La terza prova

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Uno spiraglio di luce mi colpisce il viso costringendo a svegliarmi, un sorriso spontaneo mi sale alle labbra quando vedo Cedric dormire profondamente appoggiato al mio petto. Dalla bocca schiusa escono sospiri sommessi, come quelli di un bambino; il mio Cedric... Gli accarezzo la guancia rosea che tante volte ho baciato con trasporto e un sospiro più profondo degli altri mi lascia intuire che abbia riconosciuto il mio tocco, seppur incosciente, dovrei svegliarlo... è quasi l'ora della prova, ma è troppo bello quando dorme.
<<Ced... è tardi. Inizia la gara.>> gli sussurro dolcemente all'orecchio mentre osservo impaziente le sue ciglia aprirsi, un sorriso abbozzato mi scalda il cuore; farei qualunque cosa per rivederlo tutti i giorni.
<<Buongiorno amore mio.>> dice stringendomi tra le sue braccia e attirandomi sopra di lui,
<<Cedric! Mi stai facendo il solletico!>> mi dimeno cercando di scansare tra le risate le sue mani mentre un sorriso furbetto si tramuta in una risata. <<Sei veramente subdolo! Come cavolo hai fatto a finire in Tassorosso?>> dico stendendomi esausta al suo fianco, tutte quelle risate mi hanno fatto venire il fiatone... <<Sono estremamente leale.>> mi bacia la fronte allegro, <<Allora promettimi che scapperemo un giorno.>> sussurro sulle sue labbra allacciandogli le braccia al collo, <<Anche subito, ma purtroppo non potremmo andare molto lontano se non hai nemmeno un diploma... inoltre la traccia sarebbe un problema.>> mi bacia teneramente con la consapevolezza che prima o poi i nostri sogni diverranno realtà.

<<Fai attenzione ti prego. Non mi fido di quel che si nasconde in quel labirinto.>> gli prendo il viso tra le zmani e lo bacio appassionatamente approfittando dell intimità della tenda. Rimaniamo a lungo abbracciati finché non lo chiamano per svolgere l'ultima prova. <<Ti amo.>> mi dice prima di lasciarmi, <<Io di più.>> e così se ne va lasciando entrambi con un sogno nel cuore: vivere insieme fino alla morte.

Un lampo di luce illumina il piccolo spiazzo antecedente all'entrata del labirinto, era ora che arrivassero... Fleur e Krum erano già stati recuperati!
Tutta la platea si alza esultante vedendo sia Cedric che Harry con la coppa in mano tralasciando un piccolo dettaglio... Harry è steso sul corpo immobile di Ced in lacrime, Silente si precipita sui due cercando di svegliare Ced in vano. Non vedo più niente, solo il corpo del mio amore steso a terra esanime, pallido, morto. Corro senza fiato verso di lui fregandomene di tutti gli sguardi degli studenti che continuano a festeggiare ignari. Mi inginocchio tremante vicino al corpo che poco prima avevo stretto tra le mie braccia ancora pulsante di vita e amore... lo stringo al mio petto; non è vero, non può essere vero. E così le forze mi abbandonano, mentre bacio disperata il volto della mia unica ragione di vita in lacrime, lacrime amare.

Quando mi sveglio sono in uno dei letti dell'infermeria, la luce che filtra dalle finestre è fioca, slavata, deve essere l'alba. Sento delle voci borbottare non troppo lontano al che mi alzo cercando di scorgere chi sono quelli che stanno parlando, Silente e la McGrannit discutono con Madama Chips; probabilmente delle mie condizioni...
Silente purtroppo vede che mi sono svegliata e interrompe subito il colloquio impedendomi di ascoltare abbastanza per capire di cosa stiano effettivamente parlando, <<Signorina Owen, mi fa piacere vedere che si è svegliata...>> dice raggiungendo il mio letto, <<Salve preside... cosa mi è successo?>> chiedo non ricordando nulla, perché mi ritrovo in infermeria?
<<Ecco signorina, è complicato da spiegare... Vuole vedere qualcuno?>> chiede Silente con la fronte corrucciata, non capisco tutto il suo turbamento... <<Si, signore. Mi piacerebbe vedere Cedric Diggory.>> dico senza neanche pensarci, la mia prima scelta sarà sempre lui! <<Mi dispiace ma il signor Diggory è impossibilitato da cause di forza maggiore. Vuole vedere uno dei suoi amici?>> dice silente teso, <<Si...allora mi potrebbe chiamare Draco Malfoy ?>> chiedo confusa, quali dovrebbero essere le cause di forza maggiore? Silente scompare per poi rientrare immediatamente con Draco, aspettava fuori dalla porta?
<<Draco ma che sta succedendo? Dov'è Cedric?>> chiedo vedendolo arrivare con una espressione compassionevole, <<Olly... Cedric c'è, è proprio di fianco a te.>> dice guardando in basso, ma che diavolo sta dicendo? Mi sarei accorta se Cedric fosse qui! Giro la testa dall'altra parte e i miei occhi si scontrano con una figura stesa e rigida adagiata sul letto di fianco al mio, è coperta da un lenzuolo bianco che però lascia intravedere la sua figura: Cedric...  Sento la bocca dello stomaco chiudersi, la gola mi brucia per tutte le grida che vorrei urlare, mi alzo di scatto dal letto incurante della camicia da notte e del calo di pressione che mi fa barcollare; Cedric.... gli afferro una mano, fredda, inanimata, abbandonata. Inizio a piangere, a gridare, a battermi il petto, a graffiarmi il volto fino a quando sento due braccia forti bloccarmi mentre sono preda dalle convulsioni di isteria. Poi di nuovo buio. 

<<Olivia... Olivia, tesoro, mi senti?>> é la voce di mia madre che mi chiama, <<Mamma...>> biascico ancora mezza addormentata, giusto per far sapere di essere sveglia. <<Tesoro, devi alzarti... ti portiamo a casa. >> dice scrollandomi delicatamente. Cedric... cosa ne hanno fatto? Dov'è ora?
<<D'accordo mamma. Verrò stasera con la metropolvere. >> dico ridestandosi del tutto, con la coda nell'occhio guardo il letto di fianco al mio ma è vuoto. <<Va bene tesoro. Ma non fare troppo tardi.>> e detto questo si smaterializza lasciando calare il silenzio nell'infermeria.
Mi guardo intorno, un paio di jeans e una maglietta sono appoggiati sulla sedia di fianco al letto. Mi cambio velocemente e cerco di raggiungere la sala comune, devo sapere!

La sala è stranamente vuota, salgo al dormitorio e trovo Pansy  che studia, <<Olivia! Ti sei svegliata! Ma che ci fai qui? Pensavo che fossi già andata a casa...>> dice sorpresa di vedermi, <<No, ci sto andando... Tu sai dove sono tutti?>> chiedo ancora confusa del deserto che c'è in sala comune, <<Oh! Probabilmente sono al funerale... io purtroppo avevo da studiare e non c'è l'ho fatta.>> dice con una tranquillità quasi glaciale, <<Cosa? E dove lo fanno?>> chiedo a ruota, <<Sulla spiaggia a ovest del lago nero.... Olly?>> mi chiama mentre avevo già un piede fuori dalla porta, <<Si?>> rispondo impaziente, <<Non andarci, è meglio se non lo vedi.>> risponde ma non le do ascolto incurante se alla vista della bara morirò di crepacuore.  Corro a perdifiato verso le acque nere del lago fino a raggiungere tutti gli altri studenti che si erano riuniti per celebrare la memoria del mio amore. Ed eccola, una bara bianca, candida come la sua pelle pallida l'ultima volta che lo vidi, un tassorosso che parla: Jacob, il suo migliore amico... Una lacrima salata mi riga la guancia, poi due, poi tre, fino a non rendermi più capace di vedere nulla con nitidezza; non dovevi essere qui... dovevi essere tra le mie braccia, nel nostro letto a scambiarci baci e carezze! E invece mi hai abbandonata in questo mondo di orchi!
Ma io ti bacerò di nuovo, fosse l'ultima cosa che faccio!

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Ciao ragazzx! Scusate se posto così tardi ma sono stata molto combattuta se scrivere questo capitolo...ma poi ho voluto attenermi alla narrazione originale.
Comunque sia non è finita qui, cosa si inventerà Olivia per recuperare il suo Cedric?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
A domani! O.O. 

ℒ𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶 𝑒' 𝓊𝓃𝒶 𝓂𝒶𝑔𝒾𝒶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora