23. Confronto

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Shawn è arrabbiato. Io sono arrabbiata. Cinquanta giorni dopo il nostro arrivo qui, la situazione sta tornando al punto di partenza, ed entrambi siamo arrabbiati. Io sto ancora rimuginando sulla discussine che abbiamo avuto ieri, lui invece è infuriato con me per il modo in cui me ne sono andata. E nonostante la palese tensione che si è creata tra noi, nessuno dei due si decide a parlare. Siamo fermi in una di quelle bizzarre liti silenziose nelle quali entrambe le parti hanno le loro buone ragioni per essere infuriate, ma si evita l'argomento perché quando si inizia a parlare si scatena una brutta lite.

La scorsa notte Shawn ha dormito al mio fianco, ma non mi ha toccata nemmeno una volta, e io non sono stata da meno. Ho dormito il più distante possibile da lui, anche se la posizione era scomoda e la sua lontananza mi faceva stare male. Paradossalmente ho punito più me stessa che lui. Ora invece, sono seduta sulla poltrona che dà verso la vetrata e fingo di leggere un libro, mentre Shawn è seduto sul tappeto e cerca di costruire un castello di carte. Quando per l'ennesima volta la costruzione crolla, Shawn si irrita, impreca, sparge le carte sul tappeto dopo averle lanciate in un colpo d'ira, e si alza di scatto da terra.

«Ok, se tu non hai niente da dire, sarò io a parlare» sbotta bruscamente. Ci siamo, è arrivata l'ora del confronto e non sono affatto pronta. «Tralasciamo il fatto che sei scappata da me come se avessi avuto intenzione di ucciderti, cosa che tra l'altro mi ha ferito parecchio. Detto questo, ti sei resa conto che ti sei comportata da stupida? Come ti è saltato in mente di avventrarti da sola in un bosco che non conosci, poco prima che il sole tramonti, e uscendo dal sentiero tracciato?! Avevi intenzione di lasciarci la pelle? Ma cosa ti dice il cervello?». Non ho mai visto Shawn arrabbiato in questo modo, e anche se si sta preoccupando per me, l'unica cosa che la mia mente disturbata afferra, è il tono con cui mi sta parlando, che mi dà altamente sui nervi.

«Non ti azzardare a parlarmi in questo modo! Non sono una-»

«Una bambina?!» mi interrompe. «Non sei una bambina, Camila? Allora dimostralo! Perché ieri non mi sei sembrata così matura come dici di essere».

Mi ammutolisco e gli do le spalle. La sua osservazione è più che giusta e ha dato un bello schiaffo al mio orgoglio. «Non capisci in che pericolo ti sei messa ieri?» continua lui.

«Certo che l'ho capito, ma ormai è passato! Inoltre non sarei uscita dal sentiero se tu mi avessi dato retta e mi avessi lasciata in pace!» gli rispondo.

«Quindi ora sarebbe colpa mia? Ovvio. E' facile scaricare le colpe sugli altri» replica sarcastico Shawn.

«Ti ricordo che se tu non mi avessi seguita, dopo che ti ho dovuto togliere di bocca il fatto che hai già un'altra ragazza, non mi sarei cacciata in una situazione simile». Lo guardo dritta negli occhi, lanciandogli sguardi di fuoco. Lui fa lo stesso, ma non dice una parola e so che finalmente siamo arrivati al nocciolo della questione. «Hai mai avuto intenzione di parlarmi di Heather?» gli chiedo con voce fredda.

«Si, ma non sapevo come farlo».

Rispondo con una risata ironica e amara.

«E' così difficile da credere, Camila?»

«Non lo so, Shawn. Non so più cosa pensare! Io mi sono fidata cecamente di te, e questo forse è stato un errore da parte mia. Poi dal nulla, quando ormai avevo abbassato ogni barriera nei tuoi confronti, salta fuori questa storia. Come puoi pretendere che ti creda sulla parola dopo quello che è successo?».

Shawn fa un passo verso di me. «So che è difficile, ma ho bisogno che ti fidi di me» chiede in tono supplichevole. «Non ho mentito quando ho detto che per me la storia con Heather è acqua passata. Se ti preoccupa il fatto che io possa provare ancora qualcosa per lei, allora puoi stare sicura che non è così».

«Non è solo questo, Shawn. Mi metto nei panni di questa ragazza. Non sarei affatto contenta di sapere che il mio ragazzo se la sta passando con un'altra alle mie spalle. E io non voglio essere la persona da biasimare in questa eventualità».

«Camila, ascoltami. Heather è partita per l'Europa e non si è più fatta sentire. Non mi ha mai scritto, ne tanto meno chiamato. Non ho sue notizie da mesi e sono più che sicuro che abbia trovato qualcun altro con cui consolarsi nel frattempo. Preferisci davvero pensare a cos'è meglio per lei, una persona che non hai nemmeno mai conosciuto, piuttosto che ascoltare quello che sto cercando di dirti io?».

«E cosa staresti cercando di dirmi?»

«Che ti amo e non ho intenzione di rinunciare a te proprio ora» dice avvicinandosi a me e prendendomi il volto tra le mani. Ma prima che riesca a baciarmi lo fermo.

«Aspetta». Si immobilizza all'istante e le parole che mi ha appena confessato aleggiano nell'aria, appesantendola. Mi ha davvero appena confidato che mi ama? Proprio nel mezzo del nostro litigio peggiore? «Non baciarmi». Nei suoi occhi vedo la sorpresa. «Fai un passo indietro». Come ipnotizzato esegue quello che gli sto dicendo di fare, mentre vedo nel suo volto il dolore per quello che gli sto chiedendo.

«Mila...» Sussurra con voce roca, mentre gli occhi gli si riempiono di lacrime.

Vorrei potergli dire che lo amo anch'io, vorrei poterlo stringere a me e dimenticare tutto ciò che ci siamo detti, ma so che non sarebbe giusto. Non ancora almeno.

«Voglio la conferma, Shawn. Prima di potermi toccare ancora dovrai darmi la conferma che tu e lei non state davvero più assieme. Fino a quel momento, comportiamoci solo come due amici» affermo severa con voce piatta, come se avessi appena sentenziato un'esecuzione. Posso giurare di essere riuscita a sentire il rumore del suo cuore che si spezzava mentre soffocava un lamento e cercava di trattenere le lacrime. E' la prima volta che vedo un ragazzo piangere e ammetto che non è affatto piacevole. Soprattutto se il suddetto ragazzo è colui che ami e sai quanto solitamente sia forte. Sono riuscita a portare alle lacrime Shawn Mendes, la persona più testarda, caparbia e invincibile che io abbia mai conosciuto.

«Fosse l'ultima cosa che faccio, giuro che ti dimostrerò tutto ciò che vuoi» sussurra appena percettibilmente e il mio cuore si stringe in una morsa.

Ai confini del mondo || ShawmilaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora