"Guarda cosa ho portato!" disse lei, uscendo una scatola piena di canne dalla valigia.
Erano passate due settimane dall'ultima volta che vidi Cesare. La mia giornata era sempre la stessa: dormire, mangiare, lavorare. Mi mancava tanto, ma io il mio lavoro l'ho fatto. E se lui avesse scelto lei, non potevo far altro che rispettarlo.
"È il tuo antidoto, fidati."
"Non fumo da quando sono partita."
"L'amore ti ha fatto diventare santa, non mi piace. Stasera, discoteca!" la guardai ridere e mi passò una canna.
"Te la faccio incominciare solo perché hai il cuoricino spezzato."
"Uh, grazie. Voglio avere il cuoricino rotto più spesso, allora!" risi e la accesi, facendo un bel tiro lungo e a pieni polmoni. Appoggiai la schiena al muro e la passai a Fede, mentre io guardavo il cielo.
"Tiè, finiscila. Io vado a contattare Giuse, spero mi faccia avere braccialetti gratis." Disse, ridendo.
La fumavo con tanta tranquillità, davvero. Mi stavo rilassando dopo tante giornate piene di tristezza e pianti, mi ci voleva. Un punto in più per la mia migliore amica.
Pochi minuti dopo la vidi raggiungere la mia camera ballando ed urlando.
"Allora?"
"Gli ultimi due! Fra un po' andiamo a prepararci, ci verrà a prendere tra quattro ore."
Federica fece le trecce, quelle che partivano dalla radice, ai miei capelli lunghi e mi passò alcuni abiti.
"Decidi tu che metterti." Mi passò una maglietta trasparente che faceva vedere il reggiseno, ed una gonna aderente rosa cipria, e decisi di mettere l'anfibio nero che mi misi anche al primo appuntamento con Cesare.
"Scendiamo che siamo in ritardo." Disse, prendendo la borsa. La presi anche io e presi le chiavi di casa, chiudendo e scendendo.
"Ciao Giuse." Lei si sedette davanti vicino a lui, mentre io mi sedetti dietro.
"Ecco i bracciali."
"Ti amo." Disse, baciandolo.
"Lo faccio solo per lei."
"Sì ma non glielo ricordare!"
"Posso fumare?" chiesi io, guardandolo.
"Certo." Mi feci passare una canna da Fede e abbassai il finestrino, fumando. Il ragazzo biondo, muscoloso e dagli occhi chiari, partì mettendo musica techno a tutto volume, facendoci ballare.
Erano le 11 quando entrammo nel locale. Come al solito, la prima cosa che facemmo fu bere, poi fumare e per ultimo raggiungere la pista da ballo. Per una volta, dopo quei giorni, mi stavo divertendo con la mia migliore amica, ballando, senza pensare a niente, senza pensare a lui.Mi svegliai con un mal di testa assurdo, per fortuna era domenica ed era il nostro giorno libero. Mi alzai e raggiunsi subito la cucina, prendendo qualcosa per quel mal di testa.
"Buongiorno." Disse Fede, raggiungendomi poco dopo.
"Buongiorno anche a voi, ma dove siete andate stanotte?"
"In discoteca, perché?"
"Perché siete entrate in casa urlando come le pazze."
"Io non ricordo niente di quello che è successo." Volsi uno sguardo verso di Federica che ingoiava la tisana.
"Poi ti racconto. Comunque sì, era più lei che urlava. Scusaci se ti abbiamo svegliato."
"Non ti preoccupare." Nelson mi guardò e mi lasciò un bacio sulla fronte, raggiunse camera sua mentre io aspettai il rumore della porta chiudersi per incominciare a parlare.
"Davvero non ti ricordi nulla?"
"No, ho un mal di testa. Ho vomitato stanotte?"
"Oh sì, hai vomitato sulla camicia di un ragazzo che non faceva altro che provarci."
"Beh meglio, l'ho cacciato nel modo migliore. E poi, che cosa è successo?"
"Nulla di che, abbiamo continuato a bere e fumare, siamo tornate a piedi, erano le tre di notte se non sbaglio, hai incominciato ad urlare per tutta Bologna dicendo che Cesare era uno stronzo, che ti ha spezzato il cuore e che per te se ne poteva andare a fanculo."
"Ah davvero? Lui non mi ha sentito, vero?"
"Non lo so." La guardai e poi corsi a bussare in camera di Nelson.
"Entra." Disse, ed io spalancai la porta. "Che c'è?"
"Ho bisogno di un favore enorme. Ho bisogno che tu chieda a Cesare se per caso stanotte mi ha sentito urlare."
"Mi dispiace deluderti ma sì, ti ha sentito."
"Come lo sai?"
"Mi ha chiamato e mi ha detto che ti..."
"Mi ha contattato?" lui mi guardò ed annuì. Chiusi la porta dietro di me e raggiunsi il soggiorno, trovando fra le cose il telefono.
Cesare:
Pensi davvero quelle cose su di me?Giorgia:
Sei solu ano struzzo. Ty mu piacu e scrgly la tua ex.Cesare:
Ne possiamo parlare domattina?
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In Your Eyes||Cesare Cantelli
Fanfic"Aveva una felpa a zip grigia, una maglietta bianca e dei jeans chiari. Le braccia palestrate si intravedevano grazie all'aderenza della felpa; i suoi occhi erano sul verde, quasi tendente al marrone chiaro e grandi, i capelli sbarazzini e portati v...