17. Colti dal momento

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Scala reale. Sono riuscita ad ottenere una scala reale! Ho vinto!

Tiro un sospiro di sollievo, rincuorata dal fatto di non dovermi denudare difronte a Shawn. Ora però è lui che deve farlo, e qui mi si pone davanti un altro problema. Devo stare a guardare? Devo distogliere lo sguardo? Gli devo dire che non c'è bisogno che si spogli sul serio? Ma prima che possa dire o fare qualcosa, Shawn si alza da terra, mi lancia uno sguardo di sfida, si gira velocemente dandomi le spalle e abbassa i boxer che stava indossando. In un batter d'occhio mi ritrovo difronte l'immagine delle sue chiappe sode. 

«Shawn!» strillo imbarazzata. «Rivestiti!» chiedo ridendo.

«Ehy, io sono un uomo di parola!» si giustifica lui sghignazzando soddisfatto e rivestendosi.

In fretta, rimetto anch'io i miei vestiti, ma senza smettere di guardare la figura che ho difronte. Ammiro estasiata la schiena perfetta di Shawn, muscolosa e definita, e arrossisco al pensiero dell'immagine di qualche secondo prima. Reazione che non passa inosservata agli occhi del ragazzo.

«Oh, ma guarda, guarda. La mia piccola Camila è arrossita!»

«Finiscila, Shawn» replico sviando lo sguardo. 

«Ti è piaciuto lo spettacolo?» continua lui con fare derisorio, vedendo benissimo che sono in difficoltà. Io non gli rispondo, decisa a non dargli alcuna soddisfazione nonostante mi sia goduta ogni istante di ciò che ho visto. «Ti ricordo che hai proposto tu questo gioco» mi dice lui, continuando a ridere.

«Lo so! Ma non credevo che lo avresti fatto sul serio!» confesso, lasciando trasparire un po' di shock. 

Shawn ride. «Mai sottovalutarmi».

Scuoto la testa divertita. «Sei davvero incredibile. E anche spudorato».

Shawn si avvicina con fare minaccioso. «Ammetti che ti è piaciuto» sentenzia senza perdere quell'aria divertita. 

Io mi allontano da lui scuotendo la testa, e allo stesso modo gli rispondo: «Mai!». Alle mie parole il ragazzo si avventa su di me, ma io scappo attorno alla stanza, facendomi scappare degli urletti divertiti. Shawn mi acciuffa velocemente e mi intrappola sotto di lui sul grande divano, iniziando a farmi il solletico. «No, ti prego! Il solletico no!» dico schiamazzando. 

«Ammettilo, allora» domanda lui torturando i miei fianchi con le dita.

«NO!» replico io, non volendomi arrendere. Lui allora continua con il suo tocco straziante, e la sua risata riempie la stanza, mescolandosi alla mia. 

«Camila, io posso continuare all'infinito. Di' le paroline magiche».

Ormai senza fiato, cedo ai suoi ricatti. «Va bene, va bene! Lo dico!» supplico boccheggiando. «Lo ammetto».

«Ammetti cosa? Voglio sentire una bella frase completa» insiste continuando con il solletico. 

Mi lascio sfuggire altre risatine isteriche. «Ok!» cedo. Lo guardo negli occhi e gli dico ciò che vuole sentirsi dire. «Shawn Mendes, lo spettacolo mi è piaciuto. Ho adorato ogni singolo istante di ciò che ho visto. Sei il ragazzo più sexy del pianeta. Contento?»

Le sue labbra si piegano in un ghigno malizioso e le sue pupille si dilatano leggermente. «Mi sarebbe bastato sentirti dire che ti era piaciuto lo spettacolo, ma devo dire che la tua risposta è stata molto esaustiva».

Alzo gli occhi al cielo, consapevole di aver gonfiato il suo ego con le mie parole. Parole che in realtà sono vere. «Non montarti la testa, ciò che si dice sotto tortura non vale nulla!» gli dico cercando di sminuire ciò che ho detto in precedenza. 

«Se lo dici tu... » replica, lasciandomi intuire che la verità è un'altra. 

Shawn torreggia ancora sopra di me e da questa angolazione posso vedere benissimo come i suoi occhi si inscuriscono mentre la sua espressione passa da divertita a bramosa. Deglutisco capendo cosa gli stia passando per la mente, perché è esattamente quello che sto pensando io. Shawn non perde un attimo prima di avventarsi su di me, ricoprendo la mia pelle accaldata con baci umidi e appassionati. Io lascio che faccia, facendomi trasportare dal momento, e non lo fermo nemmeno quando le sue mani si insinuano sotto la mia maglietta fina. Percepisco il sangue ribollire di passione e desiderio, e sono incapace di frenare i miei istinti. Passo le mie mani tra i suoi capelli ricci, tirandoli leggermente per vedere un lampo di eccitazione attraversargli il corpo. Sento che i baci si trasformano presto in qualcosa di più e immagino la mia pelle scurirsi nei punti in cui il mio sangue sta affluendo sotto la bocca di Shawn. Le nostre labbra si incontrano in fretta in un bacio disperato, che comunque è incapace di placare il fuoco che sta divampando tra di noi. Ogni movimento diventa sempre più urgente e desideroso e lascio completamente andare i miei freni inibitori. A mia volta faccio passare le mie mani sul suo torso, arrivando all'estremità della maglia che aveva indossato poco prima.  La sollevo velocemente e con lo sguardo chiedo se posso togliergliela. In un gesto veloce Shawn asseconda la mia richiesta, e di riflesso tolgo anche la mia.

«Camila» mi richiama con il respiro affannato. «Forse - forse dovremmo fermarci».

Scuoto la testa. «Non voglio fermarmi Shawn».

Lui appoggia la fronte sulla mia chiudendo gli occhi. «Ne sei sicura? Una volta fatto non si può più tornare indietro» dice con voce roca e riesco a vedere lo sforzo che sta facendo per trattenersi. 

Gli passo una mano sulla guancia accarezzandolo dolcemente. «Shawn, lo so benissimo. Voglio farlo» lo rassicuro. Alle mie parole, il ragazzo si riavventa su di me, con lo stesso desiderio, ma questa volta più dolcemente. Fa passare le sue braccia muscolose attorno alla mia vita e mi attira a sé.

«Non qui però» mi avvisa, facendomi allacciare le gambe attorno al suo busto e avviandosi verso le scale. Senza mai staccarci, arriviamo fino alla camera e Shawn mi adagia sul letto. Lentamente, tra una carezza e l'altra, gli strati di vestiti che ci dividono diminuiscono. Nessuna barriera è più presente tra di noi e Shawn si ferma ad ammirare il mio corpo. Svio lo sguardo imbarazzata sentendomi vulnerabile sotto di lui.

«Sei bellissima Camila» mi sussurra all'orecchio facendomi venire la pelle d'oca. «Non ti preoccupare, farò attenzione» mi rassicura e io annuisco. Con dei movimenti gentili entra dentro di me e mi si mozza il respiro. La nuova sensazione è inizialmente sconfortevole, invadente, estranea. Ma presto il fastidio si trasforma in piacere e mi lascio sfuggire dei gemiti. 

«Tutto bene? Vuoi che smetta?» mi chiede preoccupato Shawn.

«No, non ti fermare» riesco a dire sopraffatta. Lui continua a muoversi ancora per qualche minuto, finché entrambi non raggiungiamo il picco. Attraverso i nostri corpi uniti riesco a percepire i battiti cardiaci che pompano allo stesso ritmo. Mai nella mia vita mi sono sentita così vicina e in sintonia a qualcuno. 

Ai confini del mondo || ShawmilaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora