10 Agosto. La notte delle stelle cadenti. Ricordo che a l'Avana io e mio padre avevamo una tradizione che abbiamo portato avanti sin da quando ero piccola. Prima che calasse la notte, quando il sole infiammava d'oro tutte le superfici che riusciva ad illuminare, mio padre mi portava con sé su una spiaggetta desolata, conosciuta solo dalla gente del posto. Prima di partire da casa, afferrava la vecchia chitarra che sapeva a malapena strimpellare, qualcosa da sgranocchiare e una grande coperta. Mano nella mano, andavamo a piedi verso la spiaggia che non distava tanto da casa nostra e aspettavamo che il cielo si dipingesse di blu e le stelle iniziassero a brillare. Passavamo ore con lo sguardo all'insù, in attesa di vedere la scia luminosa di qualche corpo celeste, e mi perdevo ad ascoltare la voce melodiosa dell'uomo che più preferivo al mondo, mentre mi cantava qualche serenata. In tutti quegli anni ho visto innumerevoli stelle cadere dal cielo notturno, eppure non ho mai sentito il bisogno di esprimere alcun desiderio. La mia vita era semplice, ma estremamente felice.
Oggi, sul balcone della camera, mi ritrovo sola a pensare a quei momenti felici, nei quali nessun problema mi tormentava e sentivo di avere tutto ciò di cui avevo bisogno. Con lo sguardo puntato sull'arcata celeste, ammiro le innumerevoli stelle che sono incastonate in cielo e inevitabilmente il mio pensiero va a mio padre. Sento gli occhi pizzicare, ma mi impongo di non piangere: mio padre non vorrebbe mai vedermi così. Si è sempre impegnato molto per rendermi felice e anche se lui ora non è qui al mio fianco, voglio dimostrargli che io posso esserlo, soprattutto per lui. Mi ripeto che ho avuto la fortuna di trovarmi in un paradiso terrestre, al sicuro da tutto e devo prendere al volo questa occasione per cercare di salvare il salvabile.
Una stella sfreccia veloce davanti ai miei occhi e per la prima volta nella mia vita mi ritrovo a dover desiderare che la mia famiglia possa scampare ad un destino pieno di sofferenze. Mi auguro che ognuno di loro sia al sicuro e in salute e che presto potremo riabbracciarci. Un pensiero va anche a mia madre e, anche se covo ancora un po' di rancore nei suoi confronti, devo ringraziarla perché è solo grazie a lei se ora io sono qui, al sicuro.
«Non hai freddo?» Shawn appare alle mie spalle, cingendomi con le sue braccia.
«Non ci ho fatto caso» ammetto mentre il primo brivido mi percorre il corpo.
«Chissà perché non sono sorpreso nello scoprire che ti affascinano le stelle» mi dice mentre mi scocca un bacio sulla guancia.
Sorrido facendo spallucce. Non ci sarebbe niente di male a raccontare a questo ragazzo la tradizione che ho con mio padre, ma questo è un segreto che preferisco custodire nel mio cuore. «Brillano. E si sa che tutto ciò che brilla attira l'attenzione delle ragazze» replico distrattamente. Shawn ridacchia. «Non pensi che siano belle?» gli chiedo sussurrando.
«Si, è innegabile. Ma preferisco concentrarmi su dell'altro» risponde con una voce esageratamente dolce. Mi giro verso di lui, chiedendomi a cosa si stia riferendo e mi accorgo che mi sta guardando intensamente. «Tu mi interessi decisamente di più, Camila». Il mio cuore salta un battito e mi si stringe lo stomaco.
«Shawn...» sussurro, non sapendo bene cosa dire. Ma non c'è bisogno di parole, perché presto lui avvicina il suo viso al mio e unisce le nostre labbra. I suoi baci sono sempre inebrianti e amo sentire la morbidezza della sua bocca carnosa sulla mia. Ma diversamente dai nostri recenti contatti fisici, questa unione è sorprendentemente più dolce, lenta ed emozionante. Sembra che Shawn stia cercando di comunicarmi qualcosa senza usare le parole, ma non voglio lasciarmi ingannare ed illudere dai sentimenti che provo già nei suoi confronti. Continuiamo a baciarci finché non restiamo entrambi senza fiato, poi il ragazzo prende la parola.
«Forse non l'ho mai detto ad alta voce, ma sei davvero speciale Camila. Vorrei riuscire a dirtelo più spesso». Mi passa una grande mano tra i capelli e il suo tocco mi fa rabbrividire. «Non so se è giusto da parte mia confessarti certe cose, ma non riesco più a trattenermi, ho il bisogno di fartelo sapere». Il mio cuore inizia a battere più velocemente. «Tu mi piaci Mila. Mi piaci parecchio. Anzi che dico? Ho perso la testa per te. E so che eravamo d'accordo di costruire il nostro rapporto con leggerezza, senza etichette, ma non credo di poter continuare così».
«Cosa stai cercando di dirmi?» gli chiedo schiarendomi la voce.
«Sto dicendo che, se tu sei d'accordo, potremmo mettere fine a questa situazione ambigua. Lo sai no? Così posso finalmente considerarti la mia ragazza» risponde un po' imbarazzato.
Lo guardo dritto negli occhi. «Non è uno scherzo, giusto? Non mi stai prendendo in giro?» chiedo preoccupata.
Shawn soffoca una risata. «No, Mila. Sono serissimo. Aspetta... non sei della stessa opinione? Non siamo sulla stessa lunghezza d'onda?» chiede allarmato spalancando gli occhi. «Oddio sono uno stupido, ho mandato tutto a rotoli» dice più a sé stesso che a me, mentre si allontana dal mio corpo.
«Shawn!» lo richiamo in fretta. «Pensavo non me lo avresti mai chiesto» gli confido riattirandolo a me e riunendo le nostre labbra nell'ennesimo bacio. «Sarei più che felice di essere la tua ragazza».
Lui sorride e mi ricopre di baci tutta la faccia provocando una serie di risatine da parte mia. «Adoro ascoltare la tua risata» mi confessa.
«E io adoro quando mi fai ridere» replico in un brodo di giuggiole.
«Vuoi rientrare?» mi chiede.
Scuoto la testa. «No, questa sera si sta così bene qui fuori. Ti dispiace se restiamo ancora qui per un po'?» chiedo speranzosa.
«No, affatto».
Ritorno a fissare il cielo dopo che le nostre mani si intrecciano e appoggio il mio dorso sul suo petto. Sapere che finalmente posso lasciarmi andare del tutto con lui, senza aver paura di rimanere delusa dai miei stessi sentimenti, è una sensazione indescrivibile. E' rassicurante e incoraggiante, è sorprendente ed emozionante, è ... semplicemente perfetto. Tutti i dubbi che mi hanno tormentata negli ultimi giorni, tutte le insicurezze che non mi davano pace, sono spariti improvvisamente, e al loro posto ora c'è solo felicità e spensieratezza.
Sorrido al pensiero di essere riuscita a trovare del bello nel periodo più difficile che io abbia mai dovuto affrontare. Paradossalmente ho trovato l'amore nel momento più improbabile della mia esistenza e anche se non dovrei sentirmi in questo modo, devo ammettere che non provo altro che serenità. Shawn si sta rivelando il faro che mi guida verso un posto sicuro, l'ancora che mi impedisce di perdermi. E lui non può immaginare quanto io gli sia grata per questo.
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Ai confini del mondo || Shawmila
FanfictionLe grandi epidemie erano sempre state uno scenario surreale per Camila e Shawn, ma a volte la realtà può sorprendere. Costretti a convivere in isolamento, in uno chalet ai confini della civiltà, i due ragazzi dovranno imparare a sopportarsi e ad aiu...