«Bryan, dimmi» sono un po' infastidita dalla sua insistenza.
«Ciao Kate, scusa se ti disturbo, ma... per caso sei a casa di Serena? ... Sai, sono qui con George e ho notato il tuo costume sul letto... non volevo disturbarti o altro, ma è stato un caso che siamo venuti qui» parla in modo gentile, vuol far capirmi che non lo ha fatto apposta.
Ora che gli dico?
«Okay Bryan. Si siamo qui vicino. Torneremo più tardi» non voglio dirgli altro.
«Va bene, volevo assicurarmi che stessi bene! A dopo» è quasi triste.
«Okay a dopo» riattacco. Mi dispiace un po' per lui, i suoi modi di fare sono dolci, ma io per il momento non ne voglio sapere, voglio essere lasciata in pace.Torno in casa e risiedo al mio posto scusandomi nuovamente per essermi alzata.
«Buon pranzo a tutti!» dice il padre e noi rispondiamo lo stesso all'unisono.
Lesley ha preparato davvero tante cose, ci sono diversi antipasti al centro del tavolo e nei nostri piatti c'è una fetta squisita di roast-beef con patate e piselli di contorno.
Durante il pranzo i genitori di Ron mi fanno domande sulla mia vita e gli racconto un po'.
Sono persone molto gentili e sorridenti e Ron è molto fortunato ad essere il loro figlio.Mi avvicino all'orecchio di Serena in un momento in cui il signor e la signora Holmes stanno parlando fra di loro.
«Era Bryan al telefono e ha detto che lui e George sono qui a casa tua!» ho un tono calmo ma allarmante allo stesso tempo.
«Merda!» esclama Serena a voce un po' più alta, tanto che gli altri commensali riescono a sentirlo.
«Oh, scusatemi! Mi sono ricordata una cosa che dovevo fare!» mette la mano sulla bocca e le guance le diventano rosse.
Io guardo in basso per l'imbarazzo e le prendo la mano sotto il tavolo per starle vicino. Ci viene da ridere.
Gli altri si fanno anche loro una risata per fortuna e continuano il loro pasto.
Alla fine del pranzo ci alziamo ringraziando mille volte Lesley per il pranzetto coi fiocchi e lei ci dice che siamo sempre le benvenute e prima di andare ci lascia un cestino pieno di muffin al cioccolato. Siamo felicissime.Ron torna con noi alla villa di Serena e anche Ralf ci segue. Una passeggiata serviva dopo tutto quel cibo. Anche se, dopo dovrò mangiare i muffin! Per quelli c'è sempre un po' di posto nello stomaco!
Avvicinandoci alla staccionata della casa di Serena, noto subito il suv di Bryan. Il cuore mi batte all'impazzata all'idea di rivederlo. Avrei voluto evitarlo volentieri.
Serena mi si avvicina e dice: «Come ha fatto a sapere che eri qui?»
«Ha detto che non lo sapeva! E che è venuto qui con George per caso!» ho dubbi.
«Mmm... devo chiederlo a George!» risponde arrabbiata e titubante per la veridicità dei fatti.Giriamo per il giardino per raggiungere l'ingresso della casa, e scopriamo che Bryan e George sono belli beati in piscina che chiacchierano e quando ci vedono arrivare quasi gli viene un colpo perché Ralf gli abbaia contro.
«Hey voi! Non si avvisa che state arrivando? Pensavo foste degli intrusi! Hey Ron, da quanto tempo tutto bene?» dice George sporgendosi e stringendogli una mano mentre con l'altra gli dà un colpo sulla schiena.
Io guardo Bryan, che trovo sempre più bello ogniqualvolta che lo incontro. Si passa una mano tra i capelli e si affaccia, con le braccia poggiate al bordo della piscina per salutarmi, mi fissa con quegli occhi blu magnetici un po' socchiusi per via del forte sole del primo pomeriggio.
«Ciao piccola!» mi si rivolge con un'espressione desolata.
«Ciao Bryan...» lo saluto alzando la mano. Mi verrebbe voglia di abbracciarlo e baciarlo tutto per quanto è bello, ma i pensieri negativi me lo impediscono.
Serena attacca a parlare con il fratello:
«George! Ma si può sapere che diavolo ci fate qui??»
«Calma sorellina! Ti ricordo che questa è anche casa mia! Dovevo prendere una cosa e non abbiamo resistito alla tentazione di fare un bagno in piscina! C'è qualche problema?» le chiede alzando le braccia.
«Ehm... no, lascia stare!» e va in casa.Io la seguo. Mentre Ron rimane fuori a chiacchierare con loro.
«Kate, mi dispiace tanto, non avevo idea che potesse venire qui e trascinarsi dietro anche Bryan!» si siede poggiando la testa tra le mani.
«No Serena, tranquilla è tutto apposto! Lo so che sei una brava amica!» e l'abbraccio stringendola dalle spalle.
«E ora cosa vuoi fare?» mi guarda.
«Niente. Ormai è qui e non possiamo farci niente. Come si dice? Quando si è in ballo bisogna ballare!» sospiro e vado prendere un bicchiere d'acqua.Guardo dalla finestra e Bryan si sta asciugando al sole. Indossa solo i boxer... lo sto fissando incantata... e anche i pensieri vanno in pausa. Il suo corpo bagnato, il suo addome scolpito, i suoi riccioli gocciolanti...
«Kaaaate! Allora? Ci vai a parlare ora?» Serena mi parla avvicinandosi, non l'avevo sentita, e poi continua «Ah ecco... ora capisco!» guarda la bellezza che sto guardando io. Poi giriamo lo sguardo verso gli occhi l'un dell'altra e scoppiamo a ridere!
«Si si ci vado ora!» mi aggiusto i capelli prima di uscire continuando a fissarlo dalla finestra. Sembro rincoglionita. Bevo un altro sorso d'acqua. Penso e ripenso a quel che devo dirgli avvicinandomi e a quel che devo dirgli stando sulla difensiva pensando a quel che è successo e che spero ci sia una spiegazione plausibile. Altrimenti Amen.
«Okay. Pronta!» guardo Serena che mi fa cenno di si con la testa ed esco.