38. Peace and love

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Ron entra in casa mentre mi decido ad uscire e dice «Scusami Kate! Non sarebbe stato comunque male uno scontro!» mi guarda dopo la sua battuta e sorride... sembra sia attratto da me.
«Ahah» rido imbarazzata e dò un'occhiata a Serena che ricambia corrugando le sopracciglia.
Poi Ron continua... «Comunque sei molto bella... e ti dona questo maxi pull!»
«Grazie Ron... sei gentile...» devo fuggire da questa situazione imbarazzante.

Esco fuori.
«Bryan» mi avvicino a lui che ora è seduto sulla sdraio con i gomiti poggiati sulle ginocchia.
«Kate!» alza lo sguardo verso me e poi si mette in piedi. Mi prende le mani e dice: «Possiamo fare una chiacchierata?»
«Si...certo» gli rispondo quasi accecata dal bagliore dei suoi occhi.
Indossa il pantaloncino che aveva lasciato sulla sdraio e infila le scarpe.
«Facciamo una passeggiata» gli suggerisco e lui annuisce.
Ron, che è entrato in piscina con George, ci guarda mentre ci allontaniamo.

«Kate... allora... so che quella telefonata ti sarà sembrata strana e alquanto irritante, sfiderei chiunque a non pensare a male, e sono profondamente desolato. Devi capire che per me non era nulla di importante...»
«Bryan...» lo fermo e poi continuo «penso tu abbia capito che non mi piacciono i giochetti, né tanto meno tutte le ragazzine che ti girano intorno. Non volevo una relazione così, quindi credo che... dato non si possa fare a meno, è meglio se lasciassimo perdere...» guardo per terra i sassolini che rotolano mentre li calpesto.
Bryan si volta all'istante verso me prendendomi per le spalle «Kate! Devi lasciarmi parlare e non trarre conclusioni affrettate! La persona che era dall'altra parte del telefono era mia madre!» mi comunica alzando un po' la voce.
Sua madre?!? E cosa significavano quelle sue risposte? Cosa cavolo gli avrà detto al telefono??
«Bryan, non capisco! Perché parlavate di me? Cosa ha fatto nei miei confronti?»
Le parole di quella telefonata mi rimbombano in testa dal momento in cui l'ho ascoltata  "Si, é una bravissima ragazza... no, tu non avresti dovuto farlo! Devi stare tranquilla, lei mi vuole bene e credo si stia innamorando di me e tu non hai il diritto di fare le cose che hai appena fatto!" Cosa ha fatto quella donna?
«Perché Bryan? Perché parlavi in quel modo? E perché non mi hai detto subito che era tua madre?» lo guardo terrorizzata di dover sentire uscire cose spiacevoli dalla sua bocca.
«Kate! Perché sei scappata e non mi hai dato modo di parlarne! Ed io ero senza parole in quel momento! Ero arrabbiato con lei e mi vergognavo di lei! A volte fa cose umilianti per proteggermi!»
«Raccontami» ho la voce tremante.
«Ha indagato sul tuo conto! Su chi tu sia, chi sono i tuoi genitori, i tuoi studi, le persone che frequenti! Lo so è orribile! Non guardarmi così ti prego! Me ne vergogno molto!» sembra sincero. Lo abbraccio forte.
«Ssssh stai tranquillo. Si, in effetti non è un bel gesto il suo... ma perché lo fa?» gli domando.
«Perché ha paura che qualcuno possa prendermi in giro e infilarsi nel suo portafoglio! E in questo caso ... tu» guarda per terra con rabbia e strappa i petali di un fiorellino che ha appena raccolto.
«Okay, ora tornano le cose... mi dispiace se sono andata via così, ma sono terrorizzata anch'io al sol pensiero di essere presa in giro da qualcuno a cui dono anima e corpo. Lei può indagare quanto vuole su di me, non ho nulla da nascondere e non ho bisogno dei vostri soldi, siamo persone che se li son sempre guadagnati lavorando!» sono arrabbiata.
Bryan mi stringe a se e dice «Quanto ti desidero Kate!» il suo petto nudo è contro il mio seno e gli accarezzo la spalla... riesco a distinguere i suoi muscoli al solo tatto. Ne sono profondamente attratta.
Ci guardiamo negli occhi e ci baciamo, nel mentre mi solleva e mi poggia col sedere sulla staccionata. Sono in bilico, ma le sue braccia forti mi sorreggono. Quanto cazzo mi è mancato! Lo voglio tanto anche io.

L'abbaio di Ralf che ci raggiunge ci fa spaventare. Gli piace tanto fare questa entrata a effetto!
«Ralf!» lo chiamo e scoppiamo a ridere per il sobbalzo che abbiamo avuto.
Bryan mi aiuta a riportare i piedi per terra e mi prende per mano.
Lo guardo e dico «Muffin???» sprigiono felicità.
«E come rifiutare??» mi lascia la mano e corre verso la casa guardandomi. Io capisco il suo giochetto e comincio a corrergli dietro ma all'improvviso urlo «Ahia!!!» mi guardo il piede. Bryan si volta e mi corre incontro preoccupato «Piccola??? Tutto bene?»
Lo guardo e scoppio a ridere correndo di nuovo verso la casa! Era solo uno scherzo e lui ci è cascato in pieno!
«Br... brutta insolente!!! Vieni qui!» mi corre dietro e quando riesce a raggiungermi mi abbraccia alle spalle e mi bacia sul collo. Poi mi prende di peso poggiandomi sulla sua spalla mentre grido cercando di divincolarmi e raggiungiamo gli altri che ci guardano un po' spiazzati ma felici. Tranne Ron che non sapendo la situazione ci guarda smarrito.

Bryan mi lascia scendere ed io mi aggiusto il vestito dicendogli «Ho comunque vinto io! Perché so solo io dove sono!» gli faccio una linguaccia mentre lui mi guarda con aria di arresa.
«Dove sono cosa?» mi domanda Serena sorridente.
«I muffin!» le ricordo.
«Aaaah già!!! Dai andiamo a mangiarli!» guarda Ron e George invitandoli ad entrare.

   Prendiamo posto intorno al tavolo, io siedo sulle gambe di Bryan e mi gusto il muffin con i gomiti poggiati sul tavolo.
«Ron! Mmm ma sono squisiti!» dice Serena con la bocca piena e noi non possiamo che essere completamente d'accordo con lei, e non riuscendo a parlare, emettiamo dei suoni di approvazione.
«Grazie! Lo dirò alla mamma!» dice Ron, poi prende un altro muffin e me lo offre.
«Oh grazie!» gli rispondo.
«È un piacere, vedendo che ti piacciono molto!» mi risponde facendo un occhiolino.
Bryan lo guarda storto.

«Quindi domani verrete alla festa tu e Johanna? Ci saranno anche Serena, Dan, George e Jenna» dice Bryan.
«Si certo! Per che ora inizia?» domando pulendomi la bocca dalle briciole.
«Per le 19 passo a prendervi.»
«Okay!» gli sorrido e gli do un bacio sul naso.

«Bene. Io devo andare! È stato un piacere conoscervi!» Ron si alza. Lo salutiamo ringraziandolo, mentre Bryan lo congeda solo con un freddo ciao.


«E stasera restate qui o...?» mi chiede Bryan.
«O... cosa?» gli domando guardandolo dritto negli occhi e con un sorrisino laterale. So cosa vuole dirmi.
«O... vieni con me?» sorride.
Serena ascolta la conversazione e dice «Se volete potete restare qui!» addenta il suo muffin e poi continua «io vado via con George!»
Ci sta offrendo di dormire qui... soli.
«Ehm... non saprei!» rispondo imbarazzata perché ho gli occhi di tutti addosso.
«Ottima idea! Se... ti va...» risponde Bryan.
«Okay... grazie...» le sorrido.
George si alza anche lui e dice «Ragazzi devo andare anch'io! Jenna mi sta aspettando! Serena allora vieni con me?»
«Ah! Si sì George! Un attimo!» sale di sopra a prendere le sue cose.
«Le chiavi Bryan!» dice George lanciandogliele.
Bryan le prende e lo ringrazia salutandolo con la loro tipica stretta di mano.
«A domani bro! Ciao fiorellino!» George esce.
«Ciaaaaooo!» gli rispondo sorridendo. Non cambierà mai!
Serena scende di corsa, mi dà un bacio forte sulla guancia e va via dicendo: «Ciao ragazzi! Divertitevi!»
Noi ridiamo e ormai soli ci guardiamo.

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