In partenza

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Era un lunedì di metà giugno quando lo studio degli Space Valley fu inondato da un clima di euforia dovuto ad una notizia che aspettavano da tanto tempo: la conferma da parte dell'agenzia a cui si erano rivolti per il loro viaggio estivo che, quell'anno, avevano deciso di fare insieme. Prima di decidere la meta ne era passato di tempo; tra posti scartati a prescindere e posti che ognuno proponeva per un torna conto personale, alla fine si era optato per un posto che nessuno dei sei aveva mai visitato: il Salento, la così detta "Terra dellu dellu sule, dellu mare e dellu ientu". Era perfetta come meta turistica perché non solo vantava di una vasta gamma di prodotti gastronomici che avrebbero potuto provare, ma era una Terra circondata da due splendici mari con acqua cristallina, dove, sicuramente, avrebbero trascorso gran parte delle giornate. Il programma della loro vacanza prevedeva tanto mare e relax e, naturalmente, il giro "turistico" delle discoteche più famose della zona. Inoltre Nelson, essendo molto goloso, aveva sfruttato internet per farsi un'idea di tutte le pietanze che avrebbe dovuto assolutamente provare, partendo dal rustico leccese fino al tanto prelibato pasticciotto di cui aveva sentito tanto parlare, ma che non aveva ancora potuto assaggiare. Prendendo spunto dalla loro vacanza imminente, i sei ragazzi avevano deciso di dedicare l'ultima puntata prima della chiusura estiva, proprio al Salento e, chiedendo consiglio ai loro fans di quella zona, si fecero mandare la ricetta tipica del pasticciotto da cui trassero una puntata che risultò in tendenza su you tube per vari giorni: "Può essere un pasticciotto?".

...

Era arrivato il tanto agognato giorno della partenza e, euforici più che mai, i sei ragazzi si dettero appuntamento in stazione dove avrebbero preso il treno che li avrebbe portati in Puglia, per poi scendere giù nel Salento in cui la loro casa delle vacanze li attendeva. Avevano deciso di affittare per ben due settimane una casa a Gallipoli, famoso paese del versante ionico della Puglia per le sue numerose discoteche sul mare. In questo modo sarebbero stati liberi da qualsiasi tipo di orario e, inoltre, potevano spostarsi a loro piacimento in altri posti del Salento grazie a dei bus messi a disposizione dalla provincia che avrebbero portato chiunque salisse a bordo in ogni parte che desiderava. Bastava scegliere il tipo di itinerario e prendere la linea adatta per il loro spostamento. Durante il viaggio in treno c'era chi era euforico come Tonno che non faceva altro che parlare delle ragazze che avrebbe potuto incontrare, e chi preferiva dormire ancora un po' come Frank che, con le cuffiette nelle orecchie, si era isolato per non sentire gli schiamazzi continui degli altri su argomenti che reputava abbastanza frivoli. Ma, tra loro, c'era anche chi prendeva parte alle conversazioni senza, però, realmente esserne partecipe. Era Nelson che per quella vacanza estiva aveva un unico scopo: quello di riuscire a confessare una volta per tutte i suoi sentimenti a Cesare, suo amico d'infanzia, nonché suo ex cugino. Sperava che l'atmosfera estiva, con l'aiuto del mare e delle belle serate che avevano previsto, lo aiutasse nel suo intento. Sapeva che sarebbe stata un'impresa ardua. D'altronde era innamorato di un ragazzo e precisamente del suo migliore amico con cui aveva sempre condiviso tutto. Ma era arrivato al limite. Non ce la faceva più a fingere e, anche se aveva provato di tutto per dimenticarlo, come uscire con altre ragazze o distrarsi in altri "modi nerd" che adorava, la sua mente vagava solo e unicamente su Cesare. Si era reso conto di non avere più via di scampo dai suoi sentimenti e, così, nel bene o nel male aveva deciso di dare una svolta definitiva alla sua situazione.

"A che pensi?" chiese Cesare interrompendo i pensieri di Nelson che solo in quel momento si era reso conto di essersi imbambolato con lo sguardo perso nel vuoto e la bocca semiaperta come se stesse aspettando qualcosa.

"Cavolo Cesare! Mi hai fatto prendere un colpo" rispose portandosi la mano al cuore per controllare il battito accelerato scaturito da quello spavento.

Cesare sorrise. "Addirittura così paura ti ho fatto?" sogghignò tirandogli una pacca sulla spalla.

"Ahi! Non sei affatto delicato" disse portandosi una mano sulla spalla appena colpita per massaggiarsela.

"Come sei deboluccio. Ma ancora non mi hai detto a che stai pensando" affermò sempre più curioso di farsi i fatti dell'amico.

"A che devo pensare? Naturalmente al cibo che non vedo l'ora di assaggiare" mentì spudoratamente con un argomento che sapeva fin troppo bene gli avrebbe creduto. Non poteva di certo dirgli che stava pensando a lui. Non era ancora il momento per rivelargli tutto. Stava aspettando l'occasione giusta che, sperava, non arrivasse troppo in fretta dato che aveva timore della sua risposta.

"Sempre a mangiare pensi! Dovresti concentrarti anche su altro –", ma il suono metallico proveniente dalle casse del treno sui vari binari si sovrapposero alla sua voce non riuscendo a fargli finire la frase.

"Treno in arrivo al binario 1 della stazione di Lecce" disse la voce tra le casse annunciando così, l'arrivo alla loro destinazione.

"Si, cavolo! Era ora! Prendiamo le valigie e cerchiamo il bus che ci porterà a Gallipoli" esclamò Nicolas persuadendo i suoi amici a sbrigarsi a scendere. Era talmente fomentato all'idea di quella vacanza che era arrivato persino in anticipo all'appuntamento nella stazione di Bologna. E questo non era da lui essendo un ritardatario cronico. Frank si tolse le cuffiette riponendole con cura nel suo zaino che aveva tra i suoi piedi, Dario e Tonno abbandonarono la partita a carte che stavano facendo per recuperare le loro borse, cosa che fecero anche Cesare e Nelson per poi scendere dal treno dove c'era già Nicolas ad attenderli incitandoli a sbrigarsi.

"Datti una calmata Nic! Stiamo scendendo" esclamò Cesare andando incontro al ragazzo che non stava più nella pelle per quell'esperienza che stava per iniziare.

Una volta che tutti furono scesi, si avviarono all'uscita della stazione andando nel punto che li era stato detto dall'agenzia dove avrebbero potuto trovare il bus. Ed infatti eccolo lì, ad attenderli e pronto a partire con destinazione Gallipoli. Solo quando si sedettero tutti i passeggeri, e non solo loro ma anche altre persone che avevano avuto la loro stessa idea di vacanza, il pullman partì facendogli esplorare dai finestrini paesaggi che non avevano mai visitato, ma che in quelle due settimane sicuramente, li avrebbero esplorati. Era appena cominciata la loro vacanza e questo, per Nelson, voleva dire anche porre fine alle sue sofferenze d'amore.

ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti ragazzi 😊 sono tornata con una nuova storia Celson ambientata in estate. Naturalmente il primo capitolo è un'introduzione generale di quella che poi sarà effettivamente la storia. Spero che l'idea vi piaccia 😊 al prossimo capitolo! 

Vacanze movimentateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora