Il Sogno.

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Conor
Un forte boato mi sveglia. Josh e Luke sono sdraiati scomposta ente sui loro letti. Mi alzo per svegliarli ma quando vedo che una freccia trapassa i loro corpi urlo. Mi precipito in corridoio sbattendo contro il muro opposto corro verso la camera delle ragazze, che è chiusa a chiave. Le chiamo ma nessuno risponde, mi batte forte il cuore e sto sudando freddo. Le chiamo di nuovo, ma il silenzio mi avvolge tra le sue braccia. Comincio a dare forti pugni alla porta nel tentativo di spaccarla finché non ho le mani coperte di tagli e lividi. Così inizio a tirarci spallate e calci. Un po sembra cedere così continuo. Dopo un po riesco a buttare giù la porta cadendoci sopra. Ansimo dallo sforzo e mi alzo lentamente. Sul primo letto c'è Jasmin, messa anche lei in una posa scomposta, trapassata anche lei da una freccia, gli occhi spalancati e dalla chiara bocca usciva un rivolo di sangue. Mi avvicino velocemente all'altro letto. Era lì, sdraiata sul letto, sopra le coperte, respirava piano. Mi chiamava. Mi avvicino con l'orecchio alle sue labbra e i inginocchiò ai piedi del letto. Sussurra un "mi dispiace" prima di esaltare il suo ultimo respiro. "no" sussurro. "nonono" calde lacrime salate iniziano a rigarmi le guance. "avanti svegliati, svegliati e dimmi che è uno scherzo" ma il silenzio mi avvolgeva di più tra le sue grandi braccia. Le schiaffeggiai debolmente la guancia ma non si mosse. Le labbra erano leggermente aperte e si intravedeva al loro interno del sangue che sporca a leggermente il lato destro delle sue labbra. Le prendo la mano, il calore sta lentamente abbandonando il suo corpo. Le strofino dolcemente il police sulla sua mano. Le lacrime oramai scendevano come cascate dai miei occhi. Appoggio la testa sul tuo ventre. "dovevo arrivare prima, potevo vederlo" balbetto. Più tardi esco dalla stanza per trovare qualcun'altro, magari vivo. Poggio la mano sulla ringhiera, non me ne accorgo subito, ma giuro di aver contato sei dita. All'incrocio delle scale mi inciampo nella moquet e cado per le scale. Rotolo finendo con la schiena attaccata al muro, ma quando apro gli occhi mi ritrovo imbalsamato nelle coperte, per terra a urlare. Riesco a liberarmi e mi trovo davanti Josh e Luke, il quattrocchi si piega e mi aiuta a alzarmi poggiandosi sulla stampella. Luke ha un busto in gesso che gli avvolge  petto e la pancia. "eravate morti" sussurro indicandoli, "le ragazze" sussurro guardando la porta. Mi precipito in corridoio e mi vado a spappolare contro il muro opposto, mi precipito tra i corridoi e apro la porta talmente forte che ho paura che mi sia rimasta in mano, avevo ancora i capelli umidicci di sudore.
"cosa succede?" chiede Marlene sbadigliando mettendosi a sedere. Vedo Jasmine stropicciarsi gli occhi. "eravate morte, anche voi" sussurro. "sto impazzendo" dico piano poggiandomi al muro, mettendomi una mano in fronte. Le ragazze si guardano preoccupate, Marlene si avvicina e mi prende il viso tra le mani. La guardo tristemente. "è tutto a posto, stiamo bene." mi sussurra carezzandomi gli zigomi con i pollici.
Mi abbraccia il collo mettendosi in punta di piedi. Ricambio l'abbraccio, mettendole una mano dietro la nuca, tenendomela stretta. Inizio a piangere sulla sua spalla. Lei mi accarezza i capelli sussurrandomi "va tutto bene" o " era solo un incubo".
Intanto arrivano Luke e Josh, Jasmine va vicino a quest'ultimo e lo guarda preoccupata.
"ti sembrava una visione?" chiede Josh passando il peso da una stampella all'altra. "no, non mi sembrava. Tu non avevi la gamba ingessata. Ma questo non vuol dire che si avvererà in un prossimo futuro" dico guardando il pavimento, pensando. Sono tutti preoccupati, l'aria nella stanza si fa densa, quasi difficile da respirare.
"dobbiamo andare da lei, potrebbe aiutarci" dice spezzando il silenzio Jasmin. "lei chi?" chiedo. Tutti guardano per terra, come pensando profondamente su cosa dire " la Direma" sputa fuori Josh. Lo guardo interrogativo. "è una strega e veggente, potrebbe aiutarci" spiega Luke. Guardo Marlene che mi guarda intensamente. "dobbiamo scoprirlo" dico, "non voglio che finiate uccisi per colpa mia" concludo.
"preparate gli ziaini, portate qualcosa che potrebbe interessarle per lo scambio." dice Jasmine prendendo uno zaino dall'armadio. Noi maschi ci catapultiamo in camera a prendere quel che ci poteva servire. "no signorini, voi due no, Luke e Josh intendo, non siete in condizione" dice Marlene. I due sbuffano, ma so che loro sanno che non possono venire. "hai ragione, saremo di intralcio." "seriamente questa qui vuole uno scambio?" chiedo. "certo, le informazioni sono preziose in questo periodo, guadagnerebbe un sacco" dice Josh prendendo la borraccia e buttandola con poca delicatezza nel mio zaino. "da che parte sta?" chiedo successivamente a una scarica di adrenalina nella schiena " dalla sua parte, ne dalla parte nostra ne da quella del male, diciamo dalla parte che poi vincerà" sospira Luke mettendosi seduto sul suo letto.
"veloce non abbiamo tempo da pardere" dice Jasmin irrompendo nella stanza. Scendiamo tutti in sala comune, successivamente apriamo la porta finestra che da sul giardino e Marlene estrae dalla tasca una biglia.
"pronti?" chiede. Noi annuiamo e butta la biglia per terra. Un portale esce da essa e al centro del vortice bianco/azzurrino si intravede del verde e una leggera puzza di marcio ne esce buttando i capelli delle ragazze indietro. Marlene che è al centro ci prende entrambi per mano e varchiamo il portale.

L'anima PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora