Il Mio Angelo Custode

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Marlene
'cosa vuoi fare ora?' mi giunse la Sua voce accusatoria io strinsi di più l'oggetto affilato nella mano e mi tagliai. Accendo ma luce e alzo li sguardo verso la finestra. Era lui! Era lì! Davanti a me. Rimango lì a guardare la sua figura sbiadita contro il muro bianco. "No, non sei tu, è una visione. Sto impazzendo" dico con un sorriso amaro.
Qualcuno bussa alla porta e io mi giro di scatto. "Marlene apri!" dice quel 'qualcuno' non riesco a capire di chi sia la voce. "ok, come vuoi. Ma non fare nulla di azzardato sorellina. Ti controllo" dice avvicinandosi dandomi un bacio sulla fronte "sono il tuo angelo custode" dice facendomi l'occhiolino e svanendo piano piano " NO! ASPETTA! HO ANCORA BISOGNO DI TE!" urlo, ormai, al nulla "ho bisogno di te" ripeto a bassa voce. Guardando la moquet nera per terra. "MARLENE APRI MI STO PREOCCUPANDO!" Urla di nuovo. Dice qualcos'altro ma non afferro nessuna parola. Sento un piccolo 'pop' dietro di me. "Marlene, stai bene? Perché non hai aperto?" chiede il ragazzo dietro di me. "È il mio angelo custode Luke, non mi abbandonerà mai, me lha detto sai. È pronto a rialzarmi quando cadrò, come se non fosse successo nulla" dico sorridendo stringendomi nella spalle. "Ma cosa st" "LUKE! MARLENE STA BENE?! APRITE SANTO CIELO!! " ecco chi stava urlando. Jasmine sarà di sicuro preoccupata. Luke apre la porta e Josh e Jasmine entrano come due uragani. Io in tutto questo sto ancora dando le spalle agli altri, guardando la moquet. "COSA HAI FATTO ALLE MANI?!" urla l'albina "oh" dico girandomi vero i miei amici guardandomi le mani insanguinate. Lasciando per terra il coccio di bottiglia verde. Butto fuori l'aria dal naso sorridendo di nuovo. " è qui, lo sento. Non lo sentite voi?! Ascolta e vede tutto. Ma, perché è ancora qui?" dico parlando più con me stessa che con gli altri. "Marlene, era un sogno" dice dolcemente Josh.
Ah! Un sogno?! Questa è bella. Quindi è solo il frutto della mia immaginazione?!
penso non accorgendomi però di averle anche dette ad alta voce. " si Marlene, capita dopo aver avuto una perdita molto vicina di sognarla o di pensare che è ancora lì con te" spiega Jasmine. Io aggrotto la fronte contrariata e scommetto che i capelli si stiano dipingendo di rosso, man mano più scuro. "ma vi ripeto che era ed è qui!" "Lene, dormi un po, ti farà bene" dice Jasmine mettendomi una mano sulla spalla. "quindi mi credete pazza. Furi di testa. Bene, quindi se credete che l'abbia solo sognato non ho bisogno di amici che non mi credono. Vi chiedevo di credere, non di capire." dico camminando con passo sicuro fuori dalla stanza. Cercarono di fermarmi, ma avetti la meglio e riuscii a fuggire via piangendo. Corsi verso la biblioteca al piano terra. Vidi uscire dalla mensa Ambra seguita da Conor che ridevano. Il ragazzo si accorse subito di me che camminavo nascondendo le lacrime tra i capelli sciolti. "Hey Marlene tutto bene?" gli rispondo senza nemmeno guardarlo " si, tutto a posto" dico con più freddezza possibile, ma nelle ultime parole la voce mi si incrina. "visto, non ha nulla vieni" dice l'oca della ragazza dagli occhi ambrati prendendolo per il polso. Non vedo se lui l'ha seguita o no perché ero già scappata via.
Mi chiudo in biblioteca, mollo un sospiro di sollievo e mi aggirio tra gli scaffali in cerca del libro che cerco.
Sentii la porta aprirsi e chiudersi e dei passi che si dirigeva o verso di me. Mi nascosti camminando silenziosamente nella parte più nascosta e oscura della biblioteca.
"Marlene so che sei qui" disse la voce. "non me ne vado finché non mi dici cos'hai."
Minchia che ficcanaso tutti!
Io comunque da te non ci vengo.
Faccio la linguaccia a qualcosa nel buio facendo finta che sia rivolta al tizio con me in biblioteca. E mi rannicchio in un angolino. Sentivo dei passi avanzare, sicuramente il tizio si stava avvicinando. Cambiai colore della pelle e dei capelli in modo che se avesse avuto una vista mozzafiato mi sarei mimetizzata di più con il buio.
Arrivò all'inizio del corridoietto dove mi trovavo. " So che sei qui" dice. " Conor ti prego, lasciami sola" dico riacquista do il colore della pelle che ho di solito. I capelli sono violacei. "Nessuno dovrebbe mai essere solo" " bhe la tua amichetta lhai lasciata sola" gli faccio notare freddamente "Bhe, alcuni devono essere soli per riflettere, ma tu no, sei stata sola a lungo a parer mio" dice avvicinandosi. Spero non mi veda perché sono un peperone.
"Tranquilla, fidati" mi dice lui. Mi fiderei ciecamente di mio fratello.
Sospiro "siediti se vuoi" concedo quando è abbastanza vicino. Lui si sistema vicino a me, "tieni, ti ho portato questa" dice porgendomi della stoffa morbida. Lo guardo, anche se so che non lo vedrei per via del troppo buio. " Pensavo avevi freddo, quindi lho portata." dice alzando le spalle.
"g-grazie" dico, ok, ormai è chiaro anche al buio che sono un peperone. Mi mette la coperta di pile intorno alle spalle. " e tu? Avrai freddo" " nhaa, non patisco il freddo io" dice scherzando. Poggio la testa sulla sua spalla. Sento il suo cuore battere forte, non so se per la corsa che ha fatto fino al quarto piano o qualcos'altro. Mi addormentai ascoltando i battiti che diventavano pian piano più regolari
Conor
Si poggia sulla mia spalla e piano piano si addormenta.
Sorrido al suo contatto, fa tanto la dura per poter dimostrare qualcosa a sé stessa, ma dentro ha solo bisogno di sfogarsi e di attenzioni.
La prendo in braccio a mo di sposa dopo averla avvolta come una mummia nella coperta per paura che prenda freddo.
Arrivo all'entrata delle scale e la sala comune oramai segna le undici passate. Mi scappa uno sbadiglio. Vado in camera mia dove trovo Luke senza maglia a battere la testa contro il muro mentre guarda fuori dalla finestra. " Pss Ehy, Luke! Dov'è camera sua?" bisbiglio; lui si gira, il volto era visibilmente sollevato e sorrise muovendo in uno strano modo le sopracciglia. Io scossi la testa capendo il suo sguardo. "dai dov'è camera sua?" bisbiglio di nuovo. Esce dalla stanza e fa cenno di seguirmi. Attraversiamo il corridoio, e in un'altro incrocio alla fine dell'ultimo corridoio arriviamo a una porta aperta. Dentro ci troviamo Josh seduto ai piedi del letto con Jasmine in braccio e lui le accarezzava i capelli mentre l'albina dormiva, Josh alzò lo sguardo e scosse dolcemente Jasmine che a poco a poco aprì gli occhi. Vide il corpo addormentato di Marlene tra le mie braccia e si alzò di scatto bisbigliado frasi del tipo " Sta bene?!" o "È ferita?" e "Mi rispondi?!" posai il corpo della ragazza sul letto che si mosse un po mogugnando qualcosa. Quando si mosse sembrava un dolce bruco blu. Mi spuntò un sorriso mentre la guardavo. " Alé tutti a nanna, anche tu giovane innamorato" dice Jasmine sbadigliando spingendoci fuori e chiudendo la porta a chiave.

L'anima PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora