trentasei.

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Mi serve un altro giorno per costruire un mondo dove è facile guardare nella stessa direzione e nei tuoi occhi per ritrovare un pò di me.

Forse è tutto un sogno, o almeno è quello che ti ritrovi a pensare quando ci ripensi un minuto, un'ora, o il giorno dopo. Un bellissimo sogno ma niente di più. Perchè forse lo sentiva solo sulla pelle anche se la sensazione della pioggia sulla pelle era perfettamente reale e l'odore lo poteva sentire nelle narici. Non poteva essere solo un sogno, era fin troppo ricco di particolari che poteva trovare solo nella pura realtà per esserlo. Le sue battute e la sua risposta un pò maliziosa, il modo nel quale l'aveva fatta voltare tirandola appena per un polso o quando le aveva spostato una ciocca di capelli sotto il bagliore delle stelle e il suo respiro sulla punta del naso e come si era avvicinato senza chiedere il permesso. O come le avesse sfiorato la guancia con il pollice tanto delicato da farle davvero pensare che non fosse mai esistito, da farle credere che davvero fosse tutto un sogno. E poi c'era quel bacio mancato per un soffio che gli aveva bloccato la testa e il cuore. E quello era il più bello di tutti i sogni.
Ora prima e c'era chi non riusciva a pensare, il tempo gli scorreva addosso inesorabile e troppo veloce, lei non c'era, e lui ancora non era riuscito a trovare una soluzione a quel problema che all'apparenza poteva non essere nulla ma che ai suoi occhi e nella sua mentre era a dir poco immenso. Colossale forse, Dylan aveva portato via Luna e lui non l'avrebbe mai ringraziato abbastanza, almeno sul momento, Melody era assolutamente inutile presa da altro e Holly beh lei prestava attenzione al suo nervosismo ma forse lo stava rendendo ancora più nervoso di quanto già non fosse. Dal momento in cui lei gli aveva rivolto quelle due semplici paroline quel nervosismo gli si era attaccato addosso come una calamita e il pensiero del loro primo appuntamento lo faceva diventare anche intrattabile. E lui non era mai stato il tipo di persona che si faceva prendere dal panico, era sempre sicuro di se calmo e misurato ma quando si trattava di Luna si sentiva debole e vulnerabile. Cena ma mai niente di esagerato, passeggiata al tramonto e sotto le stelle tutto andava sempre nel modo giusto, ma era a Los Angeles in una città che conosceva come il palmo della sua mano e bastava poco per impressionare in una città del genere con la ruota panoramica e le luci sulla spiaggia dandole la sua giacca se sentiva freddo e poi l'avrebbe riportata a casa prendendola per mano e forse le avrebbe chiesto anche il permesso prima di baciarla, ma con lei era diverso. Certo era sempre casa sua ma ora era come se non la conoscesse più, non avrebbe funzionato come tutte le altre volte e nemmeno lo voleva. Lei era semplice ma complicata allo stesso tempo, lei andava trattata con i guanti bianchi come la cosa più pura e preziosa del mondo intero, lei vedeva le cose in modo diverso. Loro erano già loro, si prendevano già per mano, ed erano uno spettacolo. Fu Holly a distorglierlo dai suoi pensieri facendolo voltare verso di lei solo per accorgersi che era seduta accanto a lei con un mezzo sorriso e il portatile in equilibrio sulle ginocchia. In qualche modo il tono tranquillo con il quale gli aveva parlato riuscì a fargli apparire almeno il fantasma di un sorriso ed ora meglio di avere lo sguardo perso nel vuoto e le sopracciglia inarcate.
" la conosci meglio di chiunque altro Tyler"
" io non lo so Holly ama leggere e scrivere suonare, ama il mare e le luci della città"
Mormorò in poco più di un sussurro ignorando il suo sguardo su di se.
" ama meravigliarsi delle piccole cose che la circondano e vedere le cose da un'altra prospettiva"
Concluse il moro senza riuscire a trattenere un sorriso che nasceva in automatico quando pensava a lei, ed era vero, tutto quanto Tyler avesse detto quasi come avesse paura di dirlo.
E in qualche modo quelle parole anche se udite a fatica fecero scattare qualcosa in Holly, un'idea tanto geniale da sentirsi come separata in due, tra il bisogno di scoppiare a ridere e la voglia di prendersi a schiaffi da sola per non averci pensato prima.
" bingo!"
Ridacchiò la ragazza attirando finalmente anche l'attenzione di Melody ma più per il suono cristallino della sua risata che per altro. E anche lui la guardava divertito e confuso non riuscendo ad indovinare cosa avesse in mente, almeno fino a quando Holly non gli indicò la chitarra di Tanner rendendolo però ancora più confuso.
" sono quasi sicuro che Luna abbia già suonato tante altre volte e tu lo sai"
Non era una cattiva idea solo non era sorprendente.
" si ma non lo ha mai fatto guardando le luci della città di notte"
Ed eccola la sorpresa e avrebbe meravigliato chiunque soprattutto Luna, e si sentiva più rilassato così tutto d'un tratto.
" vi voglio vedere felici okay?"
Lui la ringraziò a bassa voce facendo spallucce, perchè senza di lei sarebbe impazzito tutto il giorno.

A un passo da te  (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora