Chapter XX : "Cambiamenti"

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[SI CONSIGLIA DI LEGGERE ASCOLTANDO WITH LOVE DI CHRISTINA GRIMMIE]

Camila aveva insistito a Lauren di venire per farsi spiegare tutto. L'aveva sentita piangere e urlare al telefono, ma alla fine la corvina aveva ceduto ed era andata a casa di Ally. Quest'ultima notò gli sguardi confusi dei suoi genitori nel vedere tutto quel movimento estraneo in casa, ma li ignorò finchè Lauren non salì in camera sua per parlare con Camila.
La castana raccontò tutto per filo e per segno e pianse, poi mostrò i lividi, allora la corvina impallidì e capì tutto.

"Amore mio" disse sconvolta Lauren. "Amore" scoppiò in un pianto più forte nell'accarezzare i lividi all'altezza dei fianchi. "Mi dispiace così tanto... io..."

"Mi sospenderanno. Non so per quanto tempo ma non mi importa. Non voglio più frequentare quella scuola. Ho quasi diciotto anni, Lauren, mancano poche settimane e sarò maggiorenne. Non ho più intenzione di entrare in quella scuola di merda, dove non si fanno spiegare niente perché io... perché io per loro sono quella pazza, quella fuori controllo... quella-" Camila era disperata sul letto e si stava per strapparsi i capelli per la disperazione.

"No no, Camila. Tu non sei pazza o fuori controllo. Tu sei la mia Camila, la ragazza che amo, la ragazza che solo io e Ally conosciamo. Tu sei la mia ragazza. Sei la persona più splendida che conosca" le disse tenendole il viso e guardandola negli occhi. Allyson era uscita dalla stanza per parlare con i suoi genitori e inventare una scusa per la situazione. "Tu, Camila Cabello, sei perfettamente normale, splendida e spettacolare. Per questo motivo, io... ti voglio chiedere una cosa" sospirò e distolse lo sguardo. "Non so come reagirai, ma..."

"Lauren... io non sono come tu cre-"

"Camila, vieni a vivere da me" disse tutto ad un fiato. "Ti faccio conoscere i miei, mangiamo insieme, dormiamo insieme, stiamo insieme" arrossì ma poi si ricompose. "Come una famiglia. Camila, vieni a vivere da me. Lasciati amare completamente"

Camila deglutì, sconvolta dalla proposta. Eccome se voleva stare con Lauren e conoscere i suoi genitori, fare l'amore con lei e tante altre cose, ma qualcosa la frenava, o meglio qualcuno, ed era...

"La mia famiglia" disse Camila. "Non lo accetterà, Lauren"

"E invece sì, e sai perché?" le accarezzò il labbro e sorrise. "Perché come hai detto tu stai per diventare maggiorenne, poi sanno di averti persa e inoltre... vorrei chiederti un'altra cosa" la guardò intensamente. "Dobbiamo parlare con il dirigente del tentato stupro di Austin. Devi farlo, Camila. Ci sarò io con te, e lui si azzarda solo a..."

"Non perdere il controllo" disse Camila, avvicinandosi alla sua ragazza per morderle dolcemente il labbro. "Una stronza come me non ti sta bene addosso, Lolo, anche se mi eccita vederti distruggere l'uomo più raccapricciante che io conosca" disse mordendosi il labbro sensualmente.

Lauren arrossì, ma quando vide un bagliore così triste nei suoi occhi, si ricordò del motivo.

"Camila, vieni a vivere da me. Dimentica la tua famiglia e conosci la mia. Non ho una casa come la tua, non ho tanti soldi e-"

Camila sorrise e la baciò a stampo, poi si riavvicinò e la baciò di nuovo. A quel punto Lauren non la lasciò andare e la strinse un po' di più a sè, facendo attenzione ai punti doloranti di Camila.

"La mia casa sei tu, Lauren. Questo mi basta. Il tuo cuore è più di una casa lussuosa come la mia. La tua anima è meglio di un conto in banca pieno. E il mio amore, il nostro, Lolo..." sorrise e le rubò un bacio. "Il nostro amore conta più di qualunque altra cosa. Ho solo paura di non essere abbastanza e che i tuoi non mi accettano. Inoltre chiederebbero del perchè della mia convivenza con voi"

"Glie ne parlerò io direttamente oggi. Camila, la mia famiglia mi ama, non è come la tua" Camila si sentì addolorata e Lauren lo notò. "Lo so che fa male, ma voglio solo farti capire che loro mi capirebbero e credimi che impazzirebbero per te quando ti conosceranno"

"Lauren, io davvero-"

"Shh... vieni qui" l'attirò dalla nuca e la ribaciò più profondamente. "Oggi ne parlerò con loro, va bene?" disse quando si staccarono. "Domani ti verrò a prendere e prima di andare a casa mia andremo a scuola verso le dieci"

"Grazie" sospirò felicemente, sentendo un peso enorme abbandonqre il suo corpo. "Grazie per tutto, Lolo. Sei la mia felicità" iniziò a piangere di nuovo, ma la sua ragazza la curò con le sue dolci parole e baci.

Ho perso il controllo ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora