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Finalmente un'altra giornata di lavoro è finita.
Raccolgo le mie cose per poi uscire dall'ufficio.
"Buona serata Catherine" saluto la ragazza intenta a riordinare la propria postazione.
"Anche a lei signor Tomlinson. Ci vediamo domani mattina" dice dolcemente per poi riportare l'attenzione alla sua borsa che sta sistemando.
Domani?
Il giorno dopo non ci saremmo visti per tutta la giornata dato che era domenica.
Si sarà semplicemente confusa.
Vado verso il parcheggio e entro nel mio suv nero dirigendomi verso casa.
Sono ansioso di rivedere Harry, i rapporti tra di noi sono alquanto strani sopratutto dopo la conversazione fatta il giorno precedente. Ma non posso fare a meno di pensare costantemente a lui. Mi sento in colpa per Freddy. È come se lo stessi privando in parte dell'amore che dovrei riservare solo a lui.
Questo mi spaventa, non so come comportarmi al riguardo. I miei sentimenti sono così confusi ultimamente.
Qualche minuto più tardi sono finalmente a casa. Rimango per un po' sulla soglia per poi scrutare la figura di Harry che gioca con i peluche insieme a Freddy. Credo che sarebbe davvero un ottimo padre. È affettuoso con i bambini, ci tiene davvero, è premuroso, divertente, giocherellon...
'È solo un ragazzino Louis'
Sento un macigno comprimermi il petto a questo pensiero. Possibile stia sbagliando tutto?
"Papà!"
Freddy si è appena accorto della mia presenza e corre nella mia direzione mentre Harry continua a scrutarmi da lontano. Non riesco a decifrare la sua espressione. Perché deve essere così dannatamente complicato?
"Amore, ti sei divertito oggi?"
"Si, però Jack non mi parla più. Ha detto che non vuole essere più mio amico" dice mettendo su un adorabile broncio.
"Vedrai che ti perdonerà amore"
"Magari domani potreste venire a mangiare da me. Chiederò a Liam di portare anche Jack" interviene Harry facendomi rabbrividire.
Dovrei accettare?
Certo che devi accettare Louis. È praticamente un passo che sta facendo nella tua direzione.
"Veniamo!" Esclamò con fin troppa decisione facendo addirittura spaventare Freddy che sussulta tra le mie braccia.
"Scusa amore" dico imbarazzato e non posso fare a meno di arrossire maggiormente a causa della fragorosa risata di Harry.
Come al solito continua a prendermi in giro.
"Allora ci vediamo domani" dice e si dirige verso la porta d'ingresso.
Non voglio che se ne vada in questo modo.
"aspetta Harry"
Mi affretto a raggiungerlo e metto una mano su gli occhi di Freddy che cerca di ribellarsi mentre poso un veloce bacio sulle labbra del riccio. Sembra stupito ma non si ritrae. Approfondisce il contatto. Preme con la lingua contro il mio palato facendomi beare di pochissimi secondi di quel contatto caldo e bagnato delle nostre lingue.
"Papà, mi hai fatto una sorpresa? Perché mi stai coprendo gli occhi"
Mi ritiro da Harry e non posso fare a meno di ridere per le parole del più piccolo.
"Credo che adesso sia davvero ora di andare" dice Harry per poi lasciare un casto bacio sulla nuca di Freddy ed uscire di casa.
Sono completamente fottuto.

"Papà svegliati, dobbiamo andare da Harry" Freddy salta sul letto e non posso fare a meno di spalancare gli occhi e stiracchiarmi. Guardo la sveglia sul comodino e mi rendo conto che sono già le 10am.
"Amore è ancora presto, ci andremo più tardi" dico strattonandolo dolcemente e stringendolo tra le mie braccia.
"Ma io voglio andarci subito papà"
"Harry ci ha invitati per il pranzo tesoro, non per la colazione"
"Io voglio andarci subito" sbuffa e non posso fare a meno di ridere.
"Lo chiamo e vedo se è a casa, va bene?"
"Si" dice e si divincola dalla mia presa aspettando che faccia quanto ho detto. È davvero testardo.
Prendo il mio telefono dal comodino e seleziono il numero del riccio. La chiamata parte e non posso fare a meno di essere agitato.
"Pronto?"
"Harry sono Louis"
"Dimmi piccolo"
Rabbrividisco per il soprannome. Qualcosa è sentirselo dire dal vivo notando l'espressione beffarda del riccio, tutt'altra cosa è percepirlo in quel modo. La sua voce sembra ancora più roca e sensuale dietro la cornetta.
"Freddy vorrebbe venire prima di pranzo, è un problema?"
"Nessun problema, sono a casa. Potete venire quando volete" dice e non posso fare a meno di sorridere. Sono grato che non possa vedere l'espressione sognante che il mio volto deve probabilmente aver assunto. Sarebbe davvero imbarazzante.
"Va bene, a tra poco allora"
"A dopo" dice e riattacca.
Mi alzo dal letto e mi dirigo velocemente verso il bagno sotto lo sguardo interdetto di Freddy. Credo di essere più impaziente di lui in questo momento.

Busso alla porta di casa e dopo poco Liam viene ad aprire. Noto che Jack è già li mentre gioca tranquillamente sul divano.
"Ciao Liam"
"Ciao Louis, Harry mi ha detto che sareste arrivati prima e sono andato a prendere fin da subito Jack" dice dolcemente mentre mette una mano sulla nuca di Freddy scompigliandogli i capelli.
Vedo il più piccolo guardare subito nella direzione del bambino seduto sul divano per poi nascondere il volto nell'incavo del mio collo. È strano vedere Freddy in queste condizioni. Non è mai stato così timido e insicuro.
Mi dirigo nella direzione di Jack con Freddy fra le braccia. Il moro lo guarda per qualche secondo per poi tornare a giocare da solo. Vedo gli occhi di mio figlio inumidirsi, è troppo doloroso.
"Jack, Freddy vorrebbe fare pace con te" dico piano riuscendo a catturare la sua attenzione.
"Io non voglio"
"Jack io non volevo farti arrabbiare" dice Freddy tra in singhiozzi.
Il moro sembra pensarci per poi annuire col capo. Passa a mio figlio uno dei peluche con il quale stava giocando per poi sporgersi verso di lui e dargli un bacio sulla guancia. È davvero una scena dolcissim...
"I baci sulla bocca me li potrai dare quando saremo grandi"
Jack interrompe il flusso dei miei pensieri facendomi impallidire.
Che diavolo significa questo?

Un babysitter per mio figlio {Larry Stylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora