Sono le 9:21pm quando faccio finalmente il mio rientro in casa. È stata una giornata abbastanza impegnativa ma non posso di certo lamentarmi essendomi assentato il giorno prima.
Entro nel salotto e noto la televisione ancora accesa.
Harry è sveglio e non si è ancora accorto della mia presenza mentre Freddy è appisolato sulle sue gambe. Non posso fare a meno di sentirmi in colpa. È come se mi stessi perdendo l'infanzia di figlio.
"Harry" lo richiamo e finalmente gira il volto verso la mia direzione donandomi un sorriso dolce ma stanco.
"Bentornato Louis"
Si alza dal divano prendendo il più piccolo tra le braccia "Vado a mettere Freddy a letto" dice atono per poi andare verso la stanzetta dell'ometto.
Mi tolgo la giacca e mi stravacco sul divano aspettando il ritorno di Harry.
Che poi perché lo sto aspettando?
Devi solo salutarlo e ringraziarlo per il lavoro svolto Louis! Sei un gentleman d'altronde.
Non faccio in tempo a metabolizzare i miei pensieri che Harry ritorna in salotto.
"A domani" dice il riccio e si dirige verso l'ingresso.
Solo 'a domani'? Nessuna battuta, frecciatina o provocazione?
Scatto in piedi e mi dirigo verso di lui.
"C'è qualcosa che non va?"
"N-no nulla"
"Allora vado"
La sua indifferenza mi spiazza. Possibile sia così lunatico?
"H-Harry, la prossima settimana Freddy inizia l'asilo"
Dio Louis, sei proprio ridicolo.
"Si lo so, ne abbiamo già parlato. Anche io sarò impegnato con l'università. Andrò a prenderlo alla fine delle lezioni e torneremo a casa"
"Riguardo a questo credo che tu abbia bisogno di questa da ora in avanti" dico e gli passo la copia della chiave di casa. "Sarà molto più comodo per entrambi in questo modo, così potrò portare la mia a lavoro"
Harry prende la chiave e mi fa un cenno del capo per poi fare per uscire dalla porta.
Mi sta prendendo per il culo?
Gli afferro un polso costringendolo a fermarsi.
"Dio Louis se vuoi che ti scopi basta chiederlo"
Il suo tono è quasi annoiato e a quelle parole non posso fare a meno di avvertire un fastidio propagarmi nel basso ventre.
"Che cazzo stai dicendo?"
"Cosa sto dicendo io? Ti sei rifiutato di darmi un cazzo di bacio questa mattina Louis e adesso te ne stai con questo muso lungo a scodinzolarmi intorno. Credi che sia stupido per caso? Come ti ho già detto se vuoi che rimanga basta chiederlo però poi andiamo nella tua cazzo di camera e ti scopo per bene!"
Mi irrigidisco sul posto e lascio la presa sul suo polso.
Come cazzo si permette?
Chiudo velocemente la porta in modo da evitare di vedere ancora la sua figura.
Sono arrabbiato, furioso. Che poi sarei io quello che vuole farsi scopare? Semmai il contrario.
Può andare a farsi fottere lui e quel carattere pessimo che si ritrova.
Ma allora perché mi sento così vuoto in questo momento?
Riapro la porta vedendolo salire nuovamente su quel terribile motorino celestino.
"Harry" lo richiamo e fortunatamente nonostante il tono basso della mia voce sembra sentirmi. Si è girato nella mia direzione.
Che diavolo sto facendo?
"T-ti va di entrare?"
Sono davvero terribile e sto mettendo nuovamente in ridicolo la mia persona.
Harry ignora le mie parole e mette in moto il motorino per poi andarsene lasciandomi completamente spiazzato.
Mi ha appena rifiutato?
Chiudo la porta e mi premo contro il muro.
Sento i miei occhi pizzicare. Quando sono diventato così dannatamente stupido?
Non posso fare a meno di reprimere alcune lacrime che minacciano di uscire quando il campanello di casa che sta suonando mi riporta alla realtà.
Non faccio in tempo ad aprire la porta che mi ritrovo Harry pressato contro il mio corpo mentre mi spinge furente verso il muro.
Si impossessa subito della mia bocca.
Non riesco ancora a metabolizzare quanto stia succedendo.
Mi morde il labbro inferiore per poi spingere la sua lingua nella mia gola. È un bacio frenetico, bagnato, bisognoso.
I movimenti di Harry sono rudi. Preme il suo bacino contro il mio facendomi avvertire la sua grande presenza. È questione di secondi prima che mi ritrovi col volto schiacciato contro il muro e un Harry che si struscia beatamente sulle mie natiche.
"P-perché sei tornato?"
"Mi sembra ovvio"
Il tono della sua voce è tagliente, mi fa quasi paura.
Sento una sua mano armeggiare col bottone dei mie pantaloni per poi abbassarli velocemente con i miei boxer in modo da lasciare il mio sedere esposto.
Il ragazzo si inginocchia mettendo una mano sulla mia schiena in modo da tenermi ancorato al muro.
"H-Harry cosa sta.." non riesco a finire la frase che sento le mani di Harry allargare le mie natiche per poi affondarci il viso all'interno. Traccia i contorni della mia fessura con la lingua, la stuzzica, ci gioca per poi penetrarmi con un colpo secco. I suoi movimenti sono veloci e sicuri tanto che non riesco trattenere i gemiti eccitanti che escono dalla mia bocca. Quello che mi sta facendo è dannatamente appagante. Harry continua il suo lavoro e non passa molto prima che si movimenti della sua lingua aggiunga un dito.
Dio santo, mi sta preparando! Cosa dovrei fare? È più che evidente che sia lui a voler tenere il comando.
Quando sto per cercare di dire qualcosa il riccio aggiunge una seconda falange per poi iniziare a sforbiciate al mio intento. Sento le mie gambe tremare, non posso resistere ulteriormente.
"H-Harry, io st..." non finisco la frase, sarebbe dannatamente imbarazzante dirlo ad alta voce.
Il riccio però sembra capire dato che aggiunge un terzo dito che mi fa sussultare mentre sento tutto il mio corpo tendersi come se fosse la corda di un violino.
Non riesco più a trattenermi. Mi lascio travolgere da un orgasmo così intenso che sento le mie gambe cedere. Mi accascio a terra e non posso fare a meno di guardare il muro di fronte a me.
Quella macchia sarebbe assolutamente diventata un problema.
Sento le mani di Harry posizionarsi sul mio busto aiutandomi ad alzarmi.
"Non ancora principessa, abbiamo appena iniziato"
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Un babysitter per mio figlio {Larry Stylnson}
Fanfiction"Ma io ho già catturato la simpatia di tuo figlio" si alza dalla sedia per poi posizionarsi alle mie spalle. È questione di secondi prima che io senta la sua intimità contro il mio fondoschiena mettendo abbastanza pressione da costringermi a sorreg...