Jeff estrasse un coltello dalla tasca della felpa, e mirò al petto della ragazza che torreggiava su di lui. Lei lo attaccò simultaneamente, e come risultato la lama si conficcò sul legno della mazza. Lei gridò di rabbia, e con molta poca grazia, sferrò un calcio sulle costole a Jeff.
Si avventò su di lui, il coltello a serramanico stretto nella mano sinistra, e mirò alla gola. Jeff riuscì a prenderla per i polsi, e lottò per respingerla, ma lei si buttò con tutto il peso. Centimetro dopo centimetro, la punta del coltello si avvicinava sempre più alla sua carne.
-Tempo scaduto- disse la ragazza, in un tono così divertito che sembrava stesse cantando. Fu allora che qualcuno la colpì sulla schiena con una sedia, spingendola con violenza lontano da Jeff.
-Guarda un po' che coincidenza: eravamo venuti qui giusto per trovare te, lo sai?-
La ragazza grugnì come un animale selvatico, e rivolse a Ben uno sguardo d'odio puro. La sua unica iride era verde e sembrava brillare, come se fosse fosforescente. Nel vedere il fantasma Jeff tirò un respiro di sollievo: Jack non gli avrebbe più aperto l'addome e non avrebbe giocato con le sue membra.
-È questo il modo di presentarsi con i propri amici online, la prima volta che li si vede?-
-Parla per te, io non avrei mai voluto vederti. Da quanto tempo non usi uno specchio? Che cazzo ti sei cucita sulle guance, farti due piercing e basta ti sembrava un'idea troppo banale?-
La ragazza si spostò i capelli di lato, e solo allora Jeff si accorse dei punti di sutura che le si rincorrevano lungo le guance. Lì dove l'ago era entrato, la pelle era lacera e danneggiata come un panno di cuoio consumato, e questo fece infuriare il killer. Solo lui poteva avere l'esclusiva di martoriarsi la faccia, diamine.
Lei si avvicinò di nuovo a Ben e gli sferrò un colpo di mazza sulla tempia, ma l'attacco attraversò il fantasma da parte a parte. Approfittando del momentaneo sgomento, Ben ordinò a Jeff:
-Vai dagli altri e scappate via, io la terrò occupata. Sbrigati!-
Jeff non se lo fece ripetere due volte, e con uno scatto che di felino non aveva niente, rotolò sul pavimento per portarsi più vicino possibile alla porta, dove si aggrappò con tutto il peso alla maniglia per rimettersi in piedi. Poi, attraversò il corridoio e scese le scale di corsa.
-Con chi stai collaborando, Ben? Laughing Jack? Quel clown ha le ore contate se pensa di poter resistere all'uomo senza volto- lo stuzzicò lei, facendo roteare la mazza. Prese il coltello che vi si era conficcato sopra, e lo estrasse con un solo strattone, lanciandolo a terra fra una manciata di schegge.
Un grido provenne dal piano di sotto, chiaramente appartenente a Jeff.
-Anche io ero come te, lo sai? Un fantasma bloccato a metà fra il mondo dei vivi e quello dei morti. Ma lui può ridarti la vita, Ben. Se noi lo serviamo, lui ci ridarà quello che i Figli della Luna ci hanno tolto.-
Ben sorrise con sarcasmo, la sua pelle evanescente sembrava brillare nella penombra.
-Pensi che io non lo sappia, Natalie?- disse, avvicinandosi lentamente alla finestra. Provò a sbirciare di sotto, solo per vedere i suoi amici uscire dalla casa in quel preciso istante. -Però stai dimenticando una cosa: siamo stati noi a toglierci la vita, non i Figli della Luna. E lo abbiamo fatto perché siamo dei coglioni.-
Lei si infuriò, e la sua bocca si storse in una smorfia, deformata a causa delle cuciture in faccia. Uno dei demoni che si portava dietro entrò nella stanza in quell'istante, e Ben capì che era il momento di andare. Passò direttamente attraverso la parete, atterrando in strada, dove gli altri lo stavano aspettando. Li raggiunse fluttuando, e fu allora che vide il secondo demone uscire per inseguirli, correndo su quattro arti scarni e lunghissimi, muovendosi come se fosse un ragno.
-Merda, andiamocene!- urlò Ben, mentre gli altri già correvano all'impazzata. Era stata una giornata tremenda, ed erano tutti stanchi e provati. Se quei due mostri li avessero raggiunti, non sapevano quanto a lungo sarebbero riusciti a resistere.
Ma in quel momento, un suono oltrepassò il sibilo dei loro respiri affannosi, ed il rimbombare dei loro cuori: il clacson di una macchina.
-Salite in macchina!- urlò una voce, e voltandosi verso la strada, Ben riconobbe una maschera bianca. -Veloci, salite!-
-Noi non verremo con te!- gridò Brian, la voce carica di odio e di astio. Ma Jeff lo prese per il cappuccio della felpa, e con ben poche cerimonie, lo tirò in direzione della strada.
-Sì che andiamo con lui, invece!- gridò, ed ebbe appena il tempo di dirlo, che tutti si erano già avventati sulle portiere della macchina di Masky.
Il veicolo partì senza nemmeno dar loro il tempo di richiuderle del tutto.
-Ci siamo andati vicinissimi. Stavamo per morire tutti- disse Jeff, seduto su uno dei sedili posteriori. -Cioè, tranne Ben ovviamente.-
-Parla per te, quei cosi sarebbero in grado di uccidermi per la seconda volta!- replicò il fantasma.
-Ben, tua madre mi ha riconosciuto. Per un attimo ho pensato che mi avrebbe consegnato alla polizia, mi stavo mettendo a piangere- si aggiunse Toby, dal lato del passeggero. L'unico che non aveva intenzione di aprire bocca sembrava essere Brian, seduto fra Ben e Jeff.
-Giornata movimentata per tutti, eh? Sono contento di essere arrivato appena in tempo. Potete chiamarmi Tim, o Masky, se siete abbastanza sofisticati.-
-No, col cavolo. Ora tu ci accompagni alla stazione, noi rubiamo un passaggio ad un treno merci, e dopo ci fai la cortesia di tornartene a fanculo.-
Ci fu un verso di disappunto generale, e Jeff fece arrivare un pizzicotto sulla coscia di Brian per fargli capire che doveva stare zitto.
-Chi sei tu? Che ne hai fatto del Brian tutto zucchero che conoscevo un tempo?- ironizzò Masky.
-Lo hai buttato giù da una finestra cinque anni fa- fu la risposta di Brian. L'altro si preparò a replicare, ma proprio in quel momento, un rumore si propagò per l'abitacolo della macchina.
Lo stomaco di Toby.
-Oh, scusate. Non mangio da ieri sera- si giustificò il ragazzo. Masky fece cadere la conversazione, e rivolgendosi a Toby, disse:
-Conosco un centro commerciale non lontano da qui, magari dentro c'è un fast food aperto. Chi altri ha fame?-
E quando Jeff alzò la mano, portandola in alto abbastanza perché Masky lo vedesse dallo specchietto retrovisore, Brian ebbe l'impressione di avere a che fare con un branco di idioti.
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Come Find Me || Creepypasta / Marble Hornets
Fanfiction[Storia vincitrice Wattys 2020] O Fortuna, velut Luna. L'idea che le sorti degli uomini possano cambiare come le fasi di un satellite. L'idea che la vita non sia altro che una partita a dadi, in cui i vincitori e i perdenti vengono scelti dal fato...