-Chi è Smile?- chiese d'istinto Toby. Per qualche motivo, questo lo premeva di più rispetto a sapere chi fosse Jeffrey.
Avendo appena il tempo di finire la domanda, Toby vide una bestia rossa e nera correre in loro direzione, probabilmente richiamata dal fischio del clown. Da lontano non sembrava altro che un grosso cane, ma più si avvicinava, più la sua immagine si faceva aliena ed abominevole. Gli occhi erano quasi del tutto bianchi, iniettati di sangue, incastrati sopra un muso allungato che sembrava aver sofferto parecchie mutilazioni. Due file di denti grossi, dalla forma umana, lasciavano cadere fuori una lunga lingua, penzolante come il paio di orecchie sulla testa della bestia. Toby si sentì sbiancare alla vista di quell'abominio, e nonostante le ginocchia gli tremassero, si limitò a coprirsi metà del volto con la sciarpa, lottando per non mostrare segni di paura.
Era sempre così, con i mostri della seconda dimensione. Alla fine, non era colpa loro se erano spaventosi, e non voleva offenderli come era già successo con il Rake.
-Smile è il cane di Jeff. È stato lui a portarmi il messaggio- spiegò Jack, e Toby pensò che chiamarlo "cane" doveva essere un po' un complimento.
-Ma come facciamo ad essere sicuri che sia colpa di Eyeless Jack?- intervenne Hoodie.
In quel momento, senza dare troppo nell'occhio, Ben si calò giù, fluttuando nell'aria come una piuma, e si portò a pochi metri dalla scena. Sul sottile strato di sabbia che ricopriva il pavimento trovò una pallina da giocoliere, e con fin troppo coraggio si avvicinò a Smile per fargliela esaminare.
-Non lo so per certo... ma lo spero.-
-Cosa?- rispose Hoodie, e Ben lanciò la pallina dall'altro lato del tendone.
-Se non è lui, significa che un'altra creatura demoniaca si aggira fra gli umani indisturbata, e va sbranando persone e mietendo vittime liberamente. Non suona per niente come una prospettiva rassicurante.-
Smile corse dietro la pallina, afferrandola ancora prima che questa toccasse terra.
-Okay, ha senso...- commentò Hoodie. -Ma non mi piace per niente questa storia. L'ultima volta che me la sono vista con quel mostro ho rischiato di perdere un braccio.-
-Lo so, lo so. Ma abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile per fermare l'Operatore, o molte più persone soffriranno quello che hai sofferto tu, Brian. E potrebbero non essere altrettanto fortunate.-
Le mani guantate di Hoodie si strinsero in uno spasmo, ed una di queste si portò dietro la sua schiena, raggiungendo un punto preciso. Toby lo guardò, ma in quello stesso istante un tic al collo lo costrinse a girare la testa.
Sapeva cosa Brian aveva dovuto patire. Sapeva quello che gli era successo e come era arrivato così vicino alla morte. Ed erano state le loro esperienze a far loro capire quanto fossero simili, erano state quelle ad unirli come due fratelli.
Perché anche Brian aveva sofferto a causa di quel mostro.
Anche lui lo aveva visto.
Aveva visto l'Uomo Alto.
E Toby sapeva quanto entrambi fossero fortunati a poterlo raccontare.
-Va bene, basta sentimentalismi. Clown, dicci cosa dobbiamo fare e noi lo faremo- intervenne Ben, con in mano una pallina ricoperta di saliva di Smile.
-Ben, tu non puoi venire con noi- disse Toby. Di solito, non era mai gentile con lui davanti agli altri, e di rimando Ben si impegnava per rendersi il più irritante possibile. A modo loro, era un tentativo per nascondere la tresca che c'era fra di loro già da diverse settimane. Non che ai loro bizzarri coinquilini potesse realmente interessare, o ci avrebbero mai visto nulla di male, ma fra i due si era instaurato il tacito accordo di tenere il tutto segreto. Per quanto a lungo, Toby non lo sapeva.
Ma d'altronde, ogni volta che andava a letto non sapeva neanche se si sarebbe svegliato la mattina dopo. Quindi perché farsi troppe domande?
-Cosa?-
-Toby ha ragione, Ben. Eyeless è un demone, mangia fantasmi a colazione- si intromise Jack, con la stessa voce roca che lo faceva sembrare un fumatore accanito.
-Se ti prendesse, non resterebbe niente di te. Nemmeno il ricordo di quando eri in vita. Verresti cancellato per sempre, lo capisci?- continuò Hoodie.
-Se lo dici così la fai quasi sembrare una grossa perdita- rispose sarcastico Ben.
-Nessuno in questa casa smetterà di esistere, non sotto la mia protezione. Sono stato chiaro? Noi siamo l'unica speranza per la terza dimensione, gli unici che possano bloccare l'avanzata dell'Operatore. E finché possiamo resistere, resisteremo.-
Toby vide Ben irrigidirsi di fronte all'ennesimo discorso del clown riguardo l'avanzata dell'Uomo Alto e la loro resistenza. Toby sapeva che Ben avrebbe voluto rispondergli a tono, dire al clown che, visto il suo noto passato da torturatore, neanche lui era uno stinco di santo, ma si trattenne.
Probabilmente perché Ben l'Uomo Alto non lo aveva mai visto, e non aveva idea di cosa si provasse.
Non conosceva il senso di terrore, l'orribile vuoto che si provava al suo cospetto. Non conosceva la paura, non conosceva il dolore di chi invece se l'era visto davanti.
E quindi era più che giusto che non si azzardasse a fiatare.
-Va bene...- sussurrò Ben, le pupille rosse rivolte verso un angolo indefinito del pavimento. La sua mascella era ancora serrata, segno di quanto gli costasse dover obbedire al clown. - Ma se voi due vi fate ammazzare... non azzardatevi a tornare come fantasmi.-
Toby sorrise sotto il tessuto della sciarpa, ed un brivido gli attraversò la schiena nel vedere quegli occhi, neri come pozzi, scavare nei suoi. Morire, e passare l'eternità con Ben? Non era la prima volta che ci pensava, anche se non era sicuro di volere questo.
-È molto importante che recuperiate Jeff, ve ne prego...- insistette Jack, prendendo le mani di Hoodie fra i suoi mastodontici artigli. -Più siamo, più avremo speranza di sopravvivere. E forse riusciremo a salvare la terza dimensione dalle grinfie dell'Operatore.-
-Proteggi questo posto da ogni minaccia mentre noi siamo via- rispose Hoodie, lasciando andare la stretta di Jack con delicatezza. -Ti prometto che faremo il possibile per riportarti Jeff. Vivo.-
Toby annuì, e subito sentì delle goccioline di sudore formarsi sulla fronte, ma non per il caldo.
Chi l'avrebbe mai detto? Che fosse veramente così?
Che anche un ragazzino pieno di tic e nervosismo... potesse diventare un eroe?
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Come Find Me || Creepypasta / Marble Hornets
Fanfiction[Storia vincitrice Wattys 2020] O Fortuna, velut Luna. L'idea che le sorti degli uomini possano cambiare come le fasi di un satellite. L'idea che la vita non sia altro che una partita a dadi, in cui i vincitori e i perdenti vengono scelti dal fato...