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"No papà non voglio!"
"Dai piccolo, guarda quanti altri bambini ci sono" dico indicando tutti quelle piccole creature nella sala principale dell'istituto.
Dovrebbe essere il primo giorno di asilo di Freddy ma inizio a credere che non sarà così facile convincerlo a rimanere.
"No, no e no! Io non rimango qui" dice mentre i suoi occhi diventano umidi e si stringe maggiormente tra le mie braccia. Lo sento singhiozzare sulla mia spalla. Non ho idea di cosa fare.
"Sarà divertente amore, puoi giocare a farti tanti nuovi amici"
"Io non voglio altri amici"
Sto quasi per perdere le speranze quando mi sento richiamare da una voce fin troppo familiare alle mie spalle.
"Louis, buongiorno" dice Liam affiancandomi. Vedo che anche Jack é con lui.
Freddy guarda subito nella loro direzione e non posso fare a meno di notare il dolce sorriso comparso sul suo volto.
"Buongiorno Liam. Jack" dico e gli scompiglio i capelli vedendolo sbuffare.
"Mi sono fatto bello per il primo giorno di scuola, non rovinare i miei capelli" dice e mette un broncio. Non posso fare a meno di ridere.
"Papà posso rimanere con Jack oggi?"
"Tu sei più piccolo di lui amore, probabilmente sarete in classi diverse"
"Allora non rimango"
Questo bambino è incredibilmente testardo. Non posso fare a meno di notare una certa somiglianza con qualcuno che è entrato da poco nella mia vita.
Lo ripongo a terra e vado a parlare con una delle maestre.

"Louis com'è andata con Freddy? Oggi era il suo primo giorno di asilo vero?" Chiese Zayn entrando nel mio ufficio.
"Non ne parliamo, non puoi capire cosa ha combinato. Fortunatamente le maestre di sono dimostrate abbastanza disponibili e lo hanno trasferito nella classe di un suo amico almeno per i primi giorni, fino a quando non si abituerà e si farà dei nuovi amici"
"La piccola peste non si smentisce mai" dice divertito per poi passarmi una serie di documenti "dacci un'occhiata, alle 11am abbiamo una riunione con il signor Cox"
Non rispondo, faccio solo un cenno del capo e lo vedo uscire dal mio ufficio.
So già tutto riguardo a quel progetto e sono solo le 8:30. Cosa dovrei fare per le prossime due ore e mezza?
Se Harry fosse qui saprei di certo come impiegare il tempo...
Ma a che diavolo sto pensando?
Probabilmente adesso il riccio dovrebbe essere all'università. Ha ventuno anni. Sarà al primo anno o al secondo?
Dannazione. Perché continuò a pensare a lui?
Ieri ha insinuato che questo gioco piaccia ad entrambi. Ci sarebbero problemi se fosse davvero così? Se vuole giocare, non credo che ci siano problemi se inizio a farlo anche io d'altronde.
Mi alzo dalla sedia e vado verso la porta dell'ufficio chiudendola a chiave.
Mi rimetto comodo e manovro velocemente con la zip dei mie pantaloni in modo da poterci infilare una mano all'interno.
Che diavolo sto facendo?
Cazzo Louis sei nel tuo ufficio!
Metto da parte i pensieri che mi ritrovo ad avere e continuo a stimolare il mio membro fino a quando non è del tutto eretto.
Prendo il mio cellulare e scatto una foto.
Non ho mai fatto una cosa simile. Perché proprio ora?
Apro la chat con Harry.
Non lo fare Louis, non lo fare.
Troppo tardi. Ho premuto il tasto d'invio. Non riesco a crederci.
Harry ha visualizzato il messaggio. Passano i minuti ma ancora non arriva alcuna risposta.
Mi premo contro la sedia dandomi mentalmente dello stupido.
Il telefono vibra e non posso fare a meno di sussultare quando vedo che il mittente è Harry.
'Toccati per me piccolo'
Cazzo, cazzo, cazzo.
Possibile mi senta così dannatamente eccitato solo per quel cavolo di messaggio?
Inizio a toccarmi, so che non può vedermi eppure voglio farlo davvero. Per lui.
Il mio telefono vibra di nuovo ma non posso prestarci attenzione dato che qualcuno bussa alla porta.
Dannazione!
Cerco di ricompormi e vado ad aprire cercando di coprire al meglio il problema tra le mie gambe. Mi sento al sicuro solo quando sono nuovamente dietro alla mia scrivania.
"Cosa succede Catherine?" Chiedo leggermente scocciato. Il suo tempismo non è stato affatto dei migliori.
"Signore credo di aver cancellato per sbaglio il file sulla 'Energy Master'"
"Cosa hai fatto?" Grido in preda all'ira sentendo la vena sul mio collo ingrossarsi. Ho lavorato su quel progetto per più di un mese, non posso credere che 'lo abbia cancellato per sbaglio'.
"M-mi dispiace signore, non so come sia potuto succedere"
"Non hai fatto nessuna copia?"
"Dovevo farla oggi signore"
"Dio Catherine sei un disastro"
Sono furioso, non posso fare a meno di riversare la mia rabbia su di lei.
"Mi dispiace davvero signor..."
"Se non mi recuperi quei file ritieniti licenziata" gli sbraito contro. Inizia a piangere. So di star esagerando ma non riesco a contenermi. Ci tengo troppo a quel progetto e non posso credere sia andato in fumo in questo modo.
"Non dia retta al signor Tomlinson, Catherine. Non vale la pena piangere per quest'uomo"
La mia attenzione viene catturata dalla voce roca sulla porta. Cosa diavolo ci fa Harry qui?
Lo vedo andare incontro a Catherine per poi stringerla in un abbraccio mentre mi lancia un'occhiata di fuoco.
Che diavolo sta succedendo?

Un babysitter per mio figlio {Larry Stylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora