Viaggio nel tempo

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Ok, facciamo il punto:
-Abbastanza Galeoni per permetterci vivere cinque anni in America: ci sono
-Diploma di conseguimento dei MAGO: c'è.
-Giratempo del nonno: c'è
-Borsetta sul quale è stato praticato l'incantesimo di estensione: pronta
-libri, vestiti, cose varie... dovrebbero esserci tutti.
-Passaporti e carte d'identità falsi: mancanti.
Devo andare a Notturn Alley... devo prendere i documenti per me e Cedric.
<<Pippi, vado a Londra. Non mi aspettare per pranzo!>> urlo per farmi sentire dall'elfa e mi smaterializzo nella cupa via, entro da Migie Sinistrer. Mi guardo un po' intorno, questo posto è inquietante ed affascinante allo stesso tempo; non pensavo potesse essere possibile... <<Buongiorno Signorina Owen, che piacere rivederla.>> ghigna il commesso, il lavoro gli si addice....
<<Salve, sono qui per quell'ordine...>> dico vaga, in questo posto ci potrebbero essere spie di auror sempre pronte a captare qualcosa di anomalo.
<<Ovviamente, eccoli! Sono di ottima fattura, può stare sul sicuro che nessuno si renderà conto...>> dice il ragazzo tirando fuori da sotto il bancone un pacchetto che subito apre per lasciar in mostra la mercanzia, <<Bene, bene. Ecco i trecento galeoni che avevamo accordato.>> dico frettolosa lasciando cadere sul banco il sacchetto contenente il denaro, se non si muove giuro che lo oblivio... <<Ecco... in verità sono venuti meglio del previsto e questo fa salire il prezzo...>> dice riponendo insoddisfatto i documenti contraffatti sotto il banco. Sta scherzando spero!
<<Ma aveva detto che non mi sarebbe costato più di trecento galeoni! E sentiamo, quanto sarebbe da lei la cifra richiesta?>> dico con disappunto, se pensa di poter arrivare a compromessi si sbaglia di grosso! <<Ecco... seicento galeoni li reputo sufficienti per la merce.>> dice mielenso, non se ne parla! <<E dove dovrei trovarli io tutti quei soldi?>> chiedo furiosa, non so se se ne rende conto, ma sta chiedendo a una ragazza appena diplomata un sacco di soldi... <<Oh, è la nipote del signor Caramell, sono sicura che in un qualche modo troverà quei soldi.>> lurido viscido libidinoso..
<<Non pagherò tutti quei soldi!>> sono furiosa, se non avesse saputo che mio nonno era il ministro della magia a quest'ora starei già cercando Cedric. <<Come vuole signorina, in tal caso distruggerò personalmente i documenti.>> dice prendendo le carte e avviandosi sul retro, e adesso che faccio? Solo una soluzione mi viene in mente...
<<Stupeficium!>> dico centrando il commesso in mezzo alle scapole, cade rovinosamente contro a dei vasetti di vetro contenenti tutte le schifezze immaginabili. Usare le maniere forti era l'ultima delle mie opzioni, ma a mali estremi... <<Accio documenti.>> e li afferro non appena mi giungono tra le mani, non mi interessa se adesso avrò scatenato gli auror in ascolto!
<<Oblivion!>> punto la bacchetta contro il commesso, sono stata lì così tanto tempo a cancellargli la memoria che probabilmente non ricorda più il suo nome; ma mi son detta che era meglio non rischiare.
Recupero il sacchetto con dentro il denaro, trecento galeoni fanno sempre comodi!
Mi smaterializzo ad Hogwarts, avrei voluto fare un salto a casa ma come faccio? Se c'erano degli auror in ascolto saranno già sulle mie tracce...
Atterro nella stazione del treno, smaterializzarmi all'interno di Hogwarts sarebbe impossibile.
Quanto tempo che non torno qui!
È ancora tutto uguale, certo non me lo aspettavo dopo la Battaglia...
Entro nel cancello, nessuno nei paraggi; sarebbe strano il contrario... è appena finita la scuola!  Mi infilo in un boschetto vicino allo stadio di quidditch, deve essere un posto in cui nessuno possa vedermi una volta arrivata. Infilo la bacchetta nella borsetta e afferro la giratempo; fortunatamente non va a giri ma ci sono le rotelline per selezionare anno, mese e ora. Allora... Tre anni e due mesi. Aziono la giratempo e le immagini iniziano a scorrere veloci intorno a me, si susseguono le stagioni indisturbate sotto ai miei occhi; Cedric sto arrivando!
Quando tutto attorno a me si ferma capisco di essere arrivata e finalmente sento di nuovo il mio cuore palpitare, quasi impazzisco a sapere che il mio amore è a qualche metro distante da me e che presto potrò baciarlo, stringerlo a me tutta la notte e dirgli che lo amo tutte le mattine da oggi in poi.  Mi affaccio dal mio boschetto, nessuno nei paraggi: perfetto!
Mi cambio e indosso la mia vecchia divisa di Beuxbatons per non dare nell'occhio ed esco di soppiatto dal mio nascondiglio, ora che sono qui manca soltanto una cosa: introdurmi nel labirinto. Sono quasi le dieci e secondo i miei calcoli i campioni starebbero entrando ora, corro verso il labirinto che avevano costruito;
<<Bombarda!>> e mi introduco all'interno. Ora arriva la parte difficile: trovare Cedric. Mi addentro sempre di più all'interno del labirinto, le alte mura di siepe iniziano a stordirmi fino a quando non so più dove sono; mi sto preoccupando, e se non riesco a trovarlo? e se ha già preso la coppa mentre io ero qua a vagare come una deficiente? <<Ceeeedric!! Ceeeed!>> inizio a urlare disperata correndo da tutte le parti. Ad un certo punto vedo una figura passare scattante davanti alla fine del mio corridoio.
Quando arrivo alla fine purtroppo non c'è più traccia di nessuno. Inizio a correre di nuovo, chiamando Cedric fino a quando non sento una mano afferrarmi e tirare all'interno di un cunicolo.
Sento puntarmi al collo una bacchetta, il volto di Cedric apatico mi confonde e comprime il mio corpo al muro di foglie.
<<Chi sei?>> dice freddo stringendo la presa sul mio collo, <<Cedric... sono io, Olivia.>> dico incredula di quello che sta accadendo, mi aspettavo un ricongiungimento più affettuoso...
<<Non è vero! Olivia è sugli spalti ad aspettarmi tornare con la coppa in mano. È vero ci assomigli ma tu sei più grande! Sei solo una delle tante trappole del labirinto!>> dice spingendomi ancora di più verso il muro. Delle lacrime iniziano a rigarmi le guance, lacrime di disperazione, lacrime di rabbia; io voglio baciarlo e lui vuole uccidermi, che paradosso!
Vedo gli occhi di Cedric addolcirsi lasciando prendere il largo al suo Io più umano e infatti allenta la presa facendomi finalmente riprendere aria a pieni polmoni.
<<Cedric, sono io, Olivia. Sono venuta dal futuro! Guarda la giratempo! È con questa che sono venuta da te. Sono qui per scappare insieme, per salvarti.>> dico quasi urlando e tirando fuori la giratempo dalla tasca convulsamente.
Cedric abbassa la bacchetta ed esamina la giratempo, <<Ma... perché mi dovresti salvare?>> chiede confuso restituendomela, <<Cedric, oggi verrai ucciso. Sono tornata indietro per impedire che ciò accada. Ho vissuto tre anni di inferno senza di te e il solo pensiero che ho avuto è stato quello del giorno di oggi.>> dico esausta cadendo in ginocchio, <<Un attimo... hai la mia età adesso? E come sarei morto?>> chiede ancora più confuso, non è facile da spiegare; soprattutto quando non riesci a reggerti in piedi dalla stanchezza... <<Si, ho diciassette anni. Mi sono appena diplomata a Beuxbatons. Comunque... la coppa del torneo è una passaporta, nel passato tu ed Harry l'avevate afferrata insieme e vi aveva smaterializzati nel cimitero del padre di Voldemort dove stava aspettando Harry per risorgere sotto le nuove spoglie dell'oscuro signore.>> spiego reggendomi la mano col gomito appoggiato al fianco, fa male e ho paura che sia a causa del viaggio nel tempo...
<<Ma è terribile, dobbiamo avvisare Harry! Un attimo... ti senti bene?>> chiede abbassandosi a terra e poggiandomi la mano sulla spalla, tiro fuori una boccetta di pozione rinvigorente dalla borsetta e la bevo tutta in un sorso; molto meglio! <<Si, credo sia a causa del viaggio nel tempo. Harry... non possiamo dirglielo, modificheremmo troppo la linea temporale. Sarebbe un disastro se lo venisse a sapere.>> dico mentre Cedric mi aiuta a rialzarmi in piedi.
<<E allora cosa dovremmo fare?>> ,
<<Semplice, scappare!>>

ℒ𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶 𝑒' 𝓊𝓃𝒶 𝓂𝒶𝑔𝒾𝒶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora