E vissero per sempre felici e contenti

2.7K 92 13
                                    

<<Bella? tutto ok?>> chiede una voce dal bagno, un altro conato: riverso il tutto nella tazza del water. <<Per niente. Non riesco a smettere di rimettere..>> dico non badando nemmeno all'interlocutore. <<Forse è meglio se vai in ospedale...>> dice aprendo la porta del cesso con un Alohomora, <<Grazie, ma non posso! È il mio primo giorno da capo reparto per la comunicazione! Cosa direbbe la Presidentessa se mi assentassi proprio oggi?>> chiedo sedendomi esausta accanto alla tavoletta del wc. <<Penserei che non ci sarebbe problema. Inoltre preferisco accertarmi che i miei dirigenti siano in buona salute piuttosto che piegati su un water di un bagno pubblico...>> dice con voce rassicurante e solo allora mi rendo conto di star parlando col Grande Capo, che figura... <<Per Merlino! Scusi Presidentessa, non mi ero accorta di star parlando con lei.>> esclamo in imbarazzo, certo che se fosse stato un maschio non mi ritroverei in questa situazione... <<E come avrebbe potuto? Comunque... insisto che lei si faccia visitare al più presto! Faccio preparare un Camino.>> e detto questo mi lascia sola nel piccolo cesso e rigettare per l'ennesima volta tutto il contenuto del mio stomaco.

Il San Bernard Hospital non è per niente male, certo non capisco come mai qui a New York non possano esserci spazi magici assestanti ma debbano essere tutti inglobati in edifici babbani; tutto un altro mondo rispetto a Londra...
Sono seduta sul lettino della stanza del pronto soccorso, aspettando le analisi. Perfortuna ho smesso di vomitare, odio il sapore acido che il reflusso mi lascia in bocca! La porta si spalanca violentemente lasciando entrare un Ced tutto trafelato, avevo espressamente chiesto di non dire a nessuno che mi trovavo qui...
<<Bella! Per Merlino! Che diamine è successo?>> chiede ancora con il fiatone, <<Nulla Ed, solo un po' di vomito...>> lo tranquillizzo facendolo sedere accanto a me e mi afferra la mano, non dovrebbe essere qui, dovrebbe essere ai corsi di addestramento!
<<Wilson mi ha avvisato che ti avevano portato in ospedale, mi sono precipitato. Sicura di star bene?>> chiede per la seconda volta, ma non ho nemmeno il tempo di rispondere che dalla porta della stanza entra il dottore con in mano una cartella; l'espressione sorridente mi rassicura, buone notizie immagino!
<<Lei deve essere il marito della signorina!>> dice allegro parandosi davanti a noi, certo che la suspense gli riesce bene... <<No, almeno non ancora!>> esclama ansioso il mio amore, basta che me lo chiedi sciocco...
<<In tal caso sono felice di annunciarle che presto sarete in tre!>> che diavolo significa, Cedric mi lancia una occhiata confusa e alzo le spalle altrettanto smarrita, <<Si spieghi meglio dottore!>> certo che la chiarezza...
<<Ma come, signorina, non mi dica che lei non si è accorta di essere incinta! Comunque adesso me ne devo andare ho un altro paziente da visitare. Ancora tante congratulazioni!>> e se ne va, senza troppe cerimonie lasciandoci a bocca aperta.
<<Diventerò padre...>> dice Ced a bassa voce, più a se stesso che a me, <<Ced... mi dispiace, non doveva andare così. Avresti dovuto finire l'addestramento... ora come faremo?>> guardo per terra, assorta nei miei pensieri. Come è potuto succedere?
Una mano mi accarezza la guancia costringendomi a guardarlo negli occhi... piange! Addirittura?
<<Bella non pensarci nemmeno! È il giorno più bello della mia vita!>> dice quasi ridendo, le lacrime scivolano lungo le sue guance di rosa, lacrime di gioia!
<<So che non è proprio il posto adatto per chiedertelo ma...>> scende dal letto inginocchiandosi davanti a me, <<Olivia Owen, alias Isabella Clark, vuoi farmi l'onore di diventare mia moglie?>> chiede tirando fuori dalla tasca della sua giacca a vento una scatolina in velluto contenente un anello. Senza parole, sono senza parole!
Ced alza un sopracciglio e vedo che inizia ad agitarsi nell'attesa di una mia risposta, <<Allora?>> chiede avanzando la scatolina, <<Ma certo che si! Dio mio come hai fatto a prendere questo anello? È bellissimo!>> dico fiondandomi tra le sue braccia, mi prende la mano sinistra nella quale infila l'anello con la pietra verde. Lo bacio, lo bacio fino a perdere l'equilibrio e farci cadere, lo bacio sul pavimento mentre lui si agita per le risate, <<Vacci piano signora Peppergold, porti nostro figlio in grembo!>> esclama stringendomi forte al suo petto sul quale abbandono la testa esausta per tutte le emozioni.

Certo non mi aspettavo un matrimonio minimalista, ma Ced ha veramente esagerato con gli invitati! Wilson mi porge il braccio, pronto a farmi percorrere tutta la navata

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Certo non mi aspettavo un matrimonio minimalista, ma Ced ha veramente esagerato con gli invitati!
Wilson mi porge il braccio, pronto a farmi percorrere tutta la navata. <<Sei pronta?>> chiede cercando di rimanere impassibile ma si vede che qualche lacrimuccia la vorrebbe versare... <<Si, solo... promettimi di non farmi cadere!>> dico con il cuore che batte a mille, non sono pronta a passare sotto gli occhi di tutti i nostri colleghi!
La musica inizia ed entro nella grande sala addobbata sotto lo sguardo di tutti.  Tutti gli occhi sono puntati su di me, o meglio sul mio enorme pancione da ottavo mese tutto fasciato dal vestito bianco; panico! Wilson mi tira lungo la navata, se non fosse per lui sarei rimasta ferma all'entrata. Girato l'angolo riesco finalmente a vedere l'abside dove Ced mi aspetta con le mani congiunte, mani che si torturano a vicenda. Mi rivolge un sorriso luminoso e solo all'ora mi ritorna il coraggio, voglio raggiungerlo, voglio dirgli che lo amerò per tutta la vita davanti a tutti questi testimoni!
Avanzo il passo e ora è Wilson che viene trascinato a forza verso l'altare. Vedo gli occhi di Cedric luccicare, quanto è bello... stringo il bouquet quando finalmente la Presidentessa inizia a parlare, e nel momento in cui sento la fede dorata stringermi il dito capisco che ormai la mia vita sarà meravigliosa finché avrò mio marito accanto.

<<È una bambina!>> urla il dottore sovrastando il pianto della mia piccola, un sorriso si imprime sulle mie labbra ad udire queste parole, mentre chiudo gli occhi esausta per il travaglio.
____________________________________

Spazio autrice
Anche se mia dispiace lasciare Olivia e Cedric credo che ormai la storia sia già abbastanza lunga. Voglio ringraziarvi di cuore se siete arrivate fin qui nella lettura di questo "libro" perché è solo grazie a voi se riesco ogni giorno ad impegnarmi nel cercare sempre nuove idee.
Siete la mia forza, col cuore
O.O. ❤️

ℒ𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶 𝑒' 𝓊𝓃𝒶 𝓂𝒶𝑔𝒾𝒶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora