Capitolo 9- Seconda Parte

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Toby e Brian si scambiarono un ultimo sguardo, la spalla di uno che si stava indolenzendo per il peso dello zaino, e la mano dell'altro infilata nella stessa tasca dove teneva la pistola.
Entrarono, e quando sentirono l'odore di patate e pollo fritto che stava invadendo tutto il piano di sotto, entrambi si accorsero di avere fame. La signora Lawman indicò loro due divanetti messi uno di fronte all'altro, separati da un tavolino in vetro, e presero posto.
-Conoscevate Ben?- chiese lei, prendendo il pacchetto di sigarette abbandonato sul tavolo. -Facevate parte delle sue amicizie online?-
Toby ebbe uno scatto alla spalla, e per un attimo il suo collo si piegò in quella direzione. La donna lo guardò, attratta dal movinento repentino, e non smise di guardarlo nemmeno quando si accese la sigaretta. La gamba destra di Toby prese a tremare incontrollabilmente per la tensione, e lui si preparò a dire la stessa frase che era abituato a ripetere da anni:
-Mi scusi, ho la sindrome di Tourette.-
-Sì, la conosco, l'aveva anche uno dei miei zii. Allora, volete rispondere alla domanda?- disse la signora Lawman, ciccando con noncuranza nel posacenere al centro del tavolo.
-No, non conoscevamo Ben...- tentò di spiegare Brian -ma quello che stiamo per dirle viene da fonti certe.-
Beh, sì, e quella fonte era il fantasma di Ben, pensò Toby. Ma questo non potevano di certo dirglielo.
La donna prese il cellulare fra le mani, e fra un tiro di sigaretta e l'altro, digitò qualcosa sul touch screen.
-Facevate parte dei Figli della Luna, vero?- disse la donna, e quando alzò gli occhi dallo schermo, si trovò dinanzi due facce sconvolte. -Mh, come pensavo. Ho provato a dire alla polizia di voi bastardi, ma nessuno ha voluto credermi. Se è questo che volevate dirmi, potete anche andarvene. So già tutto.-
Un brivido corse lungo la schiena di Toby, e a giudicare dal modo in cui Brian aveva stretto i pugni, anche lui doveva star provando lo stesso. E quando il sesto senso di Brian si attivava, raramente cadeva in errore.
-Mi ci è voluto un po' per rintracciare il membro fondatore di quella setta, senza l'aiuto delle forze dell'ordine, ma ce l'ho fatta. Era un ragazzo, proprio come voi, e vi assicuro che non mi sono divertita. Quando l'ho trovato, vi giuro di non essermi divertita, mentre lo obbligavo a dirmi il motivo per cui mio figlio si era tolto la vita.-
Aveva spento la sigaretta, lasciandola a metà, ed aveva infilato una mano dentro la tasca della vestaglia. Ogni tanto, tornava a guardare lo schermo del cellulare, e subito dopo guardava Toby, con gli occhi che balzavano veloci come quelli di un felino.
-Ma si prova sempre un brivido nel vedere il sangue. Per quanto si provi a nasconderlo, la vendetta ha un sapore inimitabile. Ma penso che tu questo lo sappia già, Rogers.-
E così dicendo, aveva girato il telefono in direzione di Toby. Sullo schermo c'era uno dei primissimi articoli usciti su di lui, risalente a sei mesi prima.
Quella donna lo aveva riconosciuto.
Quella che doveva essere una semplice missione nella vecchia casa di Ben, li aveva portati nella tana del lupo.
-Non faccia mosse azzardate, signora Lawman.-
Brian aveva tirato fuori la pistola, e con tono freddo l'aveva puntata in direzione della donna.
-Tipo? Chiamare la polizia?- disse lei, ridendo sarcastica. Non sembrava nemmeno sentirsi minacciata. -Ve l'ho detto, non mi fido di loro. E così come io potrei denunciare voi, voi potreste denunciare me. Quindi ditemi se siete Figli della Luna oppure no, o qualcuno si farà male.-
Un luccichio metallico nella tasca della signora Lawman attrasse l'attenzione di Toby, e lui capì che anche lei doveva avere una pistola.
-Non lo siamo, non lo siamo- si affrettò a dire, cercando di interporsi fra Brian e la donna. Subito lei sembrò molto più tranquilla.
-Oh, che spiacevole malinteso... perché non l'avete detto subito?-
Ma in quello stesso istante, la casa venne inondata dal buio, ed il passaggio di una macchina davanti l'abitazione fu l'unica cosa che illuminò i loro volti. Poi, una sirena prese a suonare, ed i cani del quartiere abbaiarono spaventati.
Tutti e tre si precipitarono alla finestra, la signora Lawman correndo, gli altri più pacatamente. La corrente era saltata in tutto il quartiere, e per qualche motivo, questo fece agitare tantissimo la donna. E a giudicare dal modo in cui ansava, non era solo preoccupata per le patate al forno.
Quando un'altra macchina passò, illuminando coi fari la stradina buia, Toby poté vedere cos'è che stava spaventando tanto la donna.
C'erano tre figure in piedi davanti l'uscio di casa.
Una era umana.
Ma le altre due non lo erano.

Come Find Me || Creepypasta / Marble HornetsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora