44. L'artista milionario

48 11 1
                                    

Paul si presenta e ci racconta un pò di lui. Vive a Londra da qualche anno e lavora come responsabile per un'azienda che si occupa di edilizia. Ha un bell'aspetto...alto, muscoloso, ma non troppo, capelli castani e occhi chiari. Johanna ne sembra davvero attratta, non gli toglie gli occhi di dosso.

«Allora, vogliamo andare?» ci chiede Bryan alla fine della conversazione.

«Si certo!» gli rispondiamo io e Johanna.

Bryan e Paul salutano la mia famiglia e usciamo. Bryan mi dà le chiavi del suo suv mentre lui va in auto con Paul che è arrivato qui con la sua auto e ci dice di seguirli. Sono eccitata nel guidare la sua auto, mi sono sempre piaciute quelle belle e veloci! E poi... si fida di me e questo non ha prezzo sapendo che comunque ci tiene alle sue cose.

Io e Johanna saliamo in auto e poi cominciamo a parlare di Paul.

«Ma quanto è bello???» mi domanda. E' elettrizzata da questa nuova conoscenza. «Si prospetta una bella serata!» dice alzando il volume della radio.

«Si, è proprio un bel ragazzo! Stasera lo conosceremo meglio e... anche sua madre... che situazione imbarazzante sapendo quel che ha fatto!» le dico mentre lei si aggiusta il trucco allo specchietto.

«Tesoro, fregatene! Non è con sua mamma che devi stare e, da quello che mi hai raccontato, Bryan ci tiene molto a lei ma, ci tiene di più alla sua felicità! Vedrai che andrà tutto bene!» mi rassicura.

«Aaah...» sospiro «lo spero tanto!» rispondo e in mente immagino alla probabile scena nel rivederla.

Dopo 10 minuti di strada, compresa una breve sosta a casa di Bryan per prendere i vestiti per stasera, ecco che ci siamo. Siamo di fronte ad una specie di casa-castello, un'antica dimora di pietra preceduta da un lungo viale. Vediamo come ci accoglie la regina!

Prima di scendere mi dò una controllata allo specchietto e vedo che è tutto apposto. Apro lo sportello e Bryan mi raggiunge per darmi una mano a scendere dall'auto, dato che indosso i tacchi.

«Sei davvero stupenda amore mio» mi dice dandomi un bacio sulla guancia.

«Grazie amore, anche tu lo sei sempre!» dire la parola "amore" e sentirmela dire mi fa un effetto davvero strano, ma piacevole, soprattutto dopo la giornata di oggi. Stare con lui assieme alla mia famiglia è come se mi avesse resa più sicura del nostro amore e mi sento più serena. Poi guardandomi intorno dico «wow che casa magnifica!»

«Già... è qui che sono cresciuto... dove ho fatto i miei primi passi, dove ho sbucciato le ginocchia cadendo dalla bici e dove ho portato la mia prima ragazza seria» racconta camminando.

Cosa?? Ragazza seria? Chi??? Lo guardo improvvisamente cambiando espressione.

«Tuuu amore!!!» continua. Con la pochette gli dò un colpo sul braccio e gli dico di non farlo più, ma poi lo stringo forte a me.

«Amore mioooo!» Ecco la mamma di Bryan che apre la porta e corre ad abbracciare suo figlio Paul. Si vede che è una mamma amorevole e protettiva.

«Prego entrate!» dice poi rivolgendosi a noi e ci saluta abbracciandoci. Per ora tutto bene. Forse le informazioni che ha preso su di me l'hanno tranquillizzata oppure sa fingere bene.

Marmo, legno massiccio e oro. Questi sono i colori che ci circondano una volta entrati. Il lusso ha un forte impatto ai nostri occhi ed io mi sento un po' in imbarazzo da tutto ciò. Apprendo solo adesso quanto sono benestanti! Anche Johanna ha la mia stessa sensazione e mi sta vicino.

«Prego prendete posto!» la signora White ci indica di sederci su delle poltrone nere del salotto. Il grande salotto ha la visuale sul giardino con una grande piscina decorata con delle statue bianche. Più che Shoreham-by-Sea mi sembra di stare in una di quelle ville milionarie sulle coste della California. Non pensavo ci potessero essere anche qui delle case del genere!

Siamo sedute in modo composto e aspettiamo che Bryan e Paul ritornino da noi, sono andati a prepararsi. Sono le 18:30 e tra poco gli ospiti saranno qui. Ci sentiamo un po' spaesate ma al contempo divertite immaginiamo chi abbiano invitato e se tra loro ci fosse anche la Regina Elisabetta e family...data l'importanza di questa famiglia e la loro lussuosa casa! Ci starebbe molto bene! Ridiamo a bassa voce per non farci sentire dalla signora White.

Ecco che ritorna e si accomoda sulla poltrona dinanzi alla nostra e cominciamo a chiacchierare. E' una donna con una gran forma, credo abbia dai 50 ai 60anni e se li porta molto bene. Capelli lunghi biondi, labbra carnose, credo grazie a qualche punturina, occhi blu truccati con eyeliner. Indossa un abito blu da cocktail e naturalmente tacchi alti.

«Come stai cara?» mi domanda con un gran sorriso.

«Molto bene, grazie. E lei?» chiedo a mia volta.

«Benissimo! Non vedevo l'ora di rivedere Paul! I miei figli sono tutto il mio mondo!» replica.

«Lei è la mia amica Johanna che è venuta per passare il weekend qui da me» la informo.

«E' un piacere conoscerti cara! Anche tu vivi ad Oxford? Di cosa ti occupi?» le chiede.

«Anche per me è un piacere conoscerla signora White! Si anch'io vivo ad Oxford, nata e cresciuta lì! Io... mi definisco un'artista... vivo costruendo manufatti di ogni genere, da vestiti a oggettistica d'arredo e restauro mobili antichi dandogli nuova vita» dice molto contenta e orgogliosa di quel che fa.

«Un'artista è? Wow! Anche a mio figlio Paul gli è sempre piaciuto il fai da te e dipinge molto nel tempo libero! Pensate che quando organizza delle mostre per i suoi quadri sono sempre tutti sold out!»

«Artista???» chiede Johanna. Le s'illuminano gli occhi.

«Certo! Sono certa che abbia qualcosa qui da qualche parte... gli dirò di mostrartele più tardi!» replica la signora White.

Bryan e Paul, ormai pronti, scendono la scalinata. Sono a dir poco bellissimi...

Synchronized 🔄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora