Entro in casa e chiudo a chiave la porta. Salgo le scale diretta verso la stanza degli ospiti. Johanna dorme profondamente. Tolgo il vestito e mi metto sul letto accanto a lei. Mi mancava dormirci insieme... ad Oxford veniva sempre da me il fine settimana e guardavamo film fino ad addormentarci. La muovo un po' per svegliarla.
«Johanna... Jo... » la chiamo.
«Hey ... cosa c'è?... che ora è?» mi chiede con la voce assonnata.
«Ehm non so saranno le 4 del mattino. Devo raccontarti cosa è successo!»
«Cosa è successo ancora ??» si mette a sedere lentamente e accende la luce sul comodino con un occhio mezzo chiuso.
«Ci siamo baciati!» sono euforica.
Tira un sospiro di sollievo « Lo immaginavo... ho capito che gli piaci da quando eravamo sullo yacht... da come ti guardava e stringeva la mano mentre discuteva con Dan» sorride e continua «Allora? Com'è successo? Com'è stato?»«Stavamo parlando del litigio e di alcune sue esperienze e poi... è stato bellissimo... Indescrivibile... quelle labbra, la sua dolcezza... mi batte il cuore a mille ancora adesso!»
«Ma sentila...!» batte le mani ridendo euforica.
«Aaah» sospiro e mi stendo di colpo sul letto lasciando cadere la testa sul cuscino «Non so se riuscirò a dormire stanotte.»
«L'importante è che lasci in pace me... Quando vi rivedrete?» mi domanda.
«Non saprei, spero domani sera... ma, non ho neanche il suo numero di telefono!» rispondo dispiaciuta.
«E quindi? Tranquilla, sarà lui a cercarti! Ora mettiamoci a dormire così domani arriva presto! E ... non svegliarmi più!» sorride assonnata, spegne la luce e si mette in posizione fetale verso di me.
«Hai ragione. Notte Jo, ti voglio bene!»
«Notte a te, e mi raccomando non correre... sarà lui a cercarti se stasera è stato importante» continua al buio.
Già, ha proprio ragione... fisso il soffitto per un po' e poi chiudo gli occhi.•••
Fa caldo, mi giro e rigiro nel letto. Un raggio di sole m'illumina il viso fastidiosamente ... mi sveglia. Apro gli occhi e ricordo solo allora di essere nella stanza degli ospiti con Johanna, ma lei non c'è.
Guardo il cellulare per vedere l'ora... sono le 10... nessun messaggio, nessuna chiamata. Bryan ... non era un sogno, è successo davvero ieri notte, me lo ricordo!Metto la vestaglia e scendo in cucina. Sento la voce di Johanna, chiacchiera con Susy e la mamma, spero non abbia raccontato dell'incidente di ieri sera altrimenti la mamma mi pregherà di continuo affinché io non vada più a feste di qualsiasi genere... anche se ho già 22 anni.
«Buongiorno tesoro, uova strapazzate e bacon?» mi chiede la mamma.
«Buongiorno famiglia, si mamma grazie» le rispondo stropicciandomi gli occhi.
«Kate! Dormito bene?» mi chiede Johanna con un largo sorriso.
«Alla grande! E tu?» le chiedo.
«Molto! Tranne quando russavi nel mio orecchio!» Susy esplode a ridere di gusto e con lei anche la mamma.
«Come?? Io russare?! Smettila, sono stupidaggini!» io non russo mai.
Lei continua a ridere «È la verità! La prossima volta ti filmerò!»
La snobbo e mi metto a sedere sullo sgabello dell'isola per mangiare la mia abbondante e meritata colazione.«Cosa ti va di fare oggi?» mi domanda.
«Non so, vuoi andare in spiaggia? Vuoi fare un bagno? Chiamo anche Serena per sentire come sta e se vuol venire.»
«Ma si, certo! Non faccio un bagno dall'estate scorsa! risponde contenta.
«Ottimo! La chiamo subito!» poso le posate e salgo di sopra a prendere il cellulare.
C'è un messaggio. È Serena. "Ciao Kate, volevo ringraziarti per ieri sera, non saprei proprio cosa avrei fatto senza di te. Quando ti svegli chiamami. Ti voglio bene, Serena."
Che carina, la chiamo subito! Il telefono squilla a lungo ma lei non risponde. Sto per riattaccare quando: «Pronto Kate?» risponde.
«Ciao Serena, ti disturbo?» forse si era addormentata di nuovo, penso.
«No no, aspettavo la tua chiamata! Sono in spiaggia a rilassarmi, non ho dormito bene stanotte e stamattina mi son svegliata presto, malgrado il grande mal di testa, e son venuta qui. In fondo oggi è domenica. Sono vicino casa tua, da qui intravedo il tetto.
«Bene! Allora ti raggiungiamo subito.» le rispondo.
«Ok a dopo!» e riattacca.Saliamo in camera a scegliere un costume. Io prendo quello fucsia a vita alta e Johanna mette quello giallo con le frange, le sta divinamente. Usciamo dal retro e cerchiamo Serena. Dopo 2 minuti ecco che la vediamo, è stesa sul lettino a prendere il sole con il suo costume verde e una sigaretta in mano.
«Serena!» l'avviso del nostro arrivo.
«Buongiorno ragazze!» si alza per salutarci.
«Allora, come stai oggi?» le chiedo.
«Di merda... ripenso a ieri, è successo un macello che non mi sarei mai aspettata! L'incidente, Dan e la sua gelosia che non pensavo provasse per me. Menomale che diceva che voleva una situazione non impegnativa tra noi!» sta parlando troppo velocemente e allo stesso tempo tira dalla sigaretta in modo nervoso.
«Devo parlarti...» le dico suscitandole curiosità.
«Di cosa? L'avete sentito?» chiede in fretta.
«No... però volevo metterti al corrente di quel che fa quando non è con te» guardo Johanna che alza gli occhi al cielo e sospira con un «Ci risiamo »
Mi prendo la responsabilità delle mie parole «Io sono tua amica e voglio il tuo bene. Voglio tu stia tranquilla qualunque sia il suo comportamento, qualunque cosa tu venga a sapere devi solo ringraziare di esserlo venuto a sapere. Cioè... mi spiego meglio... se non siete fatti l'uno per l'altro meglio saperlo ora no? Così uno si mette l'anima in pace. Il mondo è pieno di ragazzi belli, bravi e intelligenti, non è la fine del mondo aver conosciuto qualcuno e non aver funzionato. Come si dice? Si chiude una porta e si apre un portone. Però sta a te decidere bene il portone da aprire, non soffermarti all'apparenza.» spero di essere stata chiara.
«Okay, ho capito Kate ed hai perfettamente ragione, ma perché mi stai dicendo tutto questo?» non capisce il fine del mio discorso.
«Perché lui ieri sera, prima di venire alla festa da te, ha incontrato una ragazza. Non so altro però...»
«Ah... e chi sarebbe? E cosa ha fatto?» chiede togliendosi gli occhiali da sole.
«Ti ho appena detto che non so altro, ti dico solo che me l'hanno detto. Ora sta a te sentire lui e chiarirvi» le consiglio, ma Johanna continua «Se ci tieni a lui...altrimenti pensa alla tua felicità e serenità e tutto andrà per il meglio. Noi donne siamo persone forti, più forti degli uomini e lo dimostriamo sempre anche se piangiamo. Sappiamo affrontare i problemi senza girarci intorno. Se loro non vogliono più star con noi peggio per loro... loro perdono, noi ci guadagnamo! Girl power!!!» urla da finale vittorioso.
Serena ci regala un sorrisino, anche se è triste. Ci stringiamo tutte tre in un forte abbraccio e prendendoci per mano corriamo in acqua cominciando a schizzarci addosso.Nel frattempo un telefono riceve diversi messaggi, ma non l'abbiamo ancora sentito...