8. First editions

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Mi prende con forza... anche lui non può credere ai suoi occhi: «Kate!? Che ci fai qui? »
«B - B - Bryan... ehm... stavo per farti la stessa domanda» non riesco a parlare e continuo a stargli stretta al collo. Mi sento come la protagonista di un cartone animato che viene salvata dal principe azzurro. E' bellissimo, i suoi occhi blu mi fissano e le sue labbra carnose mi chiamano, ma poi mi riprendo e mi svincolo da lui per tornare con i piedi per terra.

«Ogni tanto vengo ad aiutare la Signora Evans e tu? » gli chiedo sorpresa aggiustandomi i vestiti. Tra tutte le persone di questa città, dovevo incontrare proprio lui? Dopo la sfortuna... la fortuna!
Mi guarda strano e dice «Scusa ma da quando? Io sono qui tutti i pomeriggi».
«Davvero? » chiedo con stupore e con il cuore che ancora mi batte all'impazzata. Vorrà dire che d'ora in poi verrò di pomeriggio per aiutarlo a studiare, magari.
«Stai facendo qualche ricerca per l'università? Posso aiutarti a trovare i libri che cerchi... se vuoi», mi offro.
«No, no, in realtà io lavoro qui» risponde sorridendomi e si gratta la testa.
Cosa? Sono in imbarazzo e giocherello con le ciocche di capelli. «Lavori in che senso? Cioè, tu lavori qui?» ne voglio sapere di più.
«Si, tutti i giorni. Quindi... ora siamo colleghi!» ed ecco che mi strizza l'occhio a suo modo. È impossibile non innamorarsi di un viso così bello.
«Oh, wow, allora... mettiamoci a lavoro!» e tiro un pugno in aria con enfasi. Mi sento molto stupida.
Lui ride e dice «Seguimi». Sissignore.

Dove mi sta portando? Le sue  spalle sono grandi e sexy. Apre diverse tende del corridoio mentre camminiamo tra gli scaffali delle sezioni. Arriviamo in una stanza poco illuminata dove regna tanta pace.
«Cos'è questo posto?» gli domando guardandomi intorno. Sin da piccola frequento questo posto, ma non avevo mai visto quest'area della libreria. È una stanza circolare con dei mobili altissimi fino al soffitto ad arco colmi di libri dalle copertine vintage e un po' usurate dal tempo.
«Questo è un posto segreto e prezioso» cammina davanti ai mobili di ciliegio sfiorando i libri col dito indice.   

Si ferma e guardandomi mi chiede «Qual'è il tuo libro preferito?»
«Piccole donne» rispondo immediatamente.
Lui sorride e dice «Scommetto che ti rivedi in Josephine.»

Arrossisco e dico «Cosa te lo fa pensare? »
«Allora... per la letteratura, coraggiosa, determinata, irrequieta e ribelle» risponde riprendendo a camminare in modo circolare affiancando le librerie. Sono stupita del suo giudizio, sembra mi conosca da tanto tempo, ha descritto con precisione il carattere di Josephine in cui mi rivedo tantissimo.

   Mette una mano sotto il mento scrutando i tantissimi libri fino a quando si ferma e ne tira fuori uno. Ha in mano la prima edizione di "Piccole Donne" mi s'illuminano gli occhi.

«Posso?» domando timidamente guardando il libro. Me lo porge con delicatezza tra le mani.
«Qui, in questa stanza, ci sono le prime edizioni di tutti i classici del mondo» mi rivela.

«Wow!» il cuore ricomincia a battere più velocemente... io e lui qui, soli, in questo posto magico.

Bryan mi piace ancor di più, bellissimo ed amante dei libri. Lo sto fissando... lui anche, mi sorride e mi sfiora la mano ed io muoio dalla voglia di baciarlo. Si avvicina alle mie labbra e sento un brivido nello stomaco. È sempre più vicino e sento il suo buon profumo... mi sfiora quasi le labbra e...
«Ragazzi siete qui?» una voce ci chiama. È la signora Evans. È la seconda volta che qualcuno interrompe un nostro probabile bacio, sarà il destino, forse vuole salvarmi prima che sia troppo tardi.

Mi sposto velocemente da lui e guardo il libro. Lui si gira verso l'entrata per rispondere alla signora Evans che arriva immediatamente scostando le tende per entrare nella stanza.
«Siamo qui, le sto mostrando la stanza "First editions"» le dice.
Lei ci guarda e dice «Bene, vi siete già presentati! »
«Si sì, Joseph... mmm... Kate è una ragazza davvero in gamba!» risponde lui senza guardarmi. Sorrido per lo scambio di nomi e sono felice del suo pensiero nei mei confronti.
«Lo so caro, conosco da tanto tempo la signorina Kate e, sono d'accordissimo con te!» mi guarda sorridendo «Okay ragazzi, io torno avanti», si gira e va via.

Le ricambio il sorriso e subito dopo mi giro anch'io continuando a guardare altre copertine. Cerco di dimenticare cosa stava per accadere un attimo fa.

«Che fai stasera?» mi domanda Bryan.
«Non ho ancora organizzato niente. Perché me lo chiedi?», spero tanto mi chieda di vederci!

«Perché...», mentre sta per rispondermi mi arriva un messaggio sul cellulare. Lo tiro fuori dalla tasca e leggo il nome. Alex. Cavolo! Questo è proprio prepotente!!! Bryan legge il suo nome sul display e fa un passo indietro. Lo guardo e mi sembra un po' nervoso. Metto in tasca il telefono senza leggere il messaggio.

«Dicevi?» gli domando.

«No niente, te lo chiedevo così», mette le mani in tasca e si volta.
Oh no, speravo di vederlo stasera, spero non si sia tirato indietro per qualche mio comportamento.

«Io torno di là, devo ordinare alcuni libri» mi dice senza guardarmi ed esce dalla stanza.

Rimango di stucco. È per forza successo qualcosa...

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