La prima prova

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<<Ced, anche se credo in te, ti prego di fare attenzione!>> dico stringendo forte le braccia attorno al suo collo, <<Non preoccuparti, me la caverò.>> lo sento sorridere in mezzo alla mia chioma; solo Dio sa come mi si stanno torcendo le budella per l'ansia.
<<Io sarò sugli spalti a tifare per te.>> lo bacio per poi fermarmi da Harry, <<Harry, sei pronto? Hai studiato una strategia?>> vedo la preoccupazione nei suoi occhi. <<Si, sono solo un po' nervoso.>> dice scrollandosi le spalle cercando di rilassarsi, <<Tranquillo, sono sicura che ce la farai.>> lo abbraccio e salutandolo me ne vado dalla tenda, giusto in tempo per evitare la Skeeter che mi lancia un'occhiata interessata all'ultimo scoop...

<<Allora? Sono pronti?>> chiede Pansy vedendomi arrivare,
<<Si, fra poco escono.>> mi strofino le mani sui jeans cercando di rilassarmi, <<Non darti pena, il tuo ragazzo è quello più preparato lì dentro.>> mi volto: è Draco, da quando tutta questa...gentilezza?
<<Grazie Malfoy, ma non sarò tranquilla finché non sarà al mio fianco.>> lo sento sbuffare dietro alle mie spalle, <<Comunque mi sono portato il binocolo. Non vedo l'ora di vedere Potter friggere come una patatina.>> ghigna, mi rimangio tutto quello che ho pensato: stronzo era e stronzo rimane. 

<<Signori, Vi chiedo un attimo di attenzione! Adesso uscirà il primo campione affronterà il drago che ha pescato, fate silenzio per assicurare al vostro compagno concentrazione e sicurezza. Grazie!>>
esce Krum, poi Fleur e finalmente arriva Cedric.
Appena esce il drago non si accorge nemmeno di lui, al che cerca di circuirlo per arrivare all'uovo.
<<Cedric attento!>> urlo appena in tempo per fargli evitare l'alito infuocato del drago, ora è nascosto dietro ad una roccia ma non durerà molto...
Un lampo di luce scocca dalla sua bacchetta e un cane fa la sua comparsa sul campo di gioco. I latrati distraggono il drago che si avvicina minaccioso al cucciolo mantre Cedric si defila, geniale!
Riesce ad afferrare l'uovo dorato, ce l'ha fatta! Tutti i studenti di Hogwarts esultano mentre io corro giù dalla tribuna. Corro verso il mio eroe.

<<Certo che sei tutto ammaccato.>> constato mentre gli disinfetto i graffi prima di curarli,
<<Se mi guarissi sempre tu potrei farlo tutti i giorni.>>  dice con il sorriso sulle labbra, <<Non dire sciocchezze.>> e mi siedo sulle sue gambe avvicinando lentamente i nostri visi.
<<Preferisco averti incolume.>> sussurro sulle labbra di Cedric che protende con l'intento di baciarmi, ma mi allontano velocemente, <<Oh non ci provare nemmeno! Prima ti devo guarire!>> e presa la bacchetta inizio a sistemargli la pelle lacerata.
<<Ti ci vedo a lavorare al San Mungo.>> scherza cercando di distrarsi dal bruciore dell'incantesimo.
<<E io ti ci vedo a casa ad aspettare che io torni dal lavoro e accerchiato da tanti piccoli pargoletti.>> ridacchio alla visione di un Ced casalingo.
<<Ha ha ha, molto divertente...>>
dice contraendo i muscoli dopo l'ultima ferita sanificata e facendo una smorfia, cerca di rimettersi la maglietta ma gliela sfilo dalle mani.
<<Ti dovresti fare un bagno. Sei tutto sporco.>> commento correndo via da lui, <<Dopo andrò al bagno dei prefetti. Ora voglio solo riposarmi, sono stanchissimo.>> e si corica sul letto, se lo lascio addormentare si dimenticherà qui per tutto il resto del giorno...
<<Comunque... perché non hai ancora aperto l'uovo?>> dopotutto sono curiosa pure io. <<Non lo so, pensavo di aspettare stasera quando ci sarà la festa in sala comune.>> si copre gli occhi con le mani e lancia uno sbadiglio. Basta, se adesso non si scolla dal letto si addormenterà.
<<Su, alzati.>> Cedric mi guarda divertito alzando le sopracciglia.
<<Andiamo al bagno dei prefetti o ti addormenterai ancora tutto sporco.>> lancia un mugolio di dissenso ma alla fine si alza e mi porge il mantello. <<Sicuro che non ci beccano?>> chiedo indossando la toga giallo-nera, <<Tranquilla, se mi fermano li fulminerò con lo sguardo.>> dice vestendosi,
<<Wow, che grande precauzione...>>
mi fulmina con lo sguardo, per essere un tasso lo sa fare molto bene....ovviamente ha imparato dalla migliore!

<<Ok, ora che siamo qui che facciamo?>> chiede Cedric aprendomi la porta e facendomi passare, <<Beh, dato che è un bagno non so... vorresti giocare a carte? >> dico alzando gli occhi al cielo, sento Ced ridacchiare <<Oggi sei particolarmente sarcastica.>> ma si zittisce subito non appena mi tolgo la maglietta.
<<Che stai facendo?>> chiede tremolante, come se non mi avesse già vista così...<<Ced,seriamente, vorrei farmi un bagno anch'io.>> e apro il rubinetto facendo sgorgare l'acqua calda e profumata da tutte le bocchette. <<Allora, vuoi fare il bagno vestito?>> dico continuando a togliermi gli ultimi indumenti, ma sento una bocca da dietro avventarsi sul mio collo. Porto istintivamente la mano nei suoi morbidi capelli e mi lascio sfuggire un sospiro di sorpresa, <<Ced, se facciamo così non usciamo più da qui.>> ma non mi ascolta e mi fa girare verso di lui, mi slaccia il reggiseno e comprime i miei seni nudi contro il suo petto tonico ancora coperto dalla maglietta. Sento le sue labbra viaggiare sulla mia pelle fino ad arrivare alla mia bocca, succhia morde lecca il collo facendomi impazzire. Attacco le nostre labbra e le nostre lingue si strofinano, toccano e fuggono; gli tolgo la maglietta, se non vuole spogliarsi da solo dovrò farlo io... Ma le sue braccia mi afferrano la vita alzandomi per allacciare le cosce al suo bacino. Mi stacco dalle sue labbra, <<Ced, la vasca è pronta...>> ma mi ignora continuando a baciarmi trasportato dal desiderio.
Scendo al suolo e inizio a togliergli i pantaloni in una danza sensuale, almeno così non se ne accorgerà;
spogliato di tutto lo spingo dentro la grande vasca facendogli fare un tuffo. Altro che vasca, questa è una piscina...
Finalmente mi prende in braccio e mi porta attraverso le acque dall'altra parte della vasca, dietro ai rubinetti, mentre io do libero sfogo ai miei baci. Un risolino ci fa immobilizzare, <<Cazzo, c'è Mirtilla!>> dico tuffando la testa sott'acqua, vedo il fantasma entrare nella vasca proprio accanto a me e avvicinarsi un po' troppo a Cedric per i miei gusti. Ced cerca di coprirsi con la schiuma mentre il "corpo" del fantasma è preso da convulsioni per le sue stridule risatine.

<<Ora basta, Mirtilla.>> esco dall'acqua riprendendo fiato, la sento borbottare di disappunto. <<Non credi sia più saggio lasciarci in pace.>> dico attaccandomi a Cedric e cercando di coprirlo col mio corpo; sento qualcosa premere contro il mio ventre e gli tiro una occhiataccia che ha tutto il significato di: "ti pare il momento?"
Il fantasma scappa via in una tubatura singhiozzando freneticamente,
<<Non pensi di essere stata troppo dura?>> chiede facendo scorrere le mani sulla mia schiena, sempre più giù...
<<Forse, ma almeno così imparerà che deve starti alla larga. Tu sei mio.>> ridacchiamo felici e per un momento la spensieratezza si fa largo nei nostri pensieri cancellando le preoccupazioni di mio padre e del torneo.

ℒ𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶 𝑒' 𝓊𝓃𝒶 𝓂𝒶𝑔𝒾𝒶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora