Alvise

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Mi sento un po' come se fossi il protagonista di una favola che, dopo aver bevuto una pozione magica, tutto attorno a lui diventa migliore, perché niente mi sembra più vero di quello che sto vivendo in queste settimane. È incredibile come Sebastiano sia riuscito a spazzare via dalla mia testa pensieri che credevo insormontabili e i colori che si erano sbiaditi e ingialliti sono tornati ai loro toni originali, facendo risplendere la mia vita di nuova energia.

Luca mi manca ogni giorno e questo non potrà mai essere diverso. Ovunque andrò, qualsiasi decisione prenderò, lui sarà al mio fianco.

Ma è arrivato il tempo che io ricominci a lasciare indietro tutto quello che mi ha accompagnato fino ad ora dal giorno in cui mi sono svegliato dal coma, perché se sono ancora qui, se non sono morto anche io in quell'incidente, significherà pure qualcosa.

Non posso dire che è facile andare avanti. Ma avere una persona al mio fianco che mi ricorda ogni giorno quanto è bello svegliarsi la mattina, di quanto è bello sentire il vento in faccia che ti congela il naso e le orecchie, di come ogni suo sorriso che vedo ne provoca uno identico in me, che quando ti chiama ha sempre qualcosa di divertente da raccontarti e che nonostante per me sia ancora difficile accettare tutto, riesce sempre a trovare un motivo per farmi guardare avanti. Ecco, tutto questo e molto altro sono la ragione del perché ho preferito accantonare il mio piano iniziale di autodistruzione per vedere dove mi avrebbe portato questa seconda opzione. E al momento credo di aver fatto la scelta giusta. Egoistica forse, ma fino a quando Seba mi vorrà con sé non ho nessuna intenzione di lasciare questa nave.

Lentamente sto tornando a vivere, respirare, sorridere e a essere felice.

Sono passate un paio di settimane da quando ho dormito per la prima volta a casa sua. Adesso durante la settimana sto a casa, ci sentiamo per telefono tutti i giorni, io continuo con la scuola e i miei allenamenti e lui con i suoi lavori, ma quando arriva il weekend dormo nel suo letto.

Questa mattina mi sono svegliato con le sue labbra che mi baciavano la schiena nuda. Ha iniziato col baciarmi la spalla per poi scendere lungo tutta la schiena, provocandomi brividi che hanno iniziato a correre lungo tutto il mio corpo, dati dal piacere delle sue attenzioni. Oltre ai baci ha anche iniziato a passare le punta delle dita lungo i fianchi. A quel punto non sono più riuscito a trattenermi e anche se volevo far finta di dormire un altro po' per avere ancora tutta la sua meticolosa concentrazione sul mio corpo, mi sono fatto sfuggire un gemito e a lui non è servito altro. Mi ha girato di schiena, si è messo cavalcioni su di me e mentre mi baciava con passione ha iniziato a muovere i fianchi prima in avanti e poi indietro. Non sono riuscito a trattenermi e ho iniziato a seguirlo muovendomi allo stesso ritmo e in un attimo ci siamo ritrovati ad ansimarci a fior di labbra, l'uno sull'altro. Lui ha intensificato i movimenti e io devo avergli impiantato le unghie sulla schiena perché non sono riuscito a controllarmi e senza rendermene conto è arrivato l'orgasmo. Soltanto a cose fatte ci siamo resi conto che indossavamo ancora entrambi i boxer. Ci siamo messi a ridere, la cosa sembrava non interessargli visto che sul viso aveva un bellissimo sorriso dato dalla beatitudine del momento appena vissuto. Ha continuato a baciarmi e poi mi è crollato addosso di peso e con le labbra a un soffio dal mio orecchio mi ha sussurrato che lo faccio impazzire. E per una frazione di secondo mi sono sentito potente. Subito dopo mi ha messo le mani dietro la schiena e con un colpo solo ci ha girati sotto sopra. Ora a parti invertite ero io quello sopra e non correvo più il rischio di essere schiacciato da lui. Ci siamo baciati un altro poco, abbiamo fatto una doccia veloce e poi mi ha preparato la colazione, come sempre quando mi fermo a dormire qua.

Alla fine sebbene fossimo in orario, sono arrivato a scuola in ritardo perché ci siamo persi a baciarci ancora, io seduto sul bancone della cucina e lui in mezzo alle mie gambe. Sembra impossibile ma è come se fossi diventato dipendente del suo sapore e ogni volta separarsi è una dura lotta.

L'incrocio dei nostri passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora