Addio Candide Lenzuola Infermetiche!

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Marlene.
OK Lene calmati. Ti ha solo dato un bacio. Non c'è nulla. I migliori amici se li danno i baci no? No??
Si ma non sulle labbra.
Oddioo. Mi sciolgo. Non ci credo. O stavo sognando?? No sicuramente era un sogno. Meglio non illudersi.
"Era carino quel ragazzo no?" arrivò Giusy a vedere come stavo. "eh?" chiesi uscendo dal mio mondo fatto di soffici nuvole di zucchero filato e unicorni. "se non fosse l'anima prescelta vi avrei fatti sposare subito."
Minchia oh. Peggio di Jas. Ma è sicura di parlare con me?
"ehm.. Ma non stiamo insieme" "Come no? È rimasto tutto il tempo qui. Ad una certa ora ho dovuto cacciarlo dall'infermeria perché era troppo tardi!" disse sistemando le lenzuola nel letto vicino al mio. "ve-veramente?" "oh sì, ti parlava. Quanto ti parlava. Come se sapesse che lo sentissi. Tu lo sentivi vero?"
"oh, si ma sembrava come un sogno. Poi alla fine ho capito che era reale. E che mi parlava veramente." in quel momento la porta dell'infermeria si aprì. Entrò Conor con le mani dietro la schiena. "vi lascio soli" bisbigliò, forse un po forte, l'infermiera. Io lo guardai arrivare arrossendo un po. "per te" disse mostrandomi la cosa che aveva dietro la schiena. "ma-ma è bellissima." dico prendendola e annusandola. Era una rosa blu e le punte dei petali si schiarivano fino a diventare bianche. "si abbina al tuo occhio destro." mi fa l'occhiolino " siediti pure" dico arrossendo di più. Lui si sedette. Sembrava che tutta la paura che aveva quando l'avevo portato nel bosco fosse scomparsa.
Si avvicinò col viso al mio e mi baciò dolcemente. La porta in quel momento si aprì di nuovo. "Ehy bambol... Oh finalmente!" ci staccammo subito al saluto di Luke che entrava seguito da Josh e Jasmin.
"Finalmente! Era ora!" dice Jasmin venendomi incontro abbracciandomi. "ed era anche ora che non nascondersi più l'occhio sinistro" io sorrido appena, un po imbarazzata.
Parlammo tutto il pomeriggio, i ragazzi mi raccontarono della rivolta contro Jack e di David. "mi era sempre stato simpatico quel ragazzo. Sa parlare con gli animali quindi capisce un po tutti.
Penso sia migliore tre volte tanto più di Jack." dico convinta.
Gli altri annuiscono solamente. "sia è strano vederti con il colore degli occhi normale. Ero abituato ormai a due occhi azzurri." dice Luke a braccia incrociate. "bhe.. È tempo di cambiare." dico.
"quando ti dimettono Lene? Mi da fastidio non avere nessuno con cui parlare la sera" dice Jasmine stravaccata sul letto vicino alla bionda. "bhe se vuoi vengo io a parlare." si intromette Josh. "ma vai va" gli risponde lei ridendo.
"Non lo so. Non mi hanno nemmeno fatto sgranchire le gambe. Mi tengono d'occhio anche la notte" dico scocciata. Mi guardo intorno e nessuna infermiera è nei paraggi. Mi tolgo le coperte da sopra le gambe e  poggio i piedi nudi sul pavimento freddo.
"Lene torna sul letto" Jas la piglai per la manica della camicia da notte. Faccio sue passi guardandomi i piedi. Mi girava un po la testa, ma solamente perché mi ero mossa troppo in fretta. Qualcuno mi si posizionò davanti.
Miii però, non sono una bambina che sta imparando a camminare eh!
Faccio per alzare gli occhi dai piedi per guardare chi ho davanti ma mi inciampo nell'orlo della camicia da notte e mi butto in avanti. Due braccia mi prendono al volo e guardo in alto incrociando i suoi occhi nocciolati. "La camicia è troppo lunga" mi giustifico mostrando un sorriso a trentadue denti. "lho notato, nano" dice mostrandomi un suo favoloso sorriso. "ah-ah divertente, che bel nomignolo." solo ora notai che ero ancora stravaccata per terra e lui aveva ancora le mani sotto le ascelle per tenermi su. Mi alzai e mi misi in mezzo a loro. "bhe penso che posso anche andarmene da qui." dico soddisfatta. "prima chiediamo all'infermiera" dice Josh sistemandosi gli occhiali. Io, che stavo già marciando verso la porta, sempre rigorosamente in camicia da notte, mi girai un tantino scocciata e mi avvicinai con le braccia incrociate al petto. In quel momento, arrivata come chiamata, arrivò Raffaella. Era una donna sulla quarantina. Alta e magrissima sembrava un avvoltoio che non vede una carcassa da giorni. I capelli erano sempre raccolti in una crocchia ordinata dietro il capo.
Un filo di ombretto blu le si vedeva sulle palpebre.
"vi starete chiedendo se la vostra amica" mi guardò " può tornare alla vita normale. Ebbene si, può andare. È sana come un pesce, sede solo mangiare di più signorina, è un tantino sottopeso." dice con voce profonda.
"Grazie!" esclamo prendendo i jeans e il top che mi aveva portato Jasmin. Andai dietro un affare che divideva i letti e mi cambiai. Uscii fuori dal separatorio e mi sentivo di nuovo me stessa. La Marlene sorridente che ha sempre voglia di ridere, di scherzare. "andiamo?" chiedo raggiungendo la porta e guardando i miei amici ancora intorno al letto.
Sospirai "ah! Addio candide lenzuola infermetiche!" "infermetiche?" chiede Jas prendendomi a braccetto. "già, infermetiche." dico soddisfatta, di cosa non lo so, ma soddisfatta. Alla fine chiacchierando è scherzando si erano fatte le 18 e il sole calava già. Andiamo in camera e ci sistemiamo sulla moquet rossa a giocare a Obbligo o Verità. Io mi sistemai comodamente sulla spalla di Conor che era appoggiato al letto di Jas.
Dopo parecchi giri toccò a Luke. "Conor. Obbligo o verità?" disse con un ghigno. "obbligo" rispose lui. Il ghigno sulle labbra di Luke si fece più ampio. Molto, molto più evidente. Sentii il cuore di Conor battere più forte. "Ti obbligo a baciare la ragazza che, a tuo parere, è la più bella dell'edificio."
Mi prese il mento con la mano sinistra, l'opposta della spalla dov'ero appoggiata io, mi girò la testa nella sua direzione e mi baciò. Le guance andarono a fuoco e i capelli divennero di un colore più acceso. Ci staccammo, senza fiato, e sorride mo entrambi. Poi continuammo il gioco fino all'ora di cena.

L'anima PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora