59. Smascherata

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Per un attimo mi sento paralizzata, la mente ha lasciato il mio corpo e sta esaminando la scena dall'alto. Grace... mi sta baciando davvero?!

E quando finalmente torno in me:
«Che cazzo stai facendo?» l'allontano dalle mie labbra spingendomi via dalle sue gambe e mi alzo in piedi.
Sono troppo imbarazzata e stupita del suo gesto.

«Kate io ti voglio» si alza in piedi e mi prende le mani «ti prego stai con me, mettiamoci insieme, mi piaci dal primo giorno che ti ho vista un anno fa e non posso far a meno di pensarti, sognarti e starti vicina» mi fa sapere tutto d'un fiato.

Io indietreggio ancora fin quando mi ritrovo di spalle al muro verde del salotto.

«Basta Grace, allontanati!» le grido mentre la spingo via e inizio a fare avanti e dietro per la stanza.

«Kate... » prova a parlarmi.

«Ssshh!» la zittisco mentre in mente mi passano tante di quelle immagini... noi a lavoro, le giornate passate assieme a fare shopping, le uscite serali, e poi... la festa in mio onore, quelle foto e il suo piano distruttivo che ha creato egoisticamente ed è riuscita a portare a termine. La odio. Come ho fatto a non accorgermi di nulla?

«Come ho fatto a fidarmi di te? Tante volte mi sono confidata dei miei segreti più intimi e ti ho chiesto consigli e tu... e tu cosa hai fatto? Hai usato le mie fragilità per ottenere quello che desideravi! E' vergognoso!»

«Mi dispiace... ma... non mi pento!»

«Cooosa???» - me l'ha detto veramente? - «Esci dalla mia vita ti prego, va via ora.»

«Kate, non fare così, dammi una chance... » mi dice mentre l'accompagno di peso verso la porta d'ingresso. Ha ancora il coraggio di parlare. E' proprio fuori di testa.

Prima di buttarla fuori voglio una conferma e le dico «Toglimi una curiosità... sei stata tu a convincere Donald a baciarmi, vero? E hai scattato tu quelle foto per inviarle a Bryan... »

«Te lo dico solo se mi baci!» mi risponde ridendo.

Non riesco a credere alle mie orecchie, come può essere così sfacciata? E' stata lei. La sto odiando come non ho mai odiato nessuno in vita mia.

«Addio Grace!» la spingo fuori chiudendole la porta in faccia.

Una volta per strada, comincia a suonare il campanello ripetutamente. Non le apro, per me non esiste più.

Mi sdraio sul divano dalla parte dove ero seduta prima... dove era lei ci metto i piedi. Per principio.

La testa mi scoppia. Il citofono non smette di suonare. Metto la testa sotto il cuscino in modo da tapparmi le orecchie.

Quando non sento più nulla mi alzo dal divano e vado ad accendere il video citofono... Grace è ancora lì,  in ginocchio per terra con le mani unite e urla il mio nome. Ma???

Prendo immediatamente il cellulare e le faccio un video, voglio che tutti vedano quale sia la realtà, chi è la causa di tutto questo casino.

Mi affaccio alla finestra e le urlo di smetterla e di andar via, ma lei non ne vuole sapere. Tutti i passanti si fermano a guardarla, alcuni le chiedono cosa avesse, altri credono stia recitando e le lanciano qualche penny, altri invece la filmano con il cellulare. Ottimo... diventerà virale senza il mio zampino.

Provo a chiamare Bryan ma non mi risponde e successivamente gli invio il video sperando che lo guardi.

Apro Whatsapp e chiamo Serena, Johanna e Donald contemporaneamente e non appena rispondono, senza dirgli una parola, mostro loro quel che sta accadendo sotto casa. Le loro facce sono incredule per quel che stanno vedendo e ascoltando... Grace urla pregandomi di darle una chance e giurandomi che se accettassi la sua proposta mi renderebbe la ragazza più felice di questo mondo. Mi godo la scena. Questa è vendetta.

«Bene amici, ecco a voi la verità! Grace è l'artefice di tutta la faccenda. Ora vi prego, aiutatemi a riappacificarmi con Bryan perché non ce la faccio più. Vi prego!» dico loro.

«Kate, tranquilla ci penso io a voi due, ora ne ho le prove. Ti richiamo più tardi e ti faccio sapere» risponde Serena.

«Si Kate, faremo qualsiasi cosa per te, non ci credo ancora sia stata lei, come ha potuto? Fammi sapere se hai bisogno che venga da te. Ti voglio bene» continua Johanna.

«Io non ho davvero parole Kate, non avevo mai capito nulla del suo interesse nei tuoi confronti. E forse, solo ora ho capito come abbia fatto a spingermi a baciarti. Ho trovato 50 sterline nella tasca dei pantaloni, questa di chiama cor-ru-zio-ne... ed una persona ubriaca ci casca a fagiolo! Tranquilla, ora sai che sono con te!» dice Donald.

Vado in doccia, mi serve proprio un attimo di relax. Accendo la radio a tutto volume ed entro.

Sono scioccata ma allo stesso tempo felice. Torneremo presto insieme amore mio.

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