Era arrivato il compleanno di Camila, che si era alzata con davvero poca voglia. Anche se le sue giornate erano piene di felicità, il suo compleanno per lei era un normale giorno come agli altri perchè era abituata a non festeggiarlo mai. Quindi giorni prima aveva avvertito la corvina per la seconda volta di non fare nessuna festa. Lauren aveva annuito ma c'era ancora qualcosa che Camila non capiva: la fine del loro romanzo, dov'era? Camila girava le pagine con una benda sugli occhi. Per questo motivo non capiva mai cosa intendesse dire Lauren con fine e quando quest'ultima sarebbe arrivata.
La mattina era passata tranquilla. Lauren le aveva dato un'infinità di baci sul volto e le aveva fatto gli auguri con una dolcezza incredibile. Non era andata a scuola per non lasciare Camila e la trattava come una principessa. Lo stesso fecero gli Jauregui che però si limitarono ad un bacio sulla guancia ed un abbraccio. Tutto era così male eppure Camila non ne era abituata. Non riceveva mai gli auguri in famiglia. Per lei già quel gesto significava un'infinità di cose. Sinuhe e Michal sarebbero rimasti soltanto in silenzio nel giormo del suo compleanno, o avrebbero cercato di metterla a disagio in tutti i modi possibili.
Quel giorno non avrebbe dovuto pensare alla sua famiglia, ma era inevitabile perché c'era davvero un'enorme differenza tra la famiglia Cabello e Jauregui."Camz. Mi permetti di uscire con te almeno?" domandò Lauren speranzosa. Camila roteò gli occhi. "Prendilo come un appuntamento fatto nel giorno sbagliato" la pregò e mise il broncio. Solo in quel modo riusciva a far cedere Camila, infatti quest'ultima non riuscì più a trattenere la serietà e rise acconsentendo all'appuntamento.
Le due ragazze passarono il pomeriggio a fare una passeggiata. Poi ritornarono a casa e si prepararono per l'uscita di sera.
Lauren stava cercando di rendere quel giorno un minimo speciale, Camila lo aveva capito, ma qualcosa non la convinceva. Un appuntamento fatto nel giorno sbagliato? Lauren era davvero pazza e imprevedibile e Camila l'adorava per ciò.Quando furono pronte entrambe si recarono in auto e stavolta fu Lauren a guidare. I suoi occhi verdi erano erano sempre in movimento, come de fosse in ansia per qualcosa, e cercava di nascondere un enorme sorriso. Sembrava un controsenso. Perché era così preoccupata e felice? Camila non la capiva.
Lauren le aprì la portiera e la fece scendere. L'aveva portata in un locale dove cucinavano davvero molto bene. Camila c'era andata occasionalmente qualche volta.
"Che gentildonna" la prese in giro, scendendo dall'auto con il suo bellissimo vestito nero brillante che esaltava le sue forme. "Dovrebbe essere ogni giorno il mio compleanno" disse ridendo.
"Non prendermi in giro, Cabello. Sto cercando di comportarmi bene con te anche se la tua antipatia non me lo permette" la beffeggiò.
Quando entrarono nel locale, Lauren chiese del tavolo prenotato e Camila rimase allibita di ciò. Lo aveva prenotato prima di dirle dell'appuntamento.
"E del vino per favore" aggiunse agli ordini dati al cameriere.
Qualcosa non andava. Camila lo percepiva.
Quando il cameriere arrivò, però, portò un regalo e Lauren rise nel vedere il viso contorto di Camila, che lo aprì confusa sul tavolo e trovò un libro.
"Lauren, tu sei strana, davve-"
"Aprilo. Leggi qualche riga. La copertina è nera perché l'ho fatto io da sola. L'ho scritto io e ho chiesto di stamparlo. L'ho fatto tutto io" disse con orgoglio Lauren. "Ci sono stata un bel po'"
"Oddio... Lolo ma... parla di noi, da quando eravamo in libreria e..." disse dopo qualche secondo, leggendo le prime righe.
"Sì. Ho scritto tutto ciò che ricordo della nostra relazione. Dall'inizio alla fine"
Camila riuscì a collegare tutto. Il puzzle era quasi completo ma non capiva ancora il senso dell'immagine.
"Non capisco, Lolo" Lauren non rispose e guardò Camila sfogliare le pagine fino a quando non sgranò gli occhi e andò alle ultime pagine.
"Com'è finita la nostra storia, Camz?" domandò Lauren. Ciò che confuse la castana era che aveva trovato quella stessa frase in un dialogo aperto dell'ultima pagina. "Forse... e dico forse... con questo" la sua mano prese qualcosa dalla sua giacca di pelle e si alzò.
Gli occhi di Camila si inumidirono. Aveva capito tutto. Chiuse il libro e aspettò l'ultimo passo di Lauren. Aveva letto la loro fine.
"Karla Camila Cabello Estrabao, vuoi sposarmi per creare altre infinite pagine insieme?"
Il locale era in silenzio. Camila non riusciva a smettere di piangere e anche solo dirle un sì, la faceva piangere di più.
"Sì, Lolo, lo voglio. Lo voglio!" disse con convinzione, buttandosi tra le sue braccia. La sua ormai quasi moglie era caduta a terra e a Camila non era importato.
Erano felici. Felici insieme dopo una vita piena di sofferenze.
Questo è il lieto fine del primo libro, ma la chiave per l'inizio di altre infinite pagine, altri infiniti continui.
La fine di ogni libro è determinata dalla voglia di scrivere un futuro insieme, e Camila e Lauren, lo volevano. Volevano davvero altre infinite pagine da inchiostrare. - Infinite pagine con te di Lauren JaureguiFINE
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Ho perso il controllo ➳ Camren
FanfictionCamila Cabello odiava il controllo, perché non lo aveva mai. Era pronta a fare a pugni con chiunque pur di soddisfare il suo bisogno di vendetta, e ciò lo imparò da un evento della sua vita che l'aveva resa combattente. Lauren Jauregui invece adorav...