Sebastiano

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Avevo promesso a Stella che l'avrei portata fuori a cena, così ora mi sto vestendo per poi passare a prenderla. Oramai è diventata una presenza fissa nella mia vita e a quanto pare anche nella vita di Ale, dato che in cucina trovo sempre i bicchieroni da asporto della caffetteria dove lavora la mia nuova amica. Senza accorgersene è riuscito a prendere il mio stesso vizio e ormai anche lui non beve più un caffè se non è macchiato con qualcosa e questo mi fa sorridere.

Arrivati in pizzeria il cameriere ci accompagna a un tavolo che guarda verso l'esterno. Fuori si vede un bellissimo giardino illuminato da fiaccole che lo rendono molto romantico, portandomi facilmente a immaginare di essere qui con Alvise e quanto vorrei che potesse essere così facile.

Eppure se da un lato lo vorrei con tutto il cuore, dall'altro quello che mi blocca è che non avrei più Alessio. Perché anche se è vero che Ale non mi vuole, io non so se sono ancora pronto a rinunciare a lui. Quindi dentro di me il mio cervello e il mio cuore sono entrati in battaglia entrambi a spada tratta.

"Sei pensieroso!". Mi chiede Stella.

"Non più del solito. Tuo fratello sta meglio?".

"Mio fratello è strano!".

Mentre lo dice però le si illuminano gli occhi. Questo mi fa pensare che con quel strano si riferisca a qualcosa di bello e non necessariamente a qualcosa di brutto.

"Successo qualcosa?".

"Non lo so sinceramente. Avevo notato dei cambiamenti, ne ho parlato con mia mamma e lei mi ha confermato che ultimamente capita che esca la sera. Io l'ho visto l'altro giorno e nei suoi occhi è come se avessi visto qualcosa di vecchio, che non vedevo da molto tempo.

Ne sono rimasta colpita, ma quando gli ho chiesto non ha voluto parlarmene. Anche se però le sue emozioni lo hanno tradito, perché ha sorriso senza rendersene conto. Quindi a quanto pare deve aver trovato qualcosa o qualcuno per cui vale la pena lottare e andare avanti!".

"Ne sono veramente felice. Te invece, appuntamenti strani?".

Continuiamo a chiacchierare per tutta la cena e anche dopo. È facile stare in sua compagnia, soprattutto perché la maggior parte del tempo parla lei e questo mi sta benissimo.

La accompagno a casa e mentre aspetto che salga i gradini che la dividono dal portone, torno col pensiero a ieri sera.

Non so cosa mi sia passato per la testa. È successo tutto così velocemente e i miei occhi appena lo hanno visto, ne sono rimasti ancorati, ed è stato allora che mi sono ritrovato a mandargli un bacio. Perché il mio cuore, nonostante tutti i dubbi che mi pongo da quando l'ho visto la prima volta, se sia giusto o meno lasciare Ale, aveva deciso per me. Perché la mia anima vuole legarsi a lui e io non so più come impedirglielo.

Non pensavo che dal locale si alzasse tutto quel chiasso. Ne sono rimasto completamente sbalordito, anche se in realtà non dovrei esserne stupito dato che tutti i clienti abituali sanno che non mi interesso mai a nessuno e anche se mi vedono molto spesso con Ale, è come se sapessero che in verità tra noi non c'è niente perché puntualmente mi arrivano inviti e molte dichiarazioni molto esplicite su cosa vorrebbero gli facessi.

Vedo Stella entrare nel portone e girarsi per salutarmi, la saluto e un attimo dopo decido di chiamare Ale perché fino a quando non potrò avere Alvise, voglio stare con lui il più possibile.

È come se già ne sentissi la mancanza.

Come al solito mi risponde che sta studiando. Strano.

Accendo la macchina e mi avvio verso casa sua.

Salgo al suo appartamento e non appena apre la porta, ci buttiamo uno nelle braccia dell'altro e iniziamo a baciarci come se fossimo uno l'ossigeno dell'altro. Una questione di vita o di morte. Ci stacchiamo solo per toglierci i vari vestiti di dosso e passo dopo passo riusciamo ad arrivare in camera sua.

L'incrocio dei nostri passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora