E ci basta l'amore a far girare le ruote, a guidare sopra strade nuove.
Provare a mettere i pensieri in ordine, a pensare a cosa fosse cambiato nell'ultimo anno e a come la sua vita e quella delle persone attorno a lei fosse cambiata. Cosa fosse entrato nella sua vita in punta di piedi e riusciva a pensare solo ad una cosa, il suo profumo, una sola parola, amore. Aveva sempre allontanato tutti da se fidandosi sempre troppo poco indossando una maschera, se un anno prima le avessero detto che si sarebbe innamorata e di tutte le altre stronzate si sarebbe messa a ridere. Ora invece la parola amore la associava a quel paio di occhi verdi. Quel flusso di pensieri si interruppe quando sentì su di se uno sguardo insistente seguito da una risata provocata dal suo canticchiare una stupida canzone che le era tornata in mente a bocca chiusa e per Dylan, quando Luna canticchiava così doveva significare due cose: la prima era che quei regali che aveva appena aperto fossero stati quello che lei più desiderava, e la seconda era che la piccola fosse davvero felice, che lei era l'ultima persona che ti saresti aspettato di sentire cantare di prima mattina nonchè anche l'ultima persona che la mattina si svegliava a quell'ora. Ma del resto era Natale e in camera sua c'era Tyler e Luna migliorava con lui, Dylan l'aveva vista cambiare e crescere in quell'anno, affezionarsi e rifarsi una famiglia nonostante le migliaia di paure e nonostante tutto, l'aveva vista abbandonare una vita durata anni e prendere un aereo per andare dall'altra parte del mondo fregandosene delle conseguenze. L'aveva vista prepararsi un caffè nero per colazione, che prima di Tyler lei il caffè non lo aveva mai preso, ed era un cambiamento per quanto sciocco potesse essere, aveva scritto più di quanto Dylan l'avesse mai vista fare riempiendo pagine e pagine di pensieri e di loro, che fossero solo scarabocchi sul primo pezzo di carta che riusciva a trovare, e l'aveva vista anche divorare romanzi su romanzi e sembrare non riuscire a smettere, ed era tutto meno di Tyler su questo non c'era alcun dubbio, bastare stare solo attenti ai minimi particolari per capirlo. Fu un momento, forse, ma Dylan sembrò rendersi conto di una cosa improvvisamente a farlo ridere sotto i baffi e sperando quasi che la piccola non se ne accorgesse. Il ragazzo dai capelli color caffè la osservò, per un momento infinito, e vide come doveva tenerci a lui, così come lui teneva a lei, si amavano da impazzire e lo si scorgeva da ogni suo movimento, ogni suo sorriso, ogni sua parola e forse era l'amore che anche lui sentiva scoppiare dentro al petto ogni giorno sempre di più, a fargli vedere e sentire amore in ogni angolo di mondo.
" sbaciucchiati abbastanza?"
La voce di Dylan arrivò alle orecchie di Luna tanto inaspettata in quel silenzio che la ragazza si voltò di scatto verso l'amico, una mano sul cuore come a volerne fermare il battito improvvisamente accelerato. La guardò malizioso, non voleva spaventarla questo era certo. La ragazza dai capelli chiari sbuffò suo malgrado una risata cercando di non dare peso alle sue allusioni, e pensando ad un paio d'ore prima come Tyler si fosse addormentato dopo averle detto quelle poche parole mentre lei aveva continuato delicatamente ad accarezzargli i capelli. L'aveva guardato dormire per minuti interi anche quando si era rimessa a sedere sfogliando le pagine di quel libro nuovo sulle sue ginocchia. Non avevano nemmeno continuato ad aprire il resto dei regali, si erano rintanati sotto le coperte con parole sussurrate e risate soffocate nei loro colli per non farsi sentire da nessuno, le labbra di Tyler l'avevano sfiorata e le loro dita giocavano insieme.
" oh sta zitto!"
