Capitolo 4- Seconda Parte

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Ma il colpo di pistola non arrivò. Al suo posto, un coltello squarciò l'aria, ma l'uomo con la maschera bianca riuscì a scansarsi appena in tempo.
-Quelli erano più di tre secondi- si giustificò l'uomo aggrappato ad Hoodie, il braccio con cui aveva tirato il coltello ancora proteso in avanti.
Fu allora che Smile riemerse dal bosco, abbaiando. E rivolgendo un ultimo sguardo ad Hoodie, l'uomo con la maschera si voltò e si mise a correre, svanendo fra gli alberi.
-Brian, posso spiegare...- balbettò Ben, e la voce sottilissima, ridotta ad un soffio, fece stringere il cuore di Toby.
-Ben, sto cercando con tutto me stesso di non incazzarmi più del dovuto. Hai una minima idea di quello che hai rischiato? È tutto un gioco per te, vero?-
Hoodie avanzò verso di loro, e l'uomo che aveva lanciato il coltello lo seguì. Solo quando furono a pochi metri da lui, Toby riuscì a vedere la sua faccia.
-Rispondimi. È tutto un gioco per te?-
La pelle bianca, bianchissima dell'uomo aveva due grossi squarci lungo le guance, e le cicatrici perfettamente simmetriche sembravano disegnarvi sopra un eterno sorriso. I capelli neri, lunghissimi, fuoriuscivano da sotto il cappuccio, e si agitavano sotto la lieve carezza del vento. Ma la parte più impressionante, quasi... suggestiva, erano gli occhi: due zirconi azzurri cerchiati di nero.
E gli stavano sorridendo.
-Hoodie, smettila! Ben ha soltanto cercato di aiutarmi. Se non fosse stato per lui, io sarei morto!-
Senza neanche doverci pensare, Toby aveva preso le difese di Ben, e questo non aveva fatto altro che aumentare la furia dell'altro.
-Esatto! E saresti morto perché hai rifiutato di ascoltarmi quando ho cercato di dirti che si trattava di una trappola!-
Oh. Toby non poteva difendersi da questa accusa. Hoodie aveva ragione.
Era tutta colpa sua.
-Sì, sì, molto interessante... giocate pure a passarvi la colpa come se si trattasse di un freesbee, io mi faccio i fatti miei- e con un saltello esagerato, l'uomo dalla felpa bianca lasciò Hoodie per aggrapparsi ad un albero, e zoppicò fino a raggiungere il corpo di quello che uno tempo era stato Eyeless Jack. -Ma guarda un po' che bel colpo dritto... ragazzino, questa è tua?-
E così, nel prendere l'accetta, l'uomo fece cadere la maschera dal corpo di Eyeless Jack, rivelando un volto che era tutto tranne che demoniaco.
Al di sotto di essa, un ragazzo dai capelli castani ed il volto pallido giaceva sul terreno macchiato di sangue e neve.
-Che cosa? Ma io credevo che Eyeless fosse un demone...- balbettò Toby, e subito le sue spalle si fecero pesanti per il senso di colpa. Era davvero così? Aveva ucciso solo un ragazzo?
-No, il demone era dentro la maschera. E rompendola, lo hai eliminato. Lui... ha soltanto avuto la sfortuna di lasciarsi possedere- tentò di rassicurarlo Hoodie, d'un tratto molto più calmo.
-È questo che sono i demoni, vero? Nient'altro che parassiti. Loro, e tutta la feccia che proviene dalla quarta dimensione- disse sprezzante l'uomo con la felpa bianca. A piccoli passi, Smile si portò accanto a lui, ed annusò il cadavere riverso sul terreno.
-Aspettate!- disse Ben, d'un tratto agitatissimo. -Penso di conoscerlo!-
-Cosa?- Hoodie si voltò in direzione del fantasma, trovandolo a fluttuare a pochi centrimetri da terra. Ben si portò più vicino al corpo, le sopracciglia aggrottate e le pupille rosse ridotte a due spilli.
-Scoprigli l'avambraccio sinistro. Sbrigati!- ordinò, e subito le mani di Toby raggiunsero una delle maniche sudice del cadavere, scoprendo che quelli che un tempo erano stati pericolosissimi artigli, adesso erano solo dita pallide e prive di vita. Un altro paio di mani si unì a quelle di Toby, e con il solo movimento di un coltello, la manica venne squarciata.
E lo spettacolo fu abbastanza raccapricciante.
Lividi, lividi ovunque, e tagli. Alcuni rimarginati, altri più recenti, altri così profondi da avere deformato la pelle per sempre. Fra le forme bianche, quasi tutte parallele, una lunga scarnificazione riemergeva fra tutte.
A Toby servì un po' per riuscire a leggere quello che vi era scritto.
"O Fortuna, velut Luna".
-Come pensavo. I Figli della Luna- sussurrò Ben, e tutti si girarono a guardare in sua direzione. Smile compreso.
-Penso che un paio di persone qui debbano delle spiegazioni agli altri...- commentò Toby, rivolgendosi sia a Hoodie, sia a Ben.
-Torniamo da Jack, prima- insistette Ben. -La storia è molto lunga.-
-La mia no. Io non ho nulla da dire riguardo a quel tipo- rispose Hoodie, riguardo l'uomo dalla maschera bianca. -Piuttosto, mi piacerebbe sapere cosa significa questa frase, e perché questo tizio se la sia incisa sul braccio.-
-Tutto... e niente. Per adesso, tutto quello che posso dirti...- farfugliò Ben, con la sua solita voce sottilissima -è che in quella frase è spiegato il motivo della mia morte.-

Come Find Me || Creepypasta / Marble HornetsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora