L'acqua è un po' fredda, ma tuttavia piacevole. Serena mi schizza in faccia, sembra divertirsi come una bambina, mi fa ridere. Per un momento voglio scacciare anch'io tutti i pensieri negativi e comincio a schizzarla a mia volta. Mi sto divertendo molto. Il verde brillante del costume si abbina a questo posto colmo di colori vivaci. Il prato, i fiori, gli alberi da frutto... è rilassante sia alla vista che alla mente. Ron è entrato in acqua anche lui e si rilassa con le braccia poggiate al bordo della piscina e gli occhi chiusi. Io e Serena lo imitiamo. Ralf abbaia guardandoci, forse vuole rinfrescarsi un po' anche lui.
«Ron, parlami un po' di te! Che fai qui?» gli domando.
Si scrolla l'acqua dai capelli tirandoli in dietro e poi dice «Ho una fattoria, qui accanto e dò una mano ai mei! È un lavoro faticoso ma divertente!» i suoi occhi verdi risaltano alla luce del sole.
«Bello! Avete tanti animali?» gli chiedo.
«Si certo! Se vuoi dopo vi porto a vederli! Anzi... avviso la mamma che pranzate con noi! Che ne dite?» ci domanda.
«Si! Grazie!» Serena è felice ed io rispondo che va benissimo anche per me. Ron intanto esce dalla piscina si scrolla nuovamente i capelli e va alla ricerca del cellulare nelle tasche dei pantaloni per avvisare i suoi.«Come stai Kate? Hai parlato con Bryan?» mi chiede Serena avvicinandosi.
«Si, si... ho detto che ne parleremo domani.»
«Brava, hai fatto la cosa migliore!» mi abbraccia.
Arriva un venticello che fa venire la pelle d'oca e allo stesso tempo un buon odore che sa di dolce appena sfornato.
Sembra venire da qualche casa qui vicino. Esco da l'acqua e mi copro con uno degli asciugamani che Serena ha posato su una sdraio appositamente per noi. Ron si avvicina e ne prende uno per asciugarsi e dice: «Ho avvisato la mamma ed è felice di avervi a pranzo... ha detto che sta preparando i muffin al cioccolato!»
«Buoniiii! Ecco cos'era quel profumo delizioso!» guardo Serena e lei mi sorride facendo un gesto di felicità misto godimento guardando in alto con la bocca aperta. Lei ama i dolci.Torno in casa per andare di sopra a vestirmi e prendo il cellulare per portarlo con me. C'è un messaggio di Bryan che dice solo "Kate..."
Continua a cercare di parlarmi. In fondo ci tiene a me, non avrebbe continuato a farlo se non gliene fosse importato nulla.
Arrivo in camera e mi stendo sul letto con l'asciugamano avvolto al corpo. Riprendo il cellulare e decido di leggere i suoi messaggi.
Li leggo tutti d'un fiato capendo che in realtà per lui la cosa non è così grave come sembrava ma non spiegano nulla riguardo la persona che parlava dall'altra parte del telefono. Dice che devo stare tranquilla e che mi spiegherà tutto domani alla festa a casa sua. Cazzo, me ne ero dimenticata... domani arriva Johanna e lui ci ha invitate entrambe. Cosa farò? Vorrei capire cosa ha da dirmi.
Mi manca tanto, mi stavo abituando alla sua presenza, alle sue coccole, alle sue attenzioni... mi manca guardare i suoi occhi blu e baciarlo appassionatamente...
Chiamo Serena per assicurarmi che domani venga e voglio raccontarle ciò che sta accadendo.
«Kate! Tutto bene?» risponde.
«Jo si sì! Allora domani ci vediamo?» le domando.
«Si, certo! Verrò nel pomeriggio. Cosa mi racconti???»
«Ehm... ho da raccontarti tanto!»
«Kate! Non dirmi che è successo?!? Dai racconta ti prego! Voglio tutti i dettagli! ... cioè non proprio tutti... ahaha però dimmi com'è stato?» ride euforica e impaziente di sapere.
«Jo... indescrivibile... però ...» sospiro.
«Però cosa Kate?? È successo qualcosa?!» mi domanda.
«Si Jo... voglio raccontarti domani, però ti dico già che siamo state invitate alla festa di bentornato di suo fratello!»
«Fratello?!? Mi stai dicendo che ha un fratello??? Kate, non me lo avevi detto!»
«Be, semplicemente perché non lo sapevo Jo!» le faccio sapere e poi continuo «devo raccontarti tanto! Ora devo andare okay? Chiamami domani!»
«Uffa, okay! A domani allora, non vedo l'ora!» e riattacca.Dopo che mi son vestita e asciugato i capelli torno di sotto. Serena e Ron sono pronti per andare a pranzo.
Camminiamo a piedi per un vialetto di pietroline ed erba sul retro della casa che porta direttamente alla fattoria di Ron.
La fattoria è grande di color ruggine molto acceso, le finestre sono bianche e anche le rifiniture del tetto. Alle finestre ci sono vasi pieni di fiori di colori diversi. Sembra ben curata e più ci avviciniamo e più l'odore di muffin si fa più forte. Vorrei tanto assaggiarli!
La stalla adiacente alla casa è enorme ed ha gli stessi colori e all'interno s'intravedono animali che mangiano. Qui è così rilassante, gli animali e la natura mi danno un senso di pace.
Da una porta bianca, che suppongo sia l'ingresso della casa, esce una signora bionda con un cappello di paglia a falda larga e indossa una camicia floreale e un pantalone beige.
«Benvenuti!» viene verso di noi a braccia aperte. Immagino sia la mamma di Ron, ha il suo stesso sorriso.
«Buongiorno signora Holmes!» Serena le va incontro abbracciandola.
«Ciao cara, come stai? È da tanto che non ci vediamo!» le dice molto felice di rivederla.
«Salve signora, io sono Kate!» le dico dandole la mano, ma lei mi abbraccia calorosamente. È molto socievole e amorevole.
«Benvenuta Kate, chiamami pure Lesley!» mi rassicura.
«Prego, entrate in casa! Ho preparato un bel pranzetto!» ci invita a seguirla.La casa da dentro è meravigliosa, tutta in legno di colore chiaro e gli arredi sono bianchi, gialli e arancioni. È una casa che sprigiona felicità! La tavola è apparecchiata e il centrotavola è una composizione di fiori di campo. La cucina open space è colma di odori buoni di cucinato.
«Accomodatevi pure, mio marito sta arrivando!» neanche il tempo di dirlo, entra un uomo alto con capelli ricci rossi e una faccia allegra. Anche lui indossa un cappello di paglia che toglie e poggia su un mobiletto all'ingresso. Indossa una camicia e una salopette di jeans.
«Buongiorno ragazzi! Che belle ospiti che abbiamo oggi!» dà un bacio sulla guancia della moglie e poi si avvicina a noi per presentarsi. Noi lo guardiamo sorridenti.
«Io sono Tom!» mi dà la mano.
«Ciao signor Holmes io sono Kate! Un'amica di Serena!» indico Serena che siede al mio fianco.
«Ciao Serena! Come stai?» le chiede.
«Molto bene grazie! Vedo che è lo stesso anche per voi e ne sono felice!» sorride e si aggiusta i capelli.Il mio telefono squilla. Lo prendo in mano senza uscirlo dalla borsa e vedo che è Bryan.
Chiedo scusa per alzarmi a vado a rispondere fuori.