Borbottò con una mezza risata arrossendo e senza nemmeno provare a nasconderlo, non con lui.
" beh vi siete chiusi in camera da quando è arrivato non avete fatto nemmeno colazione, lasciami pensare male mmh"
Era malizioso senza essere cattivo e prenderla un pò in giro a volte era anche divertente, imbarazzarla poi lo era ancora di più.
" non è successo niente e lo sai"
" non ancora.. aspetta di liberarti di tutto e vedrai"
" Dyl ne abbiamo già parlato, se non lo sa è meglio"
Tyler si era svegliato non sentendo più la ragazza accoccolata a se, era uscito dalla stanza e si era fermato a pochi metri da loro ancora vicino all'ultimo gradino delle scale. Una maglietta scura buttata addosso e una mano tra i capelli con gli occhi semichiusi e i battiti del suo cuore che lottavano per tornare normali. Pochi minuti prima si sentiva il ragazzo più felice del mondo, e ora anche il più confuso. Cosa non sapeva ancora? Era abbastanza vicino da sentire nitidamente le parole di Luna e la risposta di Dylan una manciata di secondi più tardi non se l'era solo immaginato.
" ha detto che vuole stare con me"
La voce di Luna sembrava solo essere capace di mormorare in quel momento, tanto bassa quasi come se avesse paura, felice e spaventata allo stesso tempo, confusa? In realtà no, solo tanta indecisione e troppo poco egoismo come sempre.
" sono più sorpreso che te lo dica soltanto ora scricciolo "
E respira andrà tutto bene, e Luna del resto lo sentì lo stesso. Luna alzò gli occhi al cielo, una risata a formarsi comunque in gola a premere per sfiorare le labbra e diventare libera riempiendo le mura di quella cucina, una risata che però durò poco bloccata improvvisamente al sentire le mani di Tyler posarlesi sui fianchi, il petto contro la sua schiena, il mento posato senza far fatica sulla sua spalla e il respiro a scontrarsi prepotente sul suo collo. Le mani a scivolare lentamente sotto la maglietta con la quale aveva dormito e Luna tanto a proprio agio con quel gesto da far sorridere l'amico, impegnato appunto a nascondere un mezzo sorriso nel proprio caffè, lo sguardo rivolto al portatile e finalmente la convinzione che la parola amore non fosse troppo grande e troppo spaventosa per poterla solo immaginare, e Tyler a scostarle i capelli sciolti tutti da un lato, sulla spalla opposta, prima di baciarle una guancia e rimanere tanto vicino alla sua pelle da farle venire i brividi come se qualcuno avesse lasciato una finestra aperta nel bel mezzo di una bufera di neve in pieno inverno.
" non mi hai dato il buongiorno prima"
La voce era roca e sussurrata a darle così il buongiorno tanto piano che era come fosse un altro dei loro segreti.
" buongiorno.."
" hai dormito bene o hai ancora gli incubi?"
Ora un altro sussurro a malapena udibile e Luna inclinò la testa di lato senza rendersene conto con le labbra di Tyler a sfiorarle il collo grazie al modo nel cui si era voltata appena a sentirlo sorridere mordendosi la guancia e Dylan sembrava lottare per non scoppiare a ridere.
" dormito benissimo"
Sorrise Tyler al sentire la ragazza tra le proprie braccia divertita prima di scuotere la testa, i suoi capelli a sfiorargli il viso le mani a raggiungere le sue con solo la stoffa della maglietta a dividerle.
" come cambia il mondo se Luna si fa toccare così tanto di prima mattina"
Rise Dylan scendendo dal proprio sgabello e chiudendo il portatile, lo scherzo evidente nei suoi occhi prima di lasciarli da soli nella piccola cucina. Rimasero così per qualche minuto solo loro due continuando a sfiorarsi attraverso la maglietta di Luna tenendosi stretti lontano da tutti prendendosela con tutta la calma del mondo. Tyler l'aveva fatta sedere e aveva insistito per prepararle la colazione prima che uno dei due pancakes ai mirtilli era quasi finito sul pavimento e la guardava rapito senza riuscire nemmeno a dirle di smetterla di prenderlo in giro. Le guardava le labbra di tanto in tanto strizzandole l'occhio e posando un pollice all'angolo delle labbra per ripulirla dallo sciroppo annegando poi un sorriso nel caffè nero un attimo dopo.
" allora quando posso avere il mio regalo?"
" cosa ti fa pensare che io ti abbia fatto un regalo?"
" tu che sposti quei bellissimi occhi azzurri sotto quell'albero ogni due minuti bimba"
Si alzò a quello sgabello e percorse quei pochi metri sotto l'albero di natale nel salotto accanto alla finestra a vetro e percorse il tragitto al contrario per ritrovarsi tra le sue gambe con le loro mani unite, e forse nemmeno si rese conto di sorridere continuando a tenere quel pacchetto tra le mani fino alla camera da letto e immaginando la sua faccia.
" allora non lo apri?"
Una mano ancora stretta a quella di Tyler e le labbra posate a malapena sulla sua spalla appena da sfiorarlo. Tyler attendeva con impazienza e aveva troppa voglia di strappare la carta e distruggere la scatola per vedere cosa ci fosse dentro curioso e agitato, tanto che non ci mise molto a sedersi sul letto e trascinare Luna tra le sue gambe con le sue labbra posate nell'incavo del suo collo questa volta, così iniziò ad aprire quella scatola senza più fermare il sorriso che aveva stampato sulle labbra da quando aveva preso quel pacchetto tra le mani facendola ridacchiare perchè era come osservare un bambino aprire i propri regali di natale, espressione concentrata e occhi che brillavano. Tolto il nastro blu e la carta argentata c'era quello che aveva tutta l'aria di essere un pacco regalo. Aveva le dimensioni di un quadrato, da fuori, avvolto in un'altra carta bianca con nastro blu scuro come l'oceano. C'erano loro dentro quel pacchetto, ed era l'ultima cosa che si aspettava, una macchina fotografica. Lui che di macchine da collezione ne aveva da morire, che lo faceva da quando era piccolo, che ne scattava di foto, che intrappolava i ricordi e tutto quello che osservava in piccoli quadrati da appendere al muro o da rinchiudere in album fotografici di pelle marrone. E sulla copertina era attaccato un pezzetto di carta colorata, aprimi c'era scritto sopra con la calligrafia inconfondibile di Luna, ma nient'altro, niente faccine sorridenti o cuori disegnati sopra, magari senza rendersene conto. Solo aprimi. Così fu quello che Tyler fece sul punto di scoppiare a ridere da un momento all'altro. C'erano tutti i loro momenti insieme e le poche righe che Luna aveva scritto su quel pezzetto di carta, la sua calligrafia tanto disordinata, tanto da fargli pensare che avesse scritto quelle parole all'ultimo momento senza rileggere, scritte d'impulso.
" certi infiniti sono solamente più grandi di altri infiniti. Guarda sempre il tuo infinito in queste lenti perchè io quell'infinito lo starò guardando con te"
" bimba è incredibile"
" ti piace davvero?"
" scherzi è fantastico ma non mi serve guardare nelle lenti per vederci qualcosa. Il mio infinito lo vedo nei tuoi occhi"
Anche se suonava come un clichè p come una favola non aveva importanza, era solo importante il sorriso che non riusciva a lasciare le labbra di Luna, quel sorriso che di riflesso si stampò sulle labbra di Tyler. Senza nemmeno fa rumore, ad augurarsi un buon natale, il loro buon natale.
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A un passo da te (REVISIONE)
ChickLit"E tu in che cosa credi? Nel destino o nelle coincidenze? Io semplicemente credo, per pura pigrizia o per estrema genialità, nella casualitá di coincidenze desinate a coincidere "