32. Mettiamola a tacere

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Susy mi ha inviato la posizione e la raggiungiamo a tutta velocità. Correre in macchina mi dà una carica pazzesca, ma ora sono un po' distratta per via di quel che è accaduto pochi minuti fa. Bryan non dice una parola, ma tiene la sua mano sulla mia.
Per il problema di Lucy non voglio che Bryan pensi sia colpa sua perché lui, anche se ne è la causa, non ha fatto nulla.

   Quando arriviamo al pub c'è tantissima gente fuori. Io indosso i vestiti di Bryan e alcune ragazze con tacco e minigonna mi guardano come se avessero visto un fantasma.
Pantalone largo grigio con molla, ginniche bianche e una t-shirt bianca a cui ho fatto un nodo in vita per adattarla al mio corpo... quindi? La treccia che ormai era disfatta e bagnata l'ho sciolta lasciando i capelli lunghi e mossi. Io mi sento sexy anche così.

«Kate! Sono qui!» Susy mi richiama agitando la mano verso l'alto e ci avviciniamo a lei passando tra la folla.
L'abbraccio «Come stai?» la guardo bene tenendole il viso tra le mani. Ha il trucco sbavato.
«Bene, ma tu... che ti sei messa?!» mi domanda guardandomi da sopra a sotto. Ora ci si mette anche lei. Poi si accorge della presenza di Bryan e dice «Oh por... scusa Kate! Non volevo disturbarti!!!»
«Ma scherzi? Farei di tutto per te! Dov'è quella ragazzina?» le domando cercando con lo sguardo qualcuno che non so chi sia.
«Eccola!» indica con il dito una ragazzetta bionda.
Io e Bryan la guardiamo all'unisono e poi ci guardiamo improvvisamente. Avevamo capito sin da subito che fosse quella bionda della libreria.

   D'istinto cammino verso di lei a passo veloce, tolgo il cocktail da in mano ad un ragazzo che mi guarda strano dicendo qualcosa e una volta arrivata alle sue spalle le butto tutto in testa.
Tutti ridono gustandosi la scena. Anche il ragazzo a cui ho rubato il bicchiere.
«Ma che cazz..????!!!» la tipa si gira verso me con il viso tutto bagnato e quando mi vede fa un passo indietro.
«Allora?! A che gioco vuoi giocare?» le chiedo furiosa.
«Guarda cosa hai fatto!!!» mi risponde guardandosi il costoso vestito rosa di seta.
«Tu, guarda cos'hai fatto!» le mostro Susy che é alle mie spalle con le sue amiche e Bryan.
Mi guarda incazzata nera e dice «Nessuno potrà mai vincere contro di me!» prende un altro cocktail e me lo lancia sul viso.
Io cerco di schivarlo ma non ci riesco. Adesso sono anch'io inzuppata e stra-incazzata. La prendo per le spalle e con rabbia la spingo indietro fino ad una fontanella e la metto a sedere dentro con forza.
«Invece ho vinto io, stronza!» le urlo con aria trionfante e con il dito medio puntatogli contro.
La folla alle mie spalle urla, ride e applaude.
La biondina comincia a piagnucolare e la lascio consolare dalle amiche che cercano di tirarla fuori dall'acqua.
Noi a questo punto, giriamo i tacchi, o meglio le "ginniche", e andiamo via.
Bryan le si avvicina e dice «Il tuo atteggiamento è da bambina viziata. Cresci e abbi rispetto per le altre persone e dei loro sentimenti. Ora, fatti da parte!» e viene via da noi lasciandola ammutolita.

Arrivando alla macchina Susy mi abbraccia scusandosi. Io la guardo e le dico «Dispiace a me... nessuno deve toccarti a causa mia!»
Bryan a sua volta si avvicina e dice «Sono io a dovermi scusare con voi, la colpa è solo mia, non dovrebbero mai succedere queste cose. Vi giuro che mi saprò far perdonare! Ditemi soltanto come posso fare» ci guarda con occhioni tristi ma dolci.
Io e Susy ci guardiamo, sorridiamo e lo abbracciamo.
Lui sorpreso si lascia avvolgere dalle nostre braccia mezze bagnate.
«Voi si che siete speciali!»
«Vuoi un passaggio a casa Susy?» le domando.
«Si, grazie!»

Durante il tragitto in auto Susy è elettrizzata da come l'ho difesa e carica di adrenalina racconta la scena.
Una volta a casa, Bryan ferma l'auto e insieme scendiamo per dare la buonanotte a Susy.
Lei guardandomi dice: «Tu non vieni?»
Mentre apro bocca Bryan risponde al mio posto: «Ti dispiace se Kate dorme da me stanotte?»
«Ah no no! Figurati! Sono felicissima per voi!!!» risponde Susy con un sorriso a 32 denti.
Sorrido, mi fa molto piacere che voglia ancora passare del tempo con me.
«Okay... allora noi andiamo. Grazie sorellina » l'abbraccio.
«A domani ragazzi e... grazie a voi per la faccenda di prima! Notteeee!» entra in casa.
Attendiamo che chiuda la porta e rientriamo in macchina per tornare nella lussuosa tana.

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