Miyeong e l'accordo

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«Sei stata stupenda»
«Sì, come sempre»
«Ti hanno adorata tutti»
«Le tue coreografie sono sempre le migliori»

Yeonhwa sorrise e ringraziò tutti i componenti della propria squadra, per i complimenti e per il loro duro lavoro.
«I migliori siete voi, probabilmente senza questo trucco e questi abiti, non avrei avuto così tanti applausi»

Gli artisti del makeup ridacchiarono e la stilista abbracciò la ragazza «Yeonhwa ma che dici? Non è il trucco o il vestito che ti rendono così brava»

La ballerina ringraziò ancora una volta i colleghi, poi prese una tazza di caffè gentilmente portatale da Sunwoo.
«Mezz'ora e torniamo, va bene? Vado a fumarmi una sigaretta, nel frattempo.» l'avvisò il manager, e Yeonhwa annuì.

Bevve un po' del liquido caldo, sorseggiandolo mentre muoveva la tazza nella mano.
«Perché muovi la tazza?» domandò un ragazzo: acconciava i capelli di Yeonhwa prima di salire sul palco.

La ballerina scrollò le spalle, ridacchiando «non lo so, non ci penso quando lo faccio»
La verità era che Minho lo faceva sempre, mentre beveva il caffè.
Così si scioglieva meglio lo zucchero, diceva.
Yeonhwa non seppe dire se fosse vero, e nemmeno da quanto tempo avesse preso questa abitudine.
Il ragazzo le annuì e le porse i vestiti con cui era arrivata «vai a cambiarti»

Quando Yeonhwa uscì dal bagno, con un paio di jeans ed una felpa, notò la stanza vuota.
Entrò nel camerino e sorpassò le prime sedie e il divano, il caffè era sul banco e lo prese, guardandosi allo specchio.

Non si era struccata, ed i capelli erano ancora mossi con le mollettine bianche, quindi decise di scattarsi una foto.
Le luci del camerino e in aggiunta quelle dello specchio, rendevano la stanza più luminosa e quello fu fondamentale per il selfie.
Ne scattò un paio, poi tornò a bere dalla tazza.

«Sei sempre stata così brava, anche da piccola, lo sai?»

Yeonhwa saltò per lo spavento, poi si portò una mano sul petto e lentamente si voltò verso la donna.
«Che ci fai qui?» chiese Yeonhwa, guardandola male.

«Ma come, nemmeno saluti tua madre? Sono anni che non ci vediamo, cara.» la signora fece per avvicinarsi, ma Yeonhwa la fermò con una mano «ma che pensi di fare?»

«D'accordo, vuoi arrivare direttamente al punto» la madre sospirò e si sedette sul divano, incrociando le gambe.
«So che hai fatto successo, grazie alla danza. Ti propongo un accordo.»
«Non voglio sentirti, vattene via da qui!» le urlò contro Yeonhwa, e la donna annuì.
«Vedi, è proprio per questo che sono venuta da te. Tu mi dai ciò che chiedo, ed io non ti disturberò più.»

Yeonhwa rise nervosamente, avvicinandosi alla madre e accomodandosi su una sedia «Ciò che chiedi, eh? Mi hai già chiesto dei soldi, ed io te li ho dati. Cos'altro vorresti, sentiamo»

«Per il mio silenzio chiedo venti mila dollari. Vanno bene?»

Yeonhwa scosse la testa, portandosi un mano a reggere il capo «non ci credo.»
«Credi in quello che vuoi.»

«Per favore vattene via, ne riparliamo dopodomani al bar accanto alla mia agenzia, alle 9.00.» disse sbrigativamente Yeonhwa, facendo uscire la madre dal camerino.

Nel giro di due minuti, Sunwoo tornò con alcuni parrucchieri e truccatori «Yeonhwa andiamo, si è fatto tardi.»
Lei annuì e salutò tutto il personale, ringraziandoli ancora.

Arrivò a casa distrutta, e corse a farsi una doccia senza perdere altro tempo.
Quando uscì dal bagno, entrò nella propria camera per vestirsi, indossando il pigiama.

Prese il telefono e si avviò in cucina.
Alcuni messaggi erano presenti sullo schermo del telefono, così lo sbloccò ed entrò su un gruppo.
Era stato creato quello stesso pomeriggio, contava nove partecipanti.

Ballerina || Lee KnowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora