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Guardo i due bambini sul divano rimanendo perplesso per quanto Jack abbia detto.
Possibile che possano pensare a questo tipo di così già da una così tenera età?
Non posso accettarlo e non ho alcuna intenzione di condividere mio figlio con nessuno. Almeno non ora.
Mi guardo in torno cercando di scrutare la figura del riccio. Mi sembra strano che non sia qui, aveva detto di essere a casa.
"Liam dov'è Harry?"
"È in camera sua" dice solo e non posso fare a meno di lanciare uno sguardo verso il piano superiore. Il castano infatti sembra capire le mie intenzioni.
"Puoi andare da lui Louis, controllo io i bambini" dice dolcemente e mi ritrovo ad annuire davvero entusiasta. Mi dirigo verso la camera di Harry e ci entro senza neanche degnarmi di bussare alla porta.
"Louis"
Harry è seduto alla scrivania controllando una serie di libri destinati probabilmente agli studi universitari.
"M-mi dispiace, non volevo disturbarti"
"Non mi hai disturbato. Se avessi saputo che foste già arrivati sarei sceso in soggiorno" dice mentre rimette a posto tutto per poi alzarsi e venire verso la mia direzione. Non faccio in tempo a metabolizzare quanto stia succedendo che porta una mano dietro la mia schiena per poi stringermi maggiormente a se mentre si impossessa velocemente della mia bocca.
Le sue labbra si incastrano con le mie e non passa troppo tempo prima che le nostre lingue entrino a contatto iniziando una dolce scambio di salive e sapori.
"Non dobbiamo scendere subito" dico provocatorio mentre porto le mani nei suoi ricci stringendolo appena. Non risponde ma si impossessa nuovamente della mia bocca per poi pressare i nostri bacini.
"Credo che sia un'idea fantastica" sussurra malizioso mentre mi spinge verso il letto. Si toglie la maglietta per poi posizionarsi velocemente sul mio corpo.
Più lo guardo e più mi sembra dannatamente bello.
Harry inizia baciarmi avidamente il collo mentre abbassa leggermente i miei pantaloni per poi stringere tra le mani le natiche nude. Non posso fare a meno di sussultare a quel contatto. Voglio di più.
"Harry voglio sentir..."
Vengo interrotto dal suono del mio cellulare. Harry sbuffa e si stende accanto a me sul letto per poi fissare il soffitto.
Prendo il cellulare e mi accorgo che il mittente è Zayn. Possibile che dovesse chiamare proprio in un momento simile?
"Pronto?"
"Louis dove cazzo sei?"
"Vedo che sei di buon umore Zayn"
"Dannazione Louis, ti sto aspettando da un vita. Sei già al ristorante? Pensavo passassi da me prima come fai sempre"
"Ristorante?"
Che diavolo sta succedendo? Perché dovrei andare ad un ristorante ogg...
Oh, cazzo.
"I-il pranzo è oggi?"
Scatto in piedi e guardo subito l'orario sul telefono notando che ancora ho un po' di tempo.
"Si Louis, è oggi. Diavolo sei sempre tu a ricordarlo a me!"
"Va bene Zayn tranquillo. Troviamoci direttamente lì questa volta"
"Ok, a dopo" dice leggermente irritato per poi riattaccare.
Harry mi guarda perplesso. Cosa dovrei fare adesso? E pensare che ero così nervoso per questa mattinata.
"Cosa succede?"
"L'azienda ogni fine del mese organizza un pranzo con i dipendenti. Mi dispiace me n'ero completamente dimenticato"
"Capisco" dice mentre si rialza dal letto per rimettere la maglietta "porterai anche Freddy?"
"S-si, viene sempre anche lui" dico per poi fare un momento di pausa "potresti venire con noi. Anche tu sei un mio dipendente infondo"
Spero davvero che accetti. Voglio stare il più tempo possibile con lui.
"Non credo sia il caso"
"Vorrei davvero che venissi Harry"
Sembra pensarci un attimo ma poi annuisce. Vorrei piangere dalla gioia in questo momento.

"Freddy amore, tu e Jack potreste stare insieme un altro giorno. Non posso assentarmi da quel pranzo, lo sai"
"Ho detto che non ci vengo. Io voglio rimanere qui" dice imbronciandosi. Lo conosco troppo bene, farebbe davvero spettacolo se decidessi di portarlo con me contro la sua volontà.
"Non fa nulla Louis, va a quel pranzo. Mi occuperò io di Freddy"
Harry mi lancia uno sguardo rassicurante ma non vorrei davvero che lui venisse con me.
"Come preferisc..."
"Andate voi due. Mi occuperò io di Freddy" interviene Liam interrompendomi. Amo sempre di più quel ragazzo.
"S-sei sicuro?"
"Certo Louis, per me è un piacere stare con lui" dice dolcemente e non posso fare a meno di sorridere.

Entriamo nella sala prenotata e non posso fare a meno di notare che tutti i miei dipendenti sono già arrivati. Sono dovuto tornare a casa per indossare un completo più elegante per l'occasione mentre Harry, nonostante tutto, ha deciso di indossare un pantalone nero, una camicia dello stesso colore e dei semplici stivaletti. Non posso credere che questo ragazzo non avesse neanche un singolo completo nel suo armadio.
"Louis vedo che ti sei portato il babysitter"
Zayn si avvicina a noi e non posso fare a meno di notare il tono canzonatorio della sua voce.
"Anche lui è un mio dipendente"
"Dipendente" ripete divertito.
Harry lo sta guardando male ma non dice nulla. Non credo che il moro gli vada troppo a genio.
"Andiamo ad accomodarci, serviranno presto gli antipasti"
Seguiamo Zayn verso il grande tavolo e prendo posto in una zona centrale. Harry si siede accanto a me mentre Zayn prendo posto di fronte a noi.
"Tutti questi sono tuoi dipendenti?"
"S-si"
È strano trovarsi con Harry in una situazione simile. Non so come comportarmi con lui.
"Sei davvero un pezzo grosso" dice tranquillamente e non posso fare a meno di avvampare.
"L'impresa è ancora in crescita ma gli affari vanno più che bene"
Mi sento sotto esame. Non abbiamo mai parlato di noi e non posso fare a meno di trovarlo strano.
Un cameriere porta il vino e Zayn riempie subito il mio bicchiere e il suo.
Noto che Harry gli lancia un'occhiata minacciosa ma cerco di ignorarla mentre prendo la bottiglia per versarlo anche a lui.
Quando il moro mi richiama iniziando a parlare di un nuovo investitore sento il riccio sbuffare.
Si comporta quasi come se fosse stato costretto ad essere qui. Inizio a sentirmi in colpa, almeno fino a quando sento la sua mano posizionarsi sulla mia coscia.
"H-Harry cosa sta..."
Mi interrompo quando la mano sale verso la mia intimità. Mi guardò intorno imbarazzato mentre Harry sembra del tutto indifferente a quella situazione. Bloccò i suoi movimenti e lo sento sento sbuffare nuovamente per poi alzarsi da tavola.
"D-dove vai?"
"A casa"
Rimango per un attimo perplesso mentre lo guardò andare via ma mi riprendo subito dallo stato di trance e lo seguo. Perché deve essere sempre così difficile? Riesco a bloccarlo fuori dal locale.
"Che ho fatto di male questa volta? Credi davvero che ti avrei lasciato masturbarmi di fronte a tutti i miei dipendenti?"
Quasi urlo. Non riesco a credere che sia così infantile.
"Che cazzo vuoi Louis? Non mi va semplicemente di stare qui. Torna pure dentro e parla con il tuo amichetto"
È davvero questo il problema? Gli dà fastidio che non gli abbia prestato attenzione per un breve lasso di tempo?
"Cosa dovrei fare secondo te? Ignorare Zayn?" grido mentre sento alcune lacrime iniziare a rigarmi il viso.
"Hai detto di amarmi no?"
"Che diavolo significa questo? Non posso più parlare con un mio amico perché ti amo?"
È davvero immaturo. Uno stupido ragazzino del tutto immaturo.
"Fanculo Louis. Va a parlare con chi cazzo ti pare"
Si strattona dalla mia presa e se ne va. Che vada lui a farsi fottere, non voglio più perdere tempo dietro ai suoi terribili sbalzi di umore.

Un babysitter per mio figlio {Larry Stylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora