Al mio arrivo, nel mese di Luglio, mi si era mozzato il fiato alla vista della casa al lago, immersa nel verde della vegetazione estiva. Ero stata rapita dal luccichio delle onde che riflettevano il sole, dal fruscio delle foglie rigogliose, dal vento che scompigliava leggermente i capelli. Poche volte nella mia vita mi ero ritrovata in un luogo tanto pacifico e rasserenante. Non credevo che lo spettacolo potesse persino migliorare. Ottobre è arrivato più rapidamente del previsto e con lui così anche l'autunno. Fino a questo momento non ero mai riuscita ad apprezzare davvero questa stagione, a Cuba non c'è una grande differenza dal resto dell'anno. Ma ora, ora posso affermare che l'autunno potrebbe diventare la mia stagione preferita. I boschi di aceri che fino a qualche mese fa regalavano brillanti sfumature di verde, ora si sono dipinti di rosso. Sembra quasi che con il loro colore vogliano scaldare l'animo delle persone e distrarle dal freddo destinato ad incombere con la nuova stagione. Un freddo che non so se sarò in grado di sopportare
Il fatto è che io sono geneticamente disposta per vivere in luoghi assolati e caldi, nei quali anche quando piove le temperature non si abbassano oltre i diciotto gradi. Per questo nell'ultimo mese mi sono trasformata in un ghiacciolo: le punte delle mie dita sono sempre congelate e il mio corpo è costantemente pervaso da brividi di freddo. Shawn mi prende in giro senza tregua ogni volta che mi vede rabbrividire, e non me la prendo con lui per il solo fatto che subito dopo mi attira a sé e mi riscalda con il suo corpo. Quindi tutto sommato, credo di poter sopportare il calo delle temperature esterne se questo mi permette di essere sempre accollata al mio ragazzo.
Ci sono dei momenti però nei quali l'unica soluzione per non morire ibernata è una doccia calda, no che dico, bollente. Ed è proprio ciò che ho dovuto fare in questo momento. L'acqua scorre lungo il mio corpo e il vapore denso riempie il bagno, condensandosi sulle pareti. Amo la sensazione di protezione che un bel bagno caldo riesce a darmi in queste occasioni, quando l'acqua mi bagna il viso e i capelli, e la pelle si arrossa a causa della sua temperatura.
Sento bussare alla porta e sussulto: i pensieri sotto la doccia mi fanno sempre perdere la percezione del tempo e dello spazio attorno a me. La porta si apre lentamente e attraverso il vetro appannato del box doccia intravedo la figura imponente di Shawn. Il ragazzo si spoglia velocemente ed entra al mio fianco. Io lo guardo meravigliata e decisamente divertita.
«Che c'è?» mi chiede innocentemente. «Sei qui dentro da venti minuti, ho paura che finisca l'acqua calda». Una scusa di sicuro molto convincente Shawn. Gli faccio spazio vicino a me e colgo nel suo sguardo del desiderio. Prima di attirarmi verso di lui, i suoi occhi scorrono sul mio corpo nudo, indugiando sulle gambe scoperte. Appoggio le mie piccole mani sul suo petto muscoloso e lui mi stringe in vita più saldamente. Poi fa scorrere la sua mano lungo il mio fianco, fino ad arrivare alla mia parte più sensibile.
«Shawn» mugolo in un gemito. Inutile dire che il suo tocco riesce sempre a togliermi il respiro e ad annebbiarmi la mente, rendendomi incapace di pensare in modo lucido. Tutto quello su cui riesco a concentrarmi è il piacere che Shawn riesce a farmi provare, rendendomi desiderosa di contraccambiare. Sul suo viso si forma un ghigno divertito e soddisfatto non appena avvicino il mio bacino al suo, trepidante di potermi unire a lui.
Ci spostiamo sotto il getto dell'acqua, ma dubito che la sua temperatura possa superare il calore dei nostri corpi accesi di passione e bramosia. In punta di piedi cerco il contatto con le sue labbra e solo dopo essere stata accontentata e aver unito le nostre lingue, sposto le mie mani verso il basso, tracciando un percorso ben definito verso il suo bassoventre. I muscoli tonici del suo addome si tendono sotto le mie dita leggere, responsabili di aver aumentato l'eccitazione del ragazzo.
Il suo tocco, lento e delicato si trasforma presto in qualcosa di più bisognoso e frettoloso. Con un movimento deciso Shawn mi afferra le cosce, che non esito ad agganciare attorno al suo torso e la sua bocca si scosta dalla mia solo per concentrarsi sulla pelle del mio collo. Baci passionali e umidi mi ricoprono insistentemente e il mio respiro si fa sempre più veloce. Sposto una delle mie mani, che prima avevo intrecciato dietro al collo di Shawn, per far passare le dita tra i suoi ricci, ora fradici e scompigliati, tirandoli leggermente. Essere così vicina a lui, pervasa dal desiderio che mi renda sua, può essere considerata una tortura. Quando Shawn strizza il mio sedere, inarco la schiena, creando una leggera frizione tra le nostre intimità.
Incapace di proseguire con questo stuzzichio, Shawn unisce definitivamente i nostri corpi con un colpo deciso. Soffoco un gemito e mi concentro sulla sua mascella, mordicchiandola e leccandola. La mia schiena incontra le piastrelle umide della parete, molto più fredde rispetto alla mia pelle bollente, mentre Shawn continua a muoversi dentro di me. I nostri petti si alzano e si abbassano velocemente allo stesso ritmo, incapaci di inalare abbastanza ossigeno. Di tanto in tanto, dalle labbra rosee e gonfie del ragazzo, escono dei grugniti di piacere alternati al canto supplichevole del mio nome.
Un turbinio intenso di emozioni pervade il mio corpo e sono consapevole che mi ci vorrà del tempo per riprendermi. I muscoli del bassoventre si irrigidiscono sotto ai colpi decisi del bacino del mio ragazzo, e avverto il formicolio familiare che precede il mio picco.
«Shawn! Non ti fermare» lo supplico mugolando mentre sento che il suo respiro si fa sempre più affannato e i movimenti più instabili. Chiudo gli occhi strizzandoli nell'esatto momento in cui i muscoli della mia intimità si stringono attorno alla parte più sensibile di Shawn, che mi ha lasciata completamente esausta ed appagata. Pochi secondi dopo Shawn mi segue e lo sento ripetere il mio nome ancora ed ancora.
Senza fiato, ci stacchiamo e appoggio la mia fronte al suo petto, sorridendo ampiamente. Il cuore comincia finalmente a rallentare.
«Spero sia rimasta ancora un po' di acqua calda, perché una doccia fredda ora sarebbe alquanto inutile» ironizza Shawn e io rispondo con una risata sincera. Ho completamente e innegabilmente perso la testa per questo ragazzo.
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Ai confini del mondo || Shawmila
Fiksi PenggemarLe grandi epidemie erano sempre state uno scenario surreale per Camila e Shawn, ma a volte la realtà può sorprendere. Costretti a convivere in isolamento, in uno chalet ai confini della civiltà, i due ragazzi dovranno imparare a sopportarsi e ad aiu...