Pensieri pericolosi

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POV NELSON

<Che bel tepore. È così piacevole che mi rende tanto felice. Chissà a cos'è dovuto> pensai ancora mezzo addormentato. Non mi andava di aprire subito gli occhi talmente stavo bene in quel tepore che aveva avvolto tutto il mio corpo facendomi rilassare. Ma un mugolio proveniente dalle mie spalle mi fece sobbalzare e spalancai gli occhi per cercare di capire da dove arrivasse. Mi girai per vedere chi ci fosse e solo quando il mio sguardo si posò sul ragazzo addormentato di fianco a me, mi ricordai quanto accaduto. Il mio cuore perse un battito alla vista di un addormentato Cesare che dormiva beatamente con un braccio sotto il cuscino e con l'altro appoggiato sul mio polpaccio. Porca miseria... mi ero addormentato a cucchiaio con lui per poi dividerci durante il sonno senza rendercene conto! Non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo viso assopito. <Dio quanto è bello quando dorme! Resterei ore a fissarlo>. Era talmente carino in quello stato che non riuscì a controllare la mia mano che si mosse involontariamente appoggiandosi sulla sua guancia scoperta per accarezzarlo. <E se gli dessi un bacio? Tanto non se ne accorgerebbe> pensai mentre le dite sfioravano le sue labbra rosee semi aperte. La voglia di baciarlo era fortissima, tanto da sovrastare la paura che lui potesse aprire gli occhi proprio in quel momento. Spinto dal desiderio di questo bacio proibito, mi avvicinai a lui facendo il più piano possibile per non svegliarlo. Il mio cuore sembrava scoppiare per quanto veloce stava battendo. Ero talmente vicino al suo viso da riuscire a sentire il suo respiro. <Ci sono quasi... quelle labbra sono così invitanti...>. Ma si sa che quando una cosa è proibita la fortuna non è dalla tua parte... Ero a circa ad un centimetro dalle sue meravigliose labbra quando la porta della camera si aprì facendomi voltare di scatto nella sua direzione.

"Vi sembra il momento di dormire? Dai che a voi stiamo aspettando per uscire!" urlò Tonno entrando con prepotenza nella stanza.

"Co...cosa succede?" sentì dire a Cesare con la voce impastata dal sonno dato che quel frastuono lo aveva fatto svegliare.

"Succede che vi siete addormentati! Alzatevi e sbrigatevi a cambiarvi che così usciamo" esclamò per poi uscire dalla camera sbattendo la porta.

"Che cavolo di modi. Poteva svegliarci anche più delicatamente".

"Già... infatti..." balbettai un po' con il cuore ancora in gola per lo spavento appena subito.

<Ero quasi riuscito a baciarlo! Proprio in quel momento doveva entrare? E se mi avesse visto? No... non credo. Non si sarebbe comportato così altrimenti, cioè mi avrebbe chiesto cosa stessi facendo, suppongo>.

"Ben svegliato dormiglione. Dormito bene?" mi chiese Cesare sorridendomi.

<Se dormiamo sempre così e con te senza maglia potrei morire felice> sogghignai alla vista del ragazzo dei miei sogni a torso nudo che mi sorrideva compiaciuto.

"Non male, ma la prossima volta mettiti qualcosa addosso" dissi cercando di non fargli capire i miei veri pensieri.

"Perché? Non ti piace essere stretto al mio petto nudo?" mi prese in giro facendomi l'occhiolino.

<Guarda se ti levi anche i pantaloni sarei più contento. Anche le mutande se vuoi... di certo non mi dispiace>...

"Che spiritoso che sei. Sbrigati che Tonno ci ha sgridato e penso che tra un po', se non ci facciamo vivi di la, verrà di nuovo a chiamarci. E se manda Dario è peggio" gli risposi cercando di cambiare argomento. Gli tirai un leggero pugno sulla spalla e mi alzai. Se restassi un secondo in più con lui in quelle condizioni non so cosa potrei fare. Non feci in tempo a prendere la mia valigia per scegliere il cambio che il mio occhi si posò su Cesare che si era abbassato i pantaloni e lanciati sul pavimento.

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