Sebastiano

475 45 14
                                    

Sul bancone vengono adagiati piatti e posate, la cena è sul fuoco a cuocere e i bicchieri nel frattempo vengono riempiti di vino. Ho la testa piena di pensieri fin da quando Alvise si è aperto con me e non riesco a smettere di pensare a tutti i punti che ho collegato tra loro. Se solo avessi prestato più attenzione ai dettagli probabilmente avrei scoperto tutto prima. Prima che i sentimenti si facessero così forti, in modo da non sganciare una bomba ma solo un petardo. Ripenso agli occhi di Stella quando l'ho incontrata poco fa e di quanto era felice che suo fratello avesse iniziato a frequentare qualcuno. Ma lo sarebbe ancora se sapesse che quel qualcuno sono io? Quanto della mia vita sarebbe accettabile secondo lei per suo fratello? Scuoto la testa per scacciare via i miei mille dubbi e cerco di restare fermo al qui e ora, lasciando a un altro momento la decisione di rivelare la verità a entrambi.

Guardo Alvise prende il suo bicchiere e so che per lui è la prima volta da molto tempo che ne tiene uno in mano. Penso che finalmente abbia trovato un equilibrio dentro di sé che gli permette di accettare quello che è successo e allo stesso tempo poter continuare la sua vita e se questa sera è riuscito a prendere un bicchiere di vino, vuol dire che si sente pronto a compiere un altro passo verso il nuovo sé.

Dopo due bicchieri, tra l'altro a stomaco vuoto, lo vedo andare ad accendere lo stereo e cominciare a ballare. Forse avrei dovuto fermarlo prima che l'alcol avesse la meglio su di lui, ma so che non è irresponsabile e se ha deciso di bere, forse è perché sente il bisogno di normalità. Subito a ruota vedo Mattia unirsi a lui mentre io e Alessio rimaniamo a guardarli come due imbecilli.

Tutto in lui sprigiona energia. I suoi movimenti, i suoi occhi, la sua risata!

Riuscire a vederlo per la prima volta in tutto il suo splendore e senza nessuna barriera a coprirlo, mi rende orgoglioso di lui.

"Non sei geloso di come si stanno strusciando?".

Guardo Ale negli occhi. Da quando in qua lui è geloso di qualcuno? Deve di sicuro aver battuto la testa mentre era con Alvise per pensare questo o anche solo per essersi invaghito di un ragazzo al primo sguardo. Lui, che prima di conoscere qualcuno, deve essere sicuro al cento per cento che sia una persona che possa accettare nella sua vita.

"Se l'avessero fatto ieri sì. Ma oggi no". Rispondo deciso.

"Perché avete fatto l'amore?".

"Una piccola parte anche per quello, ma soprattutto per quello che mi ha detto. Si sta solo divertendo e in più è ubriaco e non sa nemmeno lui realmente quello che sta facendo!".

Più lo guardo e più mi rendo conto che non posso più stare senza di lui. È diventato indispensabile per me averlo nella mia vita e niente potrà rovinare quello che stiamo creando con le nostre mani.

"Credi che il suo amico invece voglia qualcosa che Alvise non è disposto a dargli?".

Sento la paura, l'insicurezza e anche il timore trapelare dalla voce di Ale attraverso questa domanda.

"Lo voleva, ma dopo il modo in cui ha guardato te, sono certo che quello che desidera non lo vuole di certo da Alvise!".

"Lo voleva?". Mi chiede.

"Tempo passato. Esatto!".

Sento la sua mano appoggiarsi sul mio braccio per attirare la mia attenzione, come se fino a un attimo prima non ce l'avesse.

"Se non fossi sicuro di quello che ti dico, lo sai che me ne starei zitto, quindi ora esci dal tuo giardino dei ricordi passati e inizia a coltivare fiori color dell'arcobaleno". Gli dico cercando di rassicurarlo. "Ah! E non mi dimentico che hai visto il mio ragazzo nudo, quindi mi aspetto altrettanto quando sarà il momento!".

L'incrocio dei nostri passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora