Capitolo 13- Prima Parte

294 40 88
                                    

-Ben, sono passati cinque minuti da quando abbiamo trovato l'arco e tu hai già fatto a pezzi tutti i mostri sul piano.-
-Sono le meccaniche! Le hanno migliorate parecchio rispetto al gioco del '98. Hai idea di quanto fosse difficile mirare sulla N64?-
Toby nascose un risata contro la spalla di Ben, e lo strinse un po' più vicino a sé. Staccò per un attimo gli occhi dallo schermo, e prese un profondo respiro. La pelle del fantasma non aveva alcun odore. Era stata una delle prime cose che Toby aveva notato di Ben, la prima volta che gli aveva dato un bacio.
Okay, più che dato, rubato. Era passato più di un mese da quel giorno, ormai, ed era successo in cucina, lì dove chiunque sarebbe potuto entrare e vederli. Toby non era un grande esperto del romanticismo, ma era abbastanza impulsivo. Aveva trovato Ben intento a spalmare una quantità enorme di burro su una fetta di pane, ed aveva capito che la situazione era un ora o mai più: raramente Ben si rendeva materiale al tempo, e sapeva di doverne approfittare subito. Senza dire niente, facendo finta di togliergli il coltello dalle mani, si era avvicinato e gli aveva avvolto un braccio attorno la vita. Una volta sicuro che il fantasma non sarebbe scappato, aveva portato le labbra sulle sue.
Se Ben l'avesse rifiutato, probabilmente si sarebbe fatto pochi scrupoli ad accoltellarlo, ma il calcolo del rischio non era mai stato il forte di Toby.
-Comunque avevi ragione quando hai detto di avere un talento per i videogiochi- disse Toby, stampando un bacio sul collo dell'altro.
-Smettila coglione, c'è la porta aperta- rispose l'altro sorridendo, facendo solo finta di richiamarlo.
-Siamo messi così da almeno un'ora. Cosa vuoi che me ne freghi della porta aperta?-
Ben chiuse il Nintendo DS e lo posò per terra, accanto al letto. Poi si alzò sui gomiti per mettersi a sedere, sciogliendo l'abbraccio con Toby, il quale rimase ancora disteso a letto.
D'un tratto, una delle mani di Toby si portò sull'interno coscia di Ben, ma prima che potesse risalire, venne bruscamente bloccata.
-Ah! Non in pieno giorno, Rogers- fu la risposta, e Ben sollevò la mano di Toby per poi poggiarla sul letto. A quel punto il ragazzo scattò, e con un movimento rapido, gli afferrò entrambi i polsi e si buttò sopra di lui, un sorriso larghissimo sul volto.
-No!! Non vale!- gridò contrariato Ben, contorcendosi sul letto. Toby gli lasciò i polsi, schiacciandolo contro il materasso con tutto il peso. Presto le sue dita raggiunsero i fianchi di Ben, ed il fantasma lanciò un urlo, ritraendosi con uno scatto. -Non vale! Non è giusto! Tu il solletico non lo soffri!-
Toby cominciò a ridere incontrollabilmente, e nonostante Ben stesse facendo di tutto per riuscire a scappare, anche sul suo volto c'era un sorriso. Provò a vendicarsi, ma l'altro ragazzo non reagì, fino a quando qualcosa non lo tirò via da Ben. Voltandosi, vide che Brian l'aveva afferrato per le caviglie.
-Ti piace fare il bullo con i nerd, eh?- disse, e lo tirò giù dal letto per farlo strisciare per terra, trascinandolo dalle gambe.
-Ben, aiuto!- lo chiamò Toby, ridendo. Mentre passavano per il corridoio, incontrarono Tim.
-Hey Brian, perché non te la prendi con qualcuno della tua taglia?-
Toby sentì la stretta attorno le caviglie allentarsi all'istante, e Brian corse verso il lato opposto del corridoio, seguito da Tim. Entrambi sparirono verso le scale, soffocando le risate. Toby si rimise in piedi, aiutandosi con la parete.
-"Ben, aiuto"? Seriamente?- lo scimmiottò il fantasma, raggiungendolo. -Prima giochi sporco, e poi vuoi che io ti aiuti?-
Toby lo ignorò, e puntando verso le scale, disse:
-Andiamo. Voglio vedere Tim che placca Brian.-
E così si precipitarono insieme verso lo scantinato, ed arrivati all'ultimo gradino davanti a loro si aprì l'ampio perimetro del tendone da circo, lì dove Brian e Tim stavano continuando a rincorrersi. Smile li raggiunse da un lato della platea, e si mise ad abbaiare festoso, prima di prendere una pallina e porgerla a Tim. Nonostante l'aspetto raccapricciante della creatura, lui non esitò a prenderla, per poi lanciarla esattamente in faccia a Brian. Lui si arrestò, il volto ormai ricoperto dalla saliva del cane.
-Tim...- disse, stringendo i pugni per la rabbia. Si asciugò la faccia con una manica, e quando il suo corpo irrigidito scattò in avanti, Tim capì che era il momento di scappare.
-Sei un uomo morto!!- urlò ancora Brian, e i due continuarono a correre, inseguendosi lungo il perimetro del tendone. Fra la corsa e le risate, non ci volle molto prima che entrambi si riducessero senza fiato.
Una figura si stava dondolando sui trapezi, lì dove Ben amava passare il tempo, e li guardava dall'alto senza dire nulla. Fu proprio Ben il primo ad accorgersene, e provò per lei un'assoluta tenerezza. Era sempre così distante, così fuori dal mondo, così... priva di vita.
-Hey, Sally!- la chiamò, ed il fantasma si voltò timidamente verso di lui. Aveva metà della testa avvolta dal sangue, e l'aspetto di quando era morta le era rimasto impresso addosso. -Perché non vieni a giocare con noi?-
Ma la bambina non rispose, e non scese dal suo punto sul soffitto. Invece, continuò a guardare in direzione di Ben, fissandolo con i suoi grandi occhi verdi.
-Non fa niente se non vuoi scendere...- si aggiunse Toby, guardando intenerito la bambina. Smile riprese la pallina da terra, e la portò nuovamente a Tim. Ma invece di lanciarla lontano, Tim la tirò a Brian, e a sua volta Brian la tirò a Ben. Il cane correva impazzito fra tutti per cercare di acciuffarla, e la pallina arrivò a Toby per completare il giro.
Ma mentre giocavano, Ben non smise di sentire lo sguardo dell'altro fantasma puntato su di sé.
Era come se lo stesse studiando, come se potesse leggergli nel pensiero.
E se così fosse stato, Ben era terrorizzato da quello che avrebbe potuto trovarci.

Come Find Me || Creepypasta / Marble HornetsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora