo.
«Ehy- mi salutò poco dopo -posso sedermi un po' con te o mi caccerai via?» mi domandò lui con un sorriso.

«Resta se vuoi, ma ti avverto che non sono molto in vena di chiacchierate amichevoli» esclamai io, mettendomi un gomito sulle ginocchia e ci poggiai la testa.

«Nessuno al momento lo è...- mi rispose lui, per poi cercare di cambiare argomento -tu come... Come ti senti? Per Finn intendo».

«Quando eravamo alla navicella sapevo che aveva intenzione di andarsene, ma non per andare a consegnarsi quindi... Semplicemente responsabile. Fa abbastanza male» risposi io, portando un ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«No Alyx, non tutte le morti sono per colpa tua, semplicemente la vita è come un foglio di carta: così sottile che basta un piccolo gesto per distruggerla».

«Non ti credevo così poetico...- ridacchiai io guardando prima le stelle e dopo i suoi occhi, ma quando essi si scontratono con i miei, non riuscii a fare a meno di distogliere lo sguardo -ma è proprio perché non voglio perdere anche Jasper e Monty che tornerò a Mount Wheater».

Are You Alive? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora