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Dopo l'ora di trasfigurazione ci riversiamo tutti insieme nei corridoi,  incredibile quanti studenti ci siano ad Hogwarts.
Alla fine ieri sera io e Cedric abbiamo convenuto che è meglio mantenere la nostra relazione segreta.
<<Olivia! Ci sei?>> mi scuote Draco sbuffante, stava dicendo qualcosa?
<<Scusami .... Stavo pensando.>> dalle vacanze di Natale il nostro rapporto è irrimediabilmente mutato, la paura dell'ira di mio padre mi pervade nonostante sia consapevole che in questo momento è in un luogo molto lontano: l'Egitto.
<<Stavo dicendo che io ho dimenticato i libri, puoi sederti con me così li metti in mezzo? >> dice con tono mellifluo, <<Draco come è possibile che tu non abbia mai un libro quando c'è camera nostra che trabocca di tomi? >> sono consapevole che la vera intenzione di Draco è stare in gruppo insieme a Pozioni per prendere un bel voto, ma sono stanca di essere usata.
<<I tomi appartengono tutti a te, non capisco ancora perché non ti abbiano smistata in Corvonero.>>
dice ghignando, ah mi ero dimenticata: durante le vacanze di Natale è diventato anche più insopportabile !
<<Senti fa come vuoi, ma io non voglio più fare la tua schiava.>> dico spingendolo da parte, mi sento tirare e sbattere contro il muro
<<Senti un po' Owen, puoi anche fare la caparbia ma entrambi sappiamo già come andrà a finire. Quindi ti consiglio di essere collaborativa.>> sussurra minaccioso,
<<Lasciala stare Malfoy.>> riconoscerei questa voce tra mille... <<Non credo che siano affari tuoi Diggory.>> ringhia Draco,
<<Venti punti in meno a Serpeverde, ti consiglio di sgomberare se non vuoi diventare il disonore della tua casata.>> ribatte Cedric imperturbabile.
Draco si scolla e se ne va, Cedric al contrario si avvicina a me
<<Stai bene?>> dice appoggiando una mano sulla mia spalla,
<<Seguimi.>> sussurro al suo orecchio, mi dirigo verso la stanza delle Necessità e vi entro controllando che non ci sia qualcuno a osservarci.
Dopo qualche secondo entra anche Cedric che con uno scatto mi avvinghia a se, sento le sue labbra tracciare la linea della mia mascella per poi arrivare alle mie labbra esigente, mai quanto in questo periodo è stato così focoso e passionale.
Con uno scatto mi fa togliere la toga della divisa lasciandomi solo in camicia, porto le mani verso la sua cravatta stretta attorno al collo e gliela allento per poi sfilargliela. Le sue mani viaggiano sulla mia schiena sotto il tessuto leggero, calme e delicate.
Cedric lancia un mugolio all'interno della mia bocca e si stacca controvoglia:
<<Devo andare a Divinazione.>> sussurra a fior di labbra, sbarro gli occhi ricordandomi della lezione di pozioni, afferro la toga che era stata scagliata per terra e corro verso l'uscita sotto lo sguardo divertito di Ced, <<Santa Morgana,
Piton mi ammazza !>>

<<Bene, Signorina Owen. Vedo che si è degnata di presentarsi a lezione.>> osserva Piton con il suo solito sguardo da pesce lesso,
<<Scusi Professore, ho avuto un contrattempo.>> e mi infilo nel primo banco vuoto: accanto a Draco.
<<Non dovresti continuare a frequentare Diggory: ti fa arrivare in ritardo a lezione, Owen.>> ghigna Draco facendomi alzare gli occhi al cielo;
<<Da quando sei diventato una creatura onnisciente, Malfoy?>> ,
<<Fidati che so molte più cose di quelle che credi.>>
mi risponde stringendo i denti,
<<Cosa intendi?>> non capisco... che genere di cose?
<<Tuo padre non sarebbe felice di sapere cosa avete fatto tu e Diggory la notte di Natale.>> è una minaccia?
<<Tu non sai niente Malfoy, non abbiamo fatto nulla.>> devo ammettere che è abbastanza imbarazzante preparare la pozione e nel mentre parlare di queste cose...
<<Cinque punti in meno, signorina Owen. Non solo è arrivata in ritardo ma ora disturba anche il suo compagno.>> ci interrompe Piton, devo mordermi la lingua per non rispondergli e continuo in silenzio a fare la pozione.
L'aula diventa silenziosa come una tomba e l'unico rumore che si sente è il ribollire dei calderoni.

<<Eccellente pozione, signorina Owen! Venti punti a Serpeverde. >> dice Piton annusando il liquido fumante all'interno del mio calderone,
sorrido soddisfatta.
<<Al contrario Malfoy, la sua pozione è terribile! Ha un colore spaventoso, mi sorprendo che non sia già esplosa.>>
ok, mi correggo: questa è la vera soddisfazione.
<<Che Troll.>> commento spiritosa guadagnandomi una bella occhiataccia.
Alcuni corvonero ridono alla mia battuta e vedo già Malfoy gridare vendetta.

<<Hey Olly, vieni con noi da Hagrid?>> mi chiede Hermione finita la nostra sessione di studio intenso,
<<Con piacere.>> e insieme ci dirigiamo alla capanna del guardiacaccia. Ma appena arriviamo capiamo subito che qualcosa non va, Fierobecco è legato ad un palo vicino all'orto delle zucche di Hagrid.
<<Ciao Hagrid, cosa succede?>> chiediamo notando la sua faccia sconvolta, ha proprio una pessima cera.
<<Stanno arrivando per ammazzare Fierobecco.>> il pallore del suo viso lo rendono quasi irriconoscibile, non mi aspettavo che sarebbero venuti così presto.
<<Volete un te? >> chiede mettendo l'acqua a bollire, incredibile quanto sia cordiale anche in una situazione del genere. <<Hagrid, ci dispiace tanto.>> cerco di consolarlo,
<<No, è giusto così. Fierobecco non doveva attaccare Malfoy.>> disse cercando di convincere più se stesso che noi,
<<Ah, Ron. Ho trovato Crosta, si era perso nella foresta proibita. Sta più attento la prossima volta o si potrebbe mettere veramente in pericolo.>> dice Hagrid tirando fuori dalla tasca un topo gigante,
<<Oddio Ron, non dirmi che quel topo è tuo.>> dico inorridita,
<<Hey, lui non è un topo qualsiasi! È Crosta, ce l'ho dal primo anno.>> risponde offeso Ron attirando a se il ratto, farò finta di non aver visto nulla. È meglio.
A un tratto qualcosa entra dalla finestra e rompe un vaso, tutti ci giriamo a guardare e vediamo che stanno arrivando il signor Malfoy, Silente e mio nonno.
<<Presto ragazzi! Uscite dalla porta sul retro non devono vedervi qui.>> corriamo a nasconderci, è proprio vero: sembra che questo tre se le attirino come calamite le sfighe.
<<Non c'è la faremo mai a passare inosservati. >> sussurra Hermione nascosta dietro alla porta, <<Va bene, io li distraggo e voi andate. Ci troviamo nel cortile interno.>> dico coraggiosa, tanto sono intoccabile.
<<Hagrid se non ti dispiace vorrei rimanere, giusto per salutare un attimo mio nonno.>> dice rientrando nella capanna,
<<Mmma certo, vuoi del te?>> mi richiede, povero Hagrid deve essere proprio sotto pressione.
<<No grazie Hagrid, coraggio puoi farcela.>> apre la porta pronto per accogliere i tre maghi,
<<Olivia, che ci fai qui cara?>>
chiede mio nonno togliendosi il cappello,
<<Oh nulla nonno, sapevo che saresti venuto e quindi ho approfittato per salutarti.>> dico con un sorriso falso, il padre di Draco mi osserva con un ghigno sulle labbra, uguale a quello del figlio.
<<Miss Owen, non dovrebbe essere qui. Non è un posto per ragazzi.>>
osserva spudorato Lucius, da quando abbiamo chiesto la sua opinione? <<Oh, suvvia Lucius. Hagrid è la creatura più buona e generosa che io conosca, sono sicuro che la ha semplicemente ospitata nell'attesa del nostro arrivo.>> lo tranquillizza Silente, <<Cara... perché non ritorni al castello? Ci incontreremo poi la finito tutto.>> dice mio nonno appoggiandomi affettuoso una mano sulla spalla.
<<Va bene, vado. Auguri una buona serata a tutti!>> ",belli e brutti" aggiungo nel pensiero, corro verso l'entrata della scuola dove avevamo accordato il ritrovo.

ℒ𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶 𝑒' 𝓊𝓃𝒶 𝓂𝒶𝑔𝒾𝒶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